Congedo parentale pagato all’80% per tre mesi dal 2025: cosa cambia per i genitori lavoratori dipendenti

Congedo parentale pagato all’80% per tre mesi dal 2025: cosa cambia per i genitori lavoratori dipendenti

Dal 2025 i genitori lavoratori dipendenti con figli nati dal 2025 potranno usufruire di un congedo parentale pagato all’80% per tre mesi, secondo la circolare Inps e la legge di Bilancio 2025.
Congedo Parentale Pagato Alle280998 Congedo Parentale Pagato Alle280998
Dal 2025, i genitori lavoratori dipendenti con figli nati dal 2025 potranno usufruire di tre mesi di congedo parentale con indennità all’80%, estendendo di un mese la durata rispetto al 2024. - Gaeta.it

Dal 2025 arriva una novità importante per i genitori lavoratori dipendenti: il congedo parentale potrà essere usufruito con un’indennità pagata all’80% per tre mesi. La modifica riguarda i bambini nati dal 2025 o i figli per i quali il congedo obbligatorio di maternità o paternità è terminato dopo il 31 dicembre 2024. L’Inps ha pubblicato una circolare che chiarisce come funziona la nuova normativa prevista dalla legge di Bilancio 2025. Questo cambiamento estende la durata del congedo riconosciuto con l’indennità maggiorata, rispetto all’anno precedente, e definisce le condizioni precise per accedervi.

I requisiti per ottenere il congedo parentale con l’indennità all’80%

Secondo la circolare dell’Inps, per usufruire del congedo parentale pagato all’80% per tre mesi, ci sono alcune condizioni da rispettare. La norma si applica ai genitori lavoratori dipendenti con figli nati dal primo gennaio 2025 in poi oppure per chi ha terminato il congedo obbligatorio di maternità o paternità dopo il 31 dicembre 2024. L’indennità maggiorata sostituisce il tasso ordinario, che è generalmente più basso, per un periodo massimo di 90 giorni.

Dettagli sull’utilizzo del congedo

Occorre sottolineare che i periodi di congedo devono essere usufruiti entro il compimento del sesto anno di vita del bambino. Questa scadenza si applica anche in caso di adozione o affidamento, calcolata a partire dal momento dell’ingresso del minore nella famiglia. La legge precisa che il congedo parentale spetta ai genitori che svolgono un’attività lavorativa subordinata e che hanno quindi diritto a questa tutela economica durante l’astensione dal lavoro.

Confronto con la normativa precedente: due mesi all’80% invece di tre

Nel 2024 i genitori potevano beneficiare dell’indennità maggiorata all’80% per due mesi, mentre nel corso del 2025 questo periodo si allunga a tre mesi. Questa estensione rappresenta un cambiamento concreto rispetto alla disciplina precedente, che riconosceva per mesi aggiuntivi solo il tasso ordinario di congedo parentale, inferiore rispetto a quello previsto dalla nuova legge.

Il miglioramento è stato voluto per sostenere maggiormente le famiglie, offrendo un supporto economico più lungo in un momento delicato della gestione dei primi anni di vita dei figli. Il congedo parentale con indennità più alta facilita una partecipazione più attiva dei genitori nella cura dei bambini e contribuisce a ridurre eventuali difficoltà finanziarie durante il periodo di astensione dal lavoro.

Modalità di richiesta e comunicazioni ufficiali dell’Inps

L’Inps, con la circolare esplicativa pubblicata nel 2025, ha fornito dettagli su come richiedere il congedo parentale con l’indennità maggiorata. I lavoratori dipendenti devono presentare domanda all’istituto tramite le modalità ordinarie, seguendo le procedure previste per il congedo parentale. La domanda deve indicare chiaramente i periodi scelti e i requisiti rispettati per ottenere la nuova forma di tutela economica.

Importanza dei termini e delle modalità di utilizzo

L’istituto evidenzia poi che i genitori devono utilizzare i periodi entro la soglia dei sei anni dalla nascita o dall’ingresso del minore in famiglia in caso di adozione o affidamento. Se richiesto in modo frazionato, i tre mesi all’80% possono essere distribuiti, purché rimangano nell’arco temporale previsto dalla legge.

Le amministrazioni e le aziende sono tenute a rispettare questa normativa e a garantire il rispetto dei diritti dei lavoratori che decidono di avvalersi del congedo parentale. La documentazione deve essere conservata e verificata per assicurare il corretto riconoscimento dell’indennità, evitando contestazioni o ritardi nei pagamenti.

Impatto della nuova legge sulle famiglie e il lavoro

L’estensione a tre mesi dell’indennità all’80% per il congedo parentale incide in modo diretto sulla gestione familiare di chi lavora. Il sostegno economico più consistente permette ai genitori di fermarsi più a lungo senza subire una riduzione eccessiva del reddito. Questo può favorire un miglior equilibrio tra impegni lavorativi e responsabilità genitoriali, soprattutto nei primi anni di vita del bambino.

La novità non solo allevia le spese immediate, ma crea anche un quadro più flessibile per le famiglie per organizzarsi meglio durante un periodo cruciale. La possibilità di usare il congedo entro sei anni lascia margini ampi di scelta. Nel contesto attuale, con sempre più famiglie che devono conciliare lavoro e vita privata, questa misura va incontro ad esigenze pratiche.

Non si registrano cambiamenti per i genitori che hanno figli nati prima del 2025 o per chi ha già terminato il precedente congedo entro fine 2024. Per loro resta l’indennità al tasso ordinario o la possibilità di usufruire dei due mesi precedenti con l’80%. La circolare Inps del 2025 chiarisce dunque anche questa distinzione, evitando fraintendimenti e facilitando l’accesso ai diritti previsti dalla legge.

Change privacy settings
×