Conflitto nel cartello di sinaloa provoca oltre 39 vittime minorenni e decine di dispersi in messico occidentale

Conflitto nel cartello di sinaloa provoca oltre 39 vittime minorenni e decine di dispersi in messico occidentale

Nel Messico occidentale, la guerra tra le fazioni del cartello di Sinaloa guidate dagli eredi di Joaquin “El Chapo” Guzman e Ismael “El Mayo” Zambada ha causato decine di morti minorenni, sparizioni e gravi conseguenze sociali.
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Nel Messico occidentale, la violenza tra le fazioni del cartello di Sinaloa ha causato decine di morti e sparizioni di minorenni, creando una grave crisi umanitaria e destabilizzando la regione di Sinaloa. - Gaeta.it

Nel Messico occidentale si registra un’escalation di violenza tra due fazioni del cartello di sinaloa, che ha provocato la morte di decine di minorenni e la scomparsa di molte altre persone. Da settembre 2024, lo scontro tra gli eredi di Joaquin “el chapo” Guzman e il gruppo guidato da Ismael “el mayo” Zambada ha scosso la regione di sinaloa, con un impatto profondo sulla popolazione e sulle città coinvolte. Le autorità locali hanno diffuso dati allarmanti sugli effetti del conflitto, evidenziando l’emergenza umanitaria che ne deriva.

La nascita del conflitto e gli attori principali

Il cartello di sinaloa, tra i più potenti gruppi criminali messicani, è stato fondato da Joaquin “el chapo” Guzman, attualmente detenuto negli Stati Uniti con una condanna all’ergastolo. Ismael “el mayo” Zambada, considerato un altro capo storico del gruppo, è stato arrestato in Texas nel luglio scorso. Non a caso, i dissidi principali si concentrano tra le fazioni vicine a el chapo e quelle fedeli a el mayo.

I sostenitori di el mayo accusano i figli di el chapo di aver tradito il loro capo, collaborando con le autorità americane per favorirne l’arresto. Questo sospetto ha innescato scontri interni e lotte di potere, con un’escalation di violenza a partire da settembre 2024, specialmente nella città di culiacan, capoluogo dello stato di sinaloa e roccaforte storica del cartello.

I dati sulle vittime minorenni e i dispersi

Le autorità locali hanno riportato numeri che mostrano quanto siano pesanti le conseguenze di questa guerra tra bande sul territorio e soprattutto sulla popolazione giovane. Oscar Loza, presidente della commissione per i diritti umani di sinaloa, ha dichiarato che almeno 39 minorenni hanno perso la vita durante i scontri fino ad ora.

Oltre ai decessi, la situazione lascia aperte molte incertezze sul destino di 97 minori che risultano dispersi. Loza ha condiviso questi dati per sottolineare l’urgenza di proteggere i diritti dei bambini e di monitorare con attenzione ogni caso di sparizione in un contesto così instabile. Queste cifre provengono dai registri della procura regionale e riflettono solo in parte il livello di caos generato dalla violenza armata nelle comunità coinvolte.

Episodi recenti di violenza e impatto sulla popolazione civile

Un episodio recente che prova la gravità del conflitto è avvenuto a badiraguato, comune noto per essere il luogo di nascita di el chapo e di altri capi del cartello. Lo scorso lunedì, una sparatoria tra membri della guardia nazionale messicana e un gruppo armato ha causato la morte di due bambine, di 7 e 12 anni.

Durante lo stesso scontro un altro minore, di 12 anni, è rimasto ferito insieme ai suoi genitori e ad altri due familiari. Questi eventi mostrano come la popolazione civile, inclusi bambini e famiglie, subisca le conseguenze dirette della guerra tra fazioni. Le autorità hanno confermato che queste azioni violente si verificano in aree dove il controllo del territorio resta incerto e i rischi per i civili restano elevati.

Conseguenze generali della guerra tra fazioni nel cartello di sinaloa

Il conflitto fra gli eredi di el chapo e la fazione di el mayo ha provocato una crisi che va oltre le vittime dirette. Oltre alle 39 morti accertate tra minorenni e ai 97 dispersi, si stimano più di 1.200 decessi e 1.400 sparizioni totali tra la popolazione generale da quando gli scontri sono iniziati. Questi numeri evidenziano una tensione continua che ha sradicato molte famiglie e limitato la vita quotidiana nelle città coinvolte.

La capitale culiacan, in particolare, ha vissuto un calo nell’attività economica e un aumento dell’insicurezza. Uffici pubblici, scuole e attività commerciali hanno subito interruzioni frequenti a causa delle violenze, minando la stabilità della regione. Questi effetti si estendono anche ad altre località dello stato di sinaloa, modificando pesantemente il tessuto sociale locale e alimentando una spirale di sfiducia verso le istituzioni.

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