Nella giornata di ieri, un controllo congiunto a monte san biagio ha portato alla sospensione di un’attività di ristorazione a causa di gravi violazioni igienico-sanitarie e lavorative. L’intervento ha coinvolto carabinieri, personale del Nas di latina e operatori dell’asl locale. Durante l’ispezione sono emerse diverse anomalie sulle condizioni dei locali e sul rispetto delle normative di settore, provocando un sequestro di prodotti e una denuncia per il titolare.
Ispezione congiunta e sospensione immediata del ristorante a monte san biagio
L’operazione è stata condotta dai carabinieri della stazione di monte san biagio in collaborazione con il Nas di latina e i tecnici dell’asl. L’obiettivo era verificare il rispetto delle norme igienico-sanitarie e quella sull’impiego del personale. Il ristorante sotto controllo è gestito da una donna di 48 anni, di origine romena e residente nel comune. Durante il sopralluogo, gli operatori hanno trovato condizioni igieniche fortemente carenti e modalità di conservazione degli alimenti non conformi.
Irregolarità riscontrate nei locali e nei prodotti
Le ispezioni hanno evidenziato la mancata tracciabilità di molti ingredienti, in particolare prodotti ittici e varie preparazioni gastronomiche. La situazione è apparsa così grave da indurre l’asl a ordinare la chiusura immediata dell’attività. Sono stati sequestrati circa mille chilogrammi di prodotti potenzialmente pericolosi per la salute pubblica. Il provvedimento serve a evitare rischi per i clienti e a garantire il rispetto delle normative vigenti nel settore della ristorazione.
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Irregolarità sul lavoro e conseguenze legali per la titolare
Oltre alle carenze sanitarie, l’ispezione ha messo in luce violazioni nella gestione del personale. I carabinieri hanno scoperto due dipendenti italiani che lavoravano senza regolare contratto. La titolare è stata denunciata per sfruttamento di manodopera irregolare ai sensi del decreto legislativo 81/2008, articolo 14, che legifera sulle condizioni di lavoro e sicurezza.
Lavoratore percettore della Naspi e accuse di truffa aggravata
Tra i lavoratori coinvolti, spicca un 32enne del luogo risultato percettore della Naspi, l’indennità di disoccupazione. La sua posizione ha aggravato la situazione, portando a una denuncia per truffa aggravata verso l’ente pubblico. Questo tipo di reato riguarda l’ottenimento ingiustificato di benefici sociali attraverso false dichiarazioni o comportamenti illeciti. Le sanzioni amministrative che gravano sulla titolare ammontano a diverse migliaia di euro, ma le verifiche da parte delle autorità proseguono per approfondire ulteriori aspetti.
Impatto della chiusura sulla comunità e futuri controlli
L’intervento a monte san biagio ha dimostrato l’attenzione delle forze dell’ordine e delle autorità sanitarie nel tutelare la sicurezza alimentare e i diritti dei lavoratori. La chiusura del ristorante, oltre a tutelare i consumatori da possibili rischi, manda un segnale alle attività simili sul territorio. Controlli simili continueranno a essere effettuati per individuare e correggere situazioni irregolari.
Vigilanza e tutela dei cittadini nel settore della ristorazione
La scoperta di prodotti alimentari non a norma e di lavoratori irregolari sottolinea la necessità di una maggiore vigilanza. I rischi per la salute e per l’economia locale possono essere contenuti solo con interventi tempestivi e coordinati. La comunità locale, al tempo stesso, deve ricevere garanzie circa la qualità e la sicurezza dei servizi offerti, soprattutto in settori delicati come la ristorazione.
Restano aperte le indagini per verificare se altre irregolarità o correlazioni emergano, mentre l’asl e il Nas continueranno a sorvegliare le attività alimentari nel comune e provincia di latina.