Continuano le operazioni di bonifica residuati bellici nei laghi trentini nel 2025

Continuano le operazioni di bonifica residuati bellici nei laghi trentini nel 2025

L’esercito e la marina militare del Trentino hanno intensificato la bonifica dei fondali di laghi e fiumi, recuperando ordigni della prima e seconda guerra mondiale per garantire sicurezza ambientale e pubblica.
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L'esercito e la marina militare stanno bonificando i fondali dei laghi e fiumi del Trentino, rimuovendo ordigni bellici risalenti a entrambe le guerre mondiali per garantire sicurezza a persone e ambiente. - Gaeta.it

L’esercito e la marina militare hanno ripreso con intensità la bonifica dei fondali nei bacini idrici del Trentino. Le ultime settimane hanno visto il recupero di ordigni esplosivi, alcuni risalenti alla prima guerra mondiale, nel lago di Garda. Gli interventi, condotti da specialisti subacquei e genieri, puntano a rimuovere pericoli che ancora si nascondono sotto la superficie, mettendo in sicurezza un ambiente molto frequentato durante i mesi più caldi.

Operazioni di recupero nel lago di Garda: ordigni di diverse epoche messi in sicurezza

A Torbole, sul lago di Garda, si è conclusa una settimana di scandagli approfonditi e prelievi di residuati bellici. Il gruppo di specialisti del comando subacquei e incursori, noto come comsubin della marina militare, ha riportato a galla otto ordigni di varie dimensioni e periodi storici. Questi oggetti erano posizionati sul fondale e avrebbero potuto rappresentare un grave rischio per chi frequenta le acque o il territorio circostante.

Ordigni rinvenuti e metodi di rimozione

Fra gli ordigni trovati spiccano quattro bombe a mano risalenti alla prima guerra mondiale, due bombe da fucile e altrettanti proiettili d’artiglieria della seconda guerra mondiale. La rimozione è stata gestita con cura dai sommozzatori e successivamente gli ordigni sono stati distrutti in sicurezza da militari del 2° reggimento genio guastatori, parte della brigata alpina “Julia“. L’attività ha richiesto un coordinamento stretto e cautele rigorose per scongiurare incidenti.

Altre operazioni di bonifica sui laghi e fiumi del trentino nel 2025

Le operazioni di questo tipo non si sono limitate al lago di Garda. Fra gennaio e marzo del 2025 sono stati bonificati anche altri specchi d’acqua trentini. Nel lago di Caldonazzo, le forze armate hanno recuperato e neutralizzato 16 bombarde di calibro 120 mm, una bombarda da 90 mm e circa 30 proiettili d’artiglieria da 100 mm, tutti residuati della prima guerra mondiale. Si tratta di ordigni rimasti sul fondo da oltre un secolo e tuttora estremamente pericolosi.

Interventi a san Michele all’Adige

A San Michele all’Adige, invece, l’alveo del fiume ha restituito varie tipologie di ordigni, fra cui tubi esplosivi di forme particolari. Questi materiali testimoniano la presenza diffusa di residuati bellici anche lungo i corsi d’acqua del territorio. L’intervento delle forze armate mira a prevenire incidenti accidentali e a rendere sicuro l’uso di questi ambienti da parte di persone e fauna locale.

Mezzi e strategie adottate per la bonifica dei fondali trentini

Le operazioni di rimozione dei residuati bellici si sono evolute con l’impiego di tecnologie sempre più sofisticate. In quella del 2025, gli artificieri impiegano sistemi remotizzati e robotizzati che consentono di ridurre i rischi per il personale. Questi strumenti, tuttavia, rimangono sotto controllo diretto di operatori altamente addestrati, che guidano ogni fase per assicurare successo e sicurezza.

L’obiettivo è liberare i fondali e le acque dai residuati per tutelare sia la popolazione che l’ambiente. La zona del Trentino, molto frequentata durante la bella stagione da bagnanti, pescatori e turisti, necessita di particolare attenzione. Il monitoraggio prosegue senza sosta, con un’attività che coinvolge diverse forze armate e le forze dell’ordine, che garantiscono l’area durante le fasi critiche dell’intervento.

Le bonifiche rappresentano un lavoro di lunga durata, spesso nascosto, ma cruciale per evitare che vecchi ordigni bellici possano causare danni o incidenti. La collaborazione fra marina militare e esercito, unita all’uso di mezzi avanzati, continua ad assicurare l’eliminazione di questi rischi nei lunghi e profondi bacini del Trentino.

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