Confcommercio ha firmato un accordo nazionale che definisce i rapporti economici tra agenti di commercio e aziende mandanti, includendo per la prima volta provvigioni sulle vendite tramite e-commerce. Il documento mira a chiarire diritti e doveri, tenendo conto delle nuove modalità di vendita digitali.
Diritti degli agenti riconosciuti per le vendite online
Il nuovo accordo specifica che gli agenti di commercio hanno diritto a una provvigione anche sulle vendite che avvengono attraverso il web. Si tratta di un riconoscimento formale che mette al centro “l’esclusiva di zona” tipica degli agenti stessi, cioè il diritto di operare in un’area geografica definita senza la concorrenza interna di altri agenti della stessa ditta.
In pratica, l’accordo punta a evitare che le aziende mandanti possano mandare diversi agenti a vendere gli stessi prodotti nella stessa zona, o comunque a impedire che le vendite online svuotino il lavoro degli agenti sul territorio. Il principio è riconoscere la promozione fatta dagli agenti in tutto il loro territorio di competenza, anche se la vendita si conclude tramite un sito internet.
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Questa modalità risponde all’esigenza di regolare un fenomeno in crescita, dove spesso le aziende vendono ovunque su internet senza distinguere dove l’agente ha svolto il suo lavoro di promozione e fidelizzazione dei clienti.
Collaborazione e nuovi equilibri tra agenti e aziende mandanti
Massimiliano Pratesi ha ribadito l’importanza di evitare “la concorrenza in casa”, cioè che agenti e vendita digitale si facciano concorrenza sotto lo stesso tetto senza regole precise. La sigla dell’accordo vuole rappresentare un primo passo per far capire alle aziende mandanti le richieste degli agenti.
Il presidente nazionale di Confcommercio Fnaarc, Alberto Petranzan, ha sottolineato che si tratta di un punto di partenza mai raggiunto prima per regolamentare in modo condiviso le vendite online nell’ambito dell’attività di agenzia. La strada è quella di costruire un rapporto più stabile e collaborativo tra agenti e aziende, con il riconoscimento di ruoli chiari e compensationi certe.
Il tutto nasce dalla necessità di adeguarsi a un mercato in cui la vendita ibrida, tra canale fisico e digitale, è diventata la norma. Senza regole chiare, gli agenti rischiano di veder evaporare parte del loro compenso. L’accordo punta a proteggere e valorizzare soprattutto la promozione sul territorio, riconoscendo che questa rappresenta spesso la base delle vendite, anche quando la transazione finale avviene online.
Questo nuovo quadro aprirà la strada a ulteriori dialoghi e a eventuali modifiche in futuro, con l’obiettivo di rendere più trasparente e duraturo il rapporto commerciale tra agenti e mandanti.
Impatti concreti per il mercato e settore commerciale
L’accordo firmato a Roma nel 2025 rappresenta un fatto rilevante per il mondo della vendita su territorio e online. Le regole appena adottate riconoscono un diritto economico importante da anni rimasto in ombra nell’ambito delle vendite digitali.
Sul piano pratico, le aziende dovranno adeguare i loro sistemi di pagamento delle provvigioni tenendo conto delle vendite e-commerce generate nelle zone affidate a ciascun agente. Per quest’ultimo, questo significa poter contare su una tutela economica più ampia e meno esposta a rischi di concorrenza interna.
Questa novità impatterà anche i clienti, meno preoccupati a ricevere assistenza e promozione locale, perché gli agenti potranno continuare a lavorare con maggior tranquillità anche a fronte delle vendite online. Lo scenario commerciale diventa più definito sulle responsabilità e sui compensi, accompagnando la modernizzazione del settore senza lasciare indietro chi opera sul territorio.
Il nuovo accordo tra confcommercio e agenti di commercio
A Roma è stato sottoscritto un nuovo accordo collettivo che mira a disciplinare i compensi e i rapporti di lavoro tra agenti di commercio e le aziende che li mandano in giro a vendere prodotti o servizi. Lo ha annunciato Massimiliano Pratesi, vicepresidente nazionale e presidente di Confcommercio Fnaarc per il Friuli Venezia Giulia e Udine. La novità principale riguarda il riconoscimento esplicito delle provvigioni sulle vendite online.
Il testo dell’accordo ha fissato per la prima volta regole chiare sul diritto delle provvigioni anche quando un agente promuove prodotti e questi vengono venduti tramite piattaforme digitali, e-commerce in particolare. Questo rappresenta un passo importante per aggiornare i rapporti commerciali in un contesto dove la vendita online è sempre più diffusa. L’accordo tutela il lavoro degli agenti e valorizza il lavoro nella loro area di esclusiva, considerando non solo le vendite tradizionali ma anche quelle generate dai canali digitali.