Un incidente grave ha coinvolto un ciclista nella galleria Buriasco, lungo la provinciale 2 a Lanzo Torinese, giovedì 1° maggio. Il conducente dell’auto che ha urtato il cicloamatore e poi è fuggito è stato individuato e denunciato dai carabinieri della compagnia di Venaria Reale. Il caso ha attirato attenzione non solo per la fuga del guidatore dopo l’impatto, ma anche per le condizioni critiche del ciclista, che stava attraversando la galleria nonostante i divieti.
I fatti e la dinamica dell’investimento nella galleria buriasco
Giovedì 1° maggio, un uomo di 85 anni residente a Mathi ha investito un ciclista sessantenne nella galleria Buriasco, una strada provinciale situata tra Lanzo Torinese e Germagnano. Dopo l’impatto, il conducente dell’auto è scappato senza fermarsi a prestare soccorso. Il ferito è un cicloamatore di 60 anni, residente a Giaveno, che si trovava in sella proprio mentre attraversava la galleria nonostante il divieto per le biciclette.
La galleria Buriasco è interdetta al transito dei velocipedi, una norma pensata per garantire la sicurezza a causa della conformazione stretta e dei rischi derivanti dal passaggio di veicoli motoristici. Chi deve spostarsi da Lanzo Torinese a Germagnano è obbligato a scegliere la via alternativa che attraversa il centro storico, un percorso impegnativo ma previsto dal Codice della strada. Il ciclista ha deciso di evitare questa salita causando cosi la collisione con l’automobilista.
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Dettagli sulla dinamica
I carabinieri stanno ancora valutando i dettagli del sinistro, ma la ricostruzione dei fatti tende a confermare che il sessantenne si sia inserito nel tunnel volontariamente. L’impatto è avvenuto a tutta velocità e l’anziano alla guida non si è fermato.
Le condizioni del ciclista e gli interventi medici a torino
Le condizioni del ferito sono apparse subito gravi. Il sessantenne è stato portato d’urgenza all’ospedale Giovanni Bosco di Torino. I medici gli hanno diagnosticato un trauma cranico, per cui hanno eseguito un intervento chirurgico alla testa. Fortunatamente, i sanitari sono riusciti a escludere il pericolo immediato di vita, ma la prognosi rimane riservata.
Il paziente dovrà comunque affrontare un lungo percorso di recupero, mentre dovrà rispondere a una pesante sanzione per aver violato il divieto che riguarda il transito dei ciclisti nella galleria. La sua scelta di attraversare la galleria Buriasco ha avuto un costo alto, sia dal punto di vista fisico sia dal punto di vista amministrativo.
Il trauma subito dal ciclista testimonia i rischi connessi all’uso improprio delle strade vietate ai velocipedi e mette in luce la necessità di rispettare i segnali stradali anche quando i percorsi alternativi sembrano più difficili.
Le indagini e la denuncia del conducente per fuga e omissione di soccorso
Le ricerche del veicolo responsabile dell’investimento sono durate alcune ore nella giornata del 1° maggio. I carabinieri della compagnia di Venaria Reale hanno utilizzato i rilievi sul luogo dell’incidente, le dichiarazioni dei testimoni e le immagini dei sistemi di videosorveglianza presenti nella zona.
L’uomo alla guida dell’auto è stato individuato nella sua abitazione a Mathi. Si tratta di un 85enne che ha spiegato ai militari di essere scappato “per lo spavento”, ma questa versione non gli ha evitato la denuncia. Il codice penale infatti punisce la fuga e l’omissione di soccorso in caso di incidenti con feriti.
L’anziano è stato accusato di omissione di soccorso e fuga dopo incidente stradale, con l’aggravante delle lesioni riportate dalla vittima. La denuncia verrà valutata dagli inquirenti nei prossimi giorni e potrebbe portare a un procedimento giudiziario.
Responsabilità legali
Il codice penale prevede pene severissime per chi fugge dopo un incidente con feriti e non si ferma a soccorrere.
Le conseguenze per la viabilità e le difficoltà nel territorio di lanzo torinese
La chiusura della galleria Buriasco per le operazioni di soccorso e le indagini ha bloccato la provinciale 2 per quasi tutta la giornata del 1° maggio. Questa interruzione ha causato ripercussioni pesanti sul traffico della zona, soprattutto perché nello stesso momento era chiusa anche la galleria Montebasso sulla provinciale 1.
Auto, camion e motociclisti si sono trovati costretti a usare strade alternative, tra cui i tornanti e le vie del centro di Lanzo Torinese, che generalmente si cerca di evitare per i passi stretti e le curve a gomito. Proprio questa deviazione rappresentava il percorso obbligatorio per chi deve spostarsi tra Lanzo e Germagnano, normativa ignorata dal ciclista coinvolto nell’incidente.
Il blocco ha rallentato i flussi del traffico di transito e compromesso la regolare circolazione locale. Lavori e interventi urgenti come soccorso e rilievi fatti sul posto richiedono tempo e attenzione, ma generano disagi inevitabili per chi vive o lavora in quella zona.
Le due responsabilità dell’incidente: violazione delle regole e fuga dal luogo del sinistro
Questo episodio mette in evidenza due comportamenti illeciti con conseguenze differenti. Il ciclista, purtroppo ferito, ha violato il divieto di transito nella galleria Buriasco, scelta che ha esposto se stesso a un rischio elevato.
Dall’altra parte, il guidatore dell’auto ha commesso il reato più grave: ha investito un pedone senza fermarsi e senza offrire aiuto immediato, un obbligo previsto dalla legge. Il codice penale prevede pene severe per chi fugge dopo un incidente con feriti e non si ferma a soccorrere.
L’uomo di 85 anni non sarà protagonista solo di una multa come il ciclista, ma dovrà rispondere in sede penale della sua condotta. Le indagini sono un esempio di come le forze dell’ordine seguono anche i casi più delicati con attenzione e precisione, assicurando che i responsabili siano chiamati a rispondere dei loro gesti.