Confeuro: nuove speranze per i piccoli produttori con l'arrivo del Consiglio Europeo per l'Agricoltura

Confeuro: nuove speranze per i piccoli produttori con l’arrivo del Consiglio Europeo per l’Agricoltura

Il presidente di Confeuro, Andrea Tiso, esprime ottimismo per il nuovo Consiglio europeo per l’agricoltura, sottolineando la necessità di politiche più efficaci a sostegno dei piccoli e medi agricoltori.
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Confeuro: nuove speranze per i piccoli produttori con l'arrivo del Consiglio Europeo per l'Agricoltura - Gaeta.it

Andrea Tiso, presidente nazionale di Confeuro, ha recentemente condiviso le aspettative della sua organizzazione riguardo la nuova iniziativa europea che mira a supportare i produttori agricoli. Con la creazione del Consiglio europeo per l’agricoltura e l’alimentazione , c’è la speranza di un cambiamento significativo nelle politiche agricole dell’Unione Europea, soprattutto per quanto riguarda i piccoli e medi agricoltori che sono spesso i più colpiti dalle dinamiche di mercato sfavorevoli.

L’importanza del Consiglio europeo per l’agricoltura e l’alimentazione

Il Consiglio europeo per l’agricoltura e l’alimentazione è stato istituito con l’obiettivo di rendere l’Unione Europea più reattiva e orientata alle esigenze dei produttori agricoli. Questo nuovo organismo, presieduto dal commissario europeo Christophe Hansen, si propone di riunire i vari attori della filiera alimentare, compresi i rappresentanti della società civile. Un approccio multi partecipativo è fondamentale per garantire che le politiche agricole rispondano davvero alle necessità del settore.

Il consiglio si promette di lavorare a stretto contatto con i rappresentanti agricoli, mirando a inserire nella legislazione europea tematiche cruciali per il comparto primario, come la qualità dei prodotti, la sostenibilità e la protezione dei marchi di origine. Tiso ha sottolineato quindi la necessità di un’accelerazione e di un’impostazione più concreta in merito alle politiche europee, per garantire un reale supporto alle piccole e medie imprese agricole europee.

Critiche alla concorrenza sleale e all’accordo Ue-Mercosur

Una delle principali preoccupazioni di Confeuro riguarda la concorrenza sleale derivante dalle importazioni di prodotti a basso prezzo e di scarsa qualità da paesi extra Ue. Queste dinamiche di mercato rappresentano una minaccia diretta per le aziende agricole locali e, di conseguenza, per i consumatori europei. Tiso ha espresso la necessità di un intervento deciso per proteggere i prodotti agroalimentari di alta qualità e le eccellenze regionali, che rappresentano parte significativa dell’identità agricola europea.

Ulteriori preoccupazioni emergono in relazione all’accordo Ue-Mercosur. Questo trattato commerciale, sebbene prometta vantaggi economici, solleva interrogativi circa la sua potenziale influenza sul mercato agricolo europeo. Confeuro ha manifestato la sua opposizione a tale accordo, evidenziando come possa mettere ulteriormente a repentaglio i produttori locali, aumentando le difficoltà già vissute nel contesto di una concorrenza internazionale non equa. Le preoccupazioni di Tiso e della Confederazione riguardo a questo tema evidenziano l’urgenza di riforme efficaci e misure protettive.

Le aspettative per il futuro dell’agricoltura europea

La nuova configurazione del Consiglio europeo segna un punto di svolta per le politiche agricole dell’Unione. Con le prossime decisioni strategiche, è necessario affrontare in maniera coraggiosa e decisa le problematiche storiche che hanno afflitto il settore. Tiso sostiene che non sia più possibile agire con le stesse modalità del passato e che ora sia il momento di introdurre strategie incisive che possano realmente garantire il sostegno ai produttori europei.

Questa nuova era di opportunità è accompagnata dalla necessità di cambiamenti tangibili e di decisioni che possano realmente migliorare le condizioni di vita e di lavoro degli agricoltori. Mentre il panorama agricolo europeo continua a evolversi, è fondamentale che le politiche future siano progettate per salvaguardare e valorizzare il lavoro dei produttori locali, riflettendo le loro esigenze e aspirazioni all’interno del contesto globale.

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