Condannato a 12 anni l'imprenditore accusato di agevolare il boss raffaele imperiale nel traffico di droga internazionale

Condannato a 12 anni l’imprenditore accusato di agevolare il boss raffaele imperiale nel traffico di droga internazionale

La settima sezione penale del tribunale di Napoli condanna Giovanni Fontana a 12 anni e 60mila euro di multa per supporto logistico al narcotrafficante Raffaele Imperiale nel traffico internazionale di cocaina verso l’Australia.
Condannato A 12 Anni L27Imprend Condannato A 12 Anni L27Imprend
Il tribunale di Napoli ha condannato a 12 anni e 60mila euro di multa l’imprenditore Giovanni Fontana per aver favorito il narcotrafficante Raffaele Imperiale nel traffico internazionale di cocaina verso l’Australia. - Gaeta.it

La settima sezione penale del tribunale di Napoli ha emesso la sentenza nei confronti di Giovanni Fontana, imprenditore accusato di aver sostenuto il narcotrafficante internazionale Raffaele Imperiale, noto come il boss dei Van Gogh. La decisione arriva al termine di un processo condotto dalla direzione distrettuale antimafia di Napoli. Fontana è stato condannato a 12 anni di reclusione e a una multa di 60mila euro per aver fornito appoggi logistici nell’ambito di un traffico di cocaina verso l’Australia.

Le accuse contro giovanni fontana nel contesto della lotta alla droga

L’imputato, arrestato nel 2022, era finito nel mirino degli inquirenti coordinati dal pm Maurizio De Marco, impegnati a smantellare l’organizzazione criminale capeggiata da Imperiale. Secondo l’accusa, Fontana avrebbe messo a disposizione un suo deposito situato nel casertano, insieme a una flotta di camion, per agevolare il trasferimento di un enorme quantitativo di cocaina. Il carico era destinato all’Australia ma, stando ai rilievi della procura, non è mai arrivato a destinazione. Questo supporto avrebbe permesso al boss, divenuto poi pentito, di mantenere attiva la rete di distribuzione internazionale di droga.

La vicenda giudiziaria e la condanna definitiva

La sentenza, pronunciata dal presidente Marta Di Stefano dopo una camera di consiglio durata alcune ore, ha accolto la richiesta di condanna formulata dal pm De Marco. Fontana dovrà scontare 12 anni di carcere e versare una multa di 60mila euro. Prima della sentenza, il difensore dell’imprenditore, l’avvocato Giuseppe Stellato, ha presentato la sua arringa in aula. Il processo rappresenta un tassello importante nello contrasto al traffico di stupefacenti su scala internazionale, evidenziando i legami tra gli imprenditori locali e le organizzazioni criminali.

Le indagini e l’arresto nel 2022

L’arresto di Fontana è avvenuto nel corso dell’anno scorso, nell’ambito di una vasta operazione mirata a colpire la rete criminale di Imperiale. Le indagini hanno scoperchiato un sistema articolato di trasporto e distribuzione della cocaina, con basi operative nel casertano e collegamenti che si estendevano fino all’Oceania. Il ruolo dell’imprenditore è stato centrale, visto che ha fornito mezzi e infrastrutture fondamentali per i trasferimenti. L’azione della direzione antimafia ha portato così a una serie di arresti e richieste di condanna, culminate nel verdetto pronunciato dal tribunale partenopeo.

La figura di raffaele imperiale e il suo legame con il narcotraffico

Raffaele Imperiale è uno dei più noti capi del narcotraffico internazionale, la sua organizzazione ha gestito ingenti quantità di stupefacenti in Europa e oltre. Le inchieste lo hanno indicato come figura chiave nel traffico di cocaina proveniente dal Sud America e diretta in varie destinazioni. La sua collaborazione con persone influenti come Fontana ha reso più complesso contrastare la rete criminale. Il suo pentimento ha contribuito a offrire elementi significativi alle indagini, ma non ha evitato l’esposizione dei complici e la loro sottoposizione a processo.

Change privacy settings
×