La tutela dei prodotti agroalimentari italiani resta una sfida cruciale per salvaguardare il lavoro delle aziende agricole e la sicurezza dei consumatori. In occasione della Giornata mondiale contro la contraffazione, Confeuro ha rilanciato la necessità di intensificare i controlli lungo tutta la filiera produttiva e di rivedere le politiche comunitarie per impedire l’ingresso di merci non conformi provenienti da fuori Unione europea.
Come si combatte la contraffazione nei prodotti agroalimentari italiani
La contraffazione nel settore agroalimentare rappresenta un problema serio e diffuso. Questo fenomeno provoca danni non solo economici ai produttori onesti, ma mette anche a rischio la fiducia dei consumatori e la qualità stessa del cibo sul mercato. Andrea Tiso, presidente nazionale di Confeuro, ha sottolineato che “la protezione del patrimonio alimentare italiano richiede un impegno deciso da parte di tutti gli attori coinvolti nella filiera.” Prodotti falsificati o di scarsa qualità finiscono per danneggiare la reputazione delle aziende trasparenti e creano distorsioni concorrenziali. Senza un intervento mirato rischiano di crescere le pratiche sleali e l’accesso di alimenti non conformi alla normativa europea. Questo scenario compromette la sicurezza alimentare, soprattutto per chi punta su filiere corte e controllo sostenuto.
Il ruolo e i limiti dell’icqrf
L’Ispettorato centrale per la tutela della qualità e la repressione frodi dei prodotti agroalimentari ha il compito di vigilare e intervenire su frodi e irregolarità. La sua attività è fondamentale per garantire trasparenza e rispetto delle regole in tutti i passaggi dalla produzione alla distribuzione. Tuttavia, Tiso ha evidenziato come da solo l’ICQRF non possa far fronte a tutte le sfide che si presentano, in particolare in un contesto globalizzato e di forte importazione. Le risorse disponibili per controlli, analisi e monitoraggi sono limitate rispetto alla vastità di merci che attraversano i confini. “Serve, di conseguenza, una collaborazione più stretta con le istituzioni europee per potenziare i controlli dall’origine e impedire l’ingresso sul mercato comunitario di alimenti non certificati o che non rispettano gli standard.”
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Da sovranità alimentare a garanzia alimentare
Confeuro ha chiesto un cambio di approccio sulla questione della sovranità alimentare. Il concetto non si limita a produrre in proprio o avere la capacità di autosufficienza, ma deve tradursi in garanzia di qualità e sicurezza per consumatori e produttori. Proteggere le realtà agricole italiane, in particolare le piccole e medie imprese che rappresentano la maggioranza del territorio, significa impedire l’introduzione di prodotti extra UE che aggirano i controlli o non rispondono alle normative comunitarie. La possibilità per le merci di muoversi liberamente all’interno del mercato europeo deve essere accompagnata da verifiche più stringenti per prevenire distorsioni e salvaguardare le eccellenze agroalimentari italiane.
Urge un controllo comunitario più rigoroso
Il mercato unico europeo consente un accesso facilitato ai mercati nazionali dei prodotti che oltrepassano i confini esterni della Ue. Questo comporta il rischio, senza adeguati controlli, di far circolare alimenti non conformi a normative europee e agli standard di tracciabilità, sicurezza e qualità. Confeuro sottolinea l’urgenza di adottare un sistema di monitoraggio più severo e coordinato a livello comunitario. Un controllo più rigoroso a monte potrebbe evitare l’ingresso di merci dannose o contraffatte, tutelando consumatori e agricoltori che rispettano le regole e lavorano con metodi sostenibili. Questo processo aiuterebbe anche a mantenere la fiducia nell’intero sistema alimentare nazionale, mantenendo alta la soglia qualitativa e la trasparenza.
Tutela dei consumatori e rispetto per le imprese italiane
La difesa dei consumatori passa anche attraverso la garanzia di prodotti sani e tracciabili. La contraffazione agisce in modo subdolo, proponendo sul mercato cibi che non solo violano le regole ma possono presentare rischi sanitari o ambientali. Dall’altro lato, gli agricoltori rispettosi delle norme, che investono nella qualità e nella sostenibilità, si trovano a dover competere con chi aggira le regole. La richiesta di Confeuro è chiara: rafforzare il controllo lungo tutta la filiera, a iniziare dal punto di ingresso nel mercato europeo, combattere le frodi e favorire condizioni di concorrenza leale. “Solo così si potrà tutelare un patrimonio che costituisce un pilastro dell’economia e della cultura italiana.”