Il 17 marzo scorso, un controllo della polizia locale di Giaveno ha portato alla scoperta di una casa-famiglia abusiva nel centro della cittadina. All’interno dell’appartamento in ristrutturazione, cinque persone vivevano in condizioni precarie: tre stranieri, di cui uno irregolare, e due anziani con necessità di assistenza immediata. Il caso ha acceso i riflettori su un fenomeno che riguarda sicurezza e tutela delle persone più fragili.
Intervento della polizia locale e le segnalazioni dei cittadini
L’operazione è partita dalle segnalazioni arrivate da alcuni residenti, insospettiti da movimenti continui e un via vai insolito intorno a un appartamento nel cuore di Giaveno. La polizia locale, guidata dal comandante Gianni Franchino, si è recata sul posto con i servizi sociali e operatori sanitari dell’Asl. L’appartamento, ancora in fase di ristrutturazione, risultava non idoneo per abitare, eppure ospitava più persone. L’attenzione maggiore si è concentrata proprio su questo punto, perché la normativa vieta l’utilizzo abitativo di immobili in queste condizioni, specie come casa-famiglia senza autorizzazioni.
Identificazione degli ospiti e condizioni dell’immobile
All’arrivo degli agenti sono state trovate tre persone straniere, due delle quali identificate direttamente, mentre una risultava priva di documenti. Inoltre, due anziani vivevano in un ambiente che non garantiva condizioni sanitarie e di assistenza adeguate. La situazione ha subito richiesto un intervento coordinato, per valutare lo stato di salute e disporre i primi provvedimenti.
Identificazione e condizioni degli ospiti, tra irregolarità e fragilitÃ
Uno degli stranieri è stato portato a Torino per il fotosegnalamento e l’identificazione attraverso le impronte digitali. Gli altri due sono stati riconosciuti dagli agenti all’interno dell’appartamento e sono ora sotto osservazione da parte delle autorità competenti, in attesa di eventuali provvedimenti. Nessuno dei presenti ha potuto dimostrare un titolo legale per la permanenza nell’abitazione.
Particolare urgenza ha assunto la situazione degli anziani: le condizioni igienico-sanitarie si sono rivelate molto precarie, con evidenti segni di scarsa assistenza. La presenza in un ambiente non idoneo e il deterioramento dello stato di salute degli ospiti hanno spinto i servizi sociali a intervenire rapidamente con il trasferimento in strutture più adatte. Questo spostamento ha garantito agli anziani un’assistenza continuativa e ambienti più sicuri per la loro situazione.
Il provvedimento per gli anziani
I servizi sociali hanno sottolineato come “la tempestività dell’intervento ha evitato conseguenze peggiori per la salute degli anziani”.
Sanzioni per i proprietari e reazione delle istituzioni locali
I proprietari dell’immobile sono stati individuati durante il controllo: anche loro stranieri, hanno ricevuto una multa di circa 3.000 euro. La sanzione è stata comminata per la gestione abusiva della casa come famiglia senza autorizzazioni e per aver ospitato persone senza regolare documentazione. La legge vieta l’uso di abitazioni non conformi come soluzioni abitative e punisce chi mette a rischio la sicurezza degli occupanti.
Il sindaco di Giaveno, Stefano Olocco, ha voluto chiarire la situazione alla cittadinanza con una nota: ha escluso condizioni estreme come quelle di un lager, ma ha confermato che “la situazione non era accettabile”. Ha sottolineato la prontezza degli interventi e la collaborazione tra polizia, servizi sociali e sanitari, che ha portato a una rapida risposta agli ospiti bisognosi. Ha inoltre ringraziato il comando di polizia locale per il modo attento e scrupoloso in cui è stata gestita la vicenda.
Il ruolo della comunità e la vigilanza sulle irregolarità abitative
La vicenda mette in luce l’importanza delle segnalazioni da parte dei cittadini per il controllo del territorio. La collaborazione della popolazione ha fatto scattare un controllo decisivo per tutelare persone vulnerabili. È un segnale che evidenzia come fenomeni di irregolarità abitativa possono minacciare la sicurezza e la dignità degli occupanti, in particolare anziani e immigrati senza documenti.
Collaborazione tra cittadini e forze dell’ordine
La situazione richiede attenzione continua da parte delle forze dell’ordine e dei servizi sociali per prevenire casi simili. Il caso di Giaveno dimostra come la prevenzione e il controllo diretto possano evitare situazioni pericolose, intervenendo in modo tempestivo su immobili utilizzati senza regole e con grave rischio per chi vi abita. La cittadinanza resta un alleato fondamentale per monitorare e segnalare, garantendo un ambiente più sicuro per tutti.