Contrasto alla pirateria nel calcio: nuove misure per fermare lo streaming illegale e recuperare risorse

Contrasto alla pirateria nel calcio: nuove misure per fermare lo streaming illegale e recuperare risorse

La pirateria audiovisiva nel calcio, contrastata da nuove norme dal 2025 e dall’azione coordinata di Agcom, Guardia di finanza e Lega Calcio, mira a proteggere risorse economiche e sicurezza digitale.
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La nuova normativa antipirateria, attiva dal 2025, rafforza i controlli e le sanzioni contro la trasmissione illegale delle partite di calcio, coinvolgendo Agcom, Guardia di Finanza e Lega Serie A per proteggere il settore sportivo e contrastare circuiti criminali. - Gaeta.it

La pirateria audiovisiva nel calcio rappresenta un ostacolo concreto al finanziamento dello sport e alimenta circuiti criminali legati alla trasmissione illegale delle partite. Dal 2025 sono entrate in vigore norme più stringenti per arginare questo fenomeno. Le nuove disposizioni, sostenute dalla collaborazione tra istituzioni, forze dell’ordine e lega calcio, mirano a colpire chi trasmette e chi usufruisce di contenuti pirata, con strumenti tecnologici e sanzioni severe.

Cosa prevede la nuova norma antipirateria e il ruolo di agcom

La legge recentemente approvata ha conferito ad Agcom poteri ampliati per intervenire rapidamente sui siti che diffondono illegalmente eventi sportivi. Ora l’autorità può oscurare indirizzi Ip ritenuti illeciti entro mezz’ora dalla segnalazione. Questo meccanismo serve a interrompere immediatamente la trasmissione illegale, impedendo agli utenti di accedere ai contenuti.

Il senatore Claudio Lotito, relatore della norma, ha spiegato che la pirateria sottrae risorse vitali al calcio e sostiene attività criminali. Sono stati messi a punto sistemi digitali appositi per supportare Agcom e le forze dell’ordine nella gestione delle segnalazioni e degli interventi. La legge non punta solo a limitare l’offerta illegale, ma anche a identificare direttamente gli utenti che ne usufruiscono, rendendo possibile comminare sanzioni.

L’obiettivo principale resta tutelare il comparto sportivo garantendo che le risorse generate dagli abbonamenti e dai diritti televisivi tornino a investire in ambito calcistico e giovanile. Lotito ha inoltre sottolineato l’impegno congiunto tra Parlamento, Lega Serie A, Guardia di Finanza e Agcom per mettere in pratica la norma.

Attività della guardia di finanza e primi risultati contro la diffusione illegale

La Guardia di finanza ha intensificato i controlli su tutto il territorio nazionale, coordinando 183 reparti in 80 province d’Italia. Grazie alla cooperazione tra il Comando Generale e le strutture territoriali, sono state individuate e sanzionate più di 2.200 persone che usufruivano di contenuti pirata. Le indagini proseguono e coinvolgono altre procure, con l’avvio di azioni penali anche presso la procura di Roma.

Al centro dell’attività investigativa non ci sono solo gli utenti finali, ma anche le infrastrutture che consentono la trasmissione abusiva. Vengono esaminati poi i canali finanziari e le modalità di riciclaggio collegate ai proventi illeciti generati dallo streaming illegale. In questo modo si colpisce l’intera filiera che sostiene il fenomeno, dall’offerta alla monetizzazione.

Gli ufficiali della Guardia di finanza hanno confermato che le tracce digitali e i pagamenti effettuati verso piattaforme non autorizzate costituiscono prove utilizzabili per azioni legali anche retroattive. Questo consente di recuperare molte risorse e di rendere più difficile il ripetersi delle violazioni.

Le reazioni della lega serie a e degli esponenti del calcio italiano

L’amministratore delegato della Lega Serie A Luigi De Siervo ha descritto la giornata come un passaggio importante per il comparto sportivo. Ha elogiato il lavoro di monitoraggio della Guardia di finanza, rilevando che chi utilizza apparecchiature per ricevere contenuti pirata lascia sempre una traccia evidente. I soggetti identificati rischiano sanzioni fino a 5000 euro se continuano ad accedere illegalmente alle partite.

Paolo Scaroni, presidente del Milan, ha puntato il dito sulle perdite economiche che la pirateria genera e sulla necessità che la legge venga applicata dalle forze dell’ordine. Ha ribadito che punire chi trasmette e chi fruisce illegalmente dei contenuti è il solo modo per fermare le perdite che raggiungono i 300 milioni.

Giuseppe Marotta, amministratore delegato dell’Inter, ha messo in evidenza come la legge rappresenti uno strumento più efficace rispetto al passato per respingere il fenomeno pirata. Ha usato una metafora calcistica, dicendo che se prima si assegnava un “cartellino giallo” ora si passa al “cartellino rosso” verso chi viola le regole. Questa rigidità dovrebbe riequilibrare i ricavi e dare impulso al calcio nel suo complesso.

Andrea Duilio, amministratore delegato di Sky Italia, ha ringraziato la Guardia di finanza per l’attività contro la pirateria, sottolineando come la tutela della legalità protegga milioni di utenti che acquistano regolarmente gli abbonamenti. Ha osservato che le sanzioni rappresentano l’inizio di un cambiamento culturale necessario per fermare un fenomeno che danneggia posti di lavoro e valore economico, non solo nello sport ma in tutta l’industria audiovisiva.

Il punto di vista di dazn e l’allarme sul rischio per i consumatori

Stefano Azzi, CEO di Dazn Italia, ha ricordato lo sforzo comune tra Parlamento, Agcom e Guardia di Finanza per contrastare la pirateria. Ha descritto i consumatori come “hooligans digitali” che entrano senza pagare nei “digitali spalti”, privata la squadra e i tifosi virtuosi delle risorse. Azzi ha ricordato che dietro i link illegali non c’è solo la visione dei match ma anche un furto di dati personali e di strumenti di pagamento.

L’acquisto di contenuti dai rivenditori non autorizzati espone i clienti al pericolo di attacchi informatici e permette alle organizzazioni criminali di finanziare altre attività illecite. Per questo Azzi ha sottolineato il valore di una comunità sportiva sana, che sostiene le squadre attraverso il pagamento regolare degli abbonamenti, mantenendo così vivo lo spettacolo e la competizione.

Il contrasto alla pirateria non è quindi solo una questione economica, ma coinvolge la sicurezza digitale e la difesa di un settore che da anni subisce danni ingenti. Le nuove norme e le azioni in corso rappresentano un assetto più rigido, con controlli estesi e sanzioni che puntano a limitare un fenomeno che disturba tutto il movimento calcistico e culturale italiano.

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