Un uomo di 46 anni, di origine straniera e residente a l’aquila, è stato arrestato nei giorni scorsi dai carabinieri della stazione di sassa, con un ordine di esecuzione per la carcerazione emesso dalla procura della repubblica locale. Il provvedimento si basa su una condanna definitiva per maltrattamenti, danneggiamenti aggravati e porto di arma. La pena da scontare è di quasi cinque anni di reclusione.
Dettagli sul provvedimento e la sentenza
L’ordine di carcerazione è stato emesso dall’ufficio esecuzioni penali della procura di l’aquila ed è legato a una sentenza del tribunale di l’aquila del 2023, confermata nel 2024 dalla corte di appello. L’uomo è stato condannato a quattro anni e dieci mesi di carcere e all’interdizione dai pubblici uffici per cinque anni. I reati contestati riguardano maltrattamenti contro familiari o conviventi, danneggiamento aggravato e porto di arma. L’interdizione vieta all’uomo di accedere a qualsiasi carica o incarico pubblico per il periodo stabilito.
La sentenza è definitiva e riguarda episodi verificatisi nell’arco di sedici anni, dal 2006 al 2022. Durante questo lasso di tempo la moglie ha subito continui maltrattamenti, tra cui minacce, violenze e umiliazioni ripetute. Questi atti hanno segnato la vita della donna fino al momento in cui ha deciso di rivolgersi alle forze dell’ordine per denunciare la situazione.
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Violenze e continui atti persecutori
Il quadro emerso dalle indagini mostra una situazione di disagio prolungato. Anche dopo la separazione, l’uomo ha continuato a perseguitare la ex moglie. Tra gli episodi più gravi c’è stato un danneggiamento ai danni dell’auto della donna: da un lato, ha tagliato i cavi elettrici, dall’altro ha squarciato gli pneumatici. Questi gesti hanno obbligato i carabinieri a svolgere accertamenti tecnici specifici.
Prove e pericolo per la vittima
Le impronte digitali rilevate hanno permesso di individuare l’autore dei danneggiamenti senza lasciare dubbi. L’atteggiamento dell’uomo ha rappresentato un pericolo per la ex coniuge e ha portato a una reazione più decisa da parte delle autorità. Questo stato di cose ha contribuito a definire la gravità dei fatti e la necessità di un intervento giudiziario.
Esecuzione dell’arresto e custodia cautelare
Dopo aver completato tutte le formalità necessarie, i carabinieri di sassa hanno proceduto all’arresto del 46enne sul territorio cittadino. L’uomo è stato accompagnato alla casa circondariale le costarelle di l’aquila dove dovrà scontare la pena inflitta dal tribunale. Questa misura è stata eseguita per permettere l’esecuzione della sentenza ormai definitiva.
La custodia in carcere rappresenta una fase importante per assicurare il rispetto delle decisioni giudiziarie e per la sicurezza della vittima. Le forze dell’ordine hanno agito puntuali per garantire che l’uomo non potesse continuare a esercitare violenze o arrecare danni ulteriori alla ex moglie o ad altre persone. Restano i dettagli su eventuali ulteriori sviluppi legali o richieste di misure restrittive nel territorio aquilano.