Il 1° giugno 2025, il teatro delle muse di Ancona ha ospitato il concerto organizzato dall’orchestra fiati di Ancona, diretta dal maestro Mirco Barani, per celebrare la festa della repubblica. L’evento ha visto una partecipazione numerosa e un programma musicale che ha attraversato diversi generi, portando un messaggio di unità e valori civici.
apertura della serata e intervento del sindaco daniele silvetti
La serata si è aperta con l’esecuzione del Canto degli Italiani, l’inno nazionale, eseguito dall’orchestra che ha immediatamente catturato l’attenzione del pubblico. A introdurre ufficialmente la celebrazione è stato il presentatore Roberto Cardinali che ha ceduto la parola al sindaco di Ancona, Daniele Silvetti. Il primo cittadino ha parlato della festa come di un momento collettivo, dedicato a tutti gli italiani e italiane, sottolineando come quella scelta di diventare cittadini e non sudditi, avvenuta decenni fa, abbia ridefinito il futuro della nazione.
Silvetti ha ricordato che la festa rappresenta un messaggio da trasmettere alle giovani generazioni, un compito che le istituzioni devono portare avanti. Ha messo in rilievo concetti fondamentali come democrazia, libertà, solidarietà e partecipazione. Questi valori, ha spiegato, sono le basi su cui poggia il paese, l’Italia, e ribadiscono l’importanza di mantenere viva questa eredità culturale.
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Programma musicale: un viaggio tra classici e pezzi contemporanei
Dopo i saluti del sindaco, l’orchestra fiati di Ancona ha eseguito un repertorio variegato. Il concerto è partito con “Annen Polka” di Johann Strauss, un brano che ha mostrato la precisione dell’ensemble e l’energia della direzione di Barani. Il solista Aldo Caterina ha messo in luce il suo talento durante “Euphonium Ragtime” di André Waignein, attirando l’attenzione del pubblico con un’esecuzione vivace e tecnica.
L’orchestra ha proseguito con “The Second Waltz” di Dimitri Shostakovich, un pezzo noto per la sua delicatezza e per la sua capacità di evocare atmosfere sognanti, bene bilanciate nell’interpretazione del gruppo. Sono state scelte poi opere meno conosciute come “Belgian Pictures” di Waignein e “Pace” di Kees Vlak, offrendo al pubblico una varietà che ha mantenuto alto l’interesse. Non sono mancati brani più ritmati come “Glenn Miller’s Medley” di Naohiro Iwai e “Auf der Jagd”, sempre di Strauss, concludendo il programma principale con una carica di energia.
Saluti dal palco e partecipazione del pubblico
A chiudere la serata è stato il bis del Canto degli Italiani, che ha coinvolto tutto il pubblico presente, invitato a cantare in piedi insieme all’orchestra. Tra gli spettatori si notava la presenza del vescovo di Ancona-Osimo, Angelo Spina, che ha seguito con attenzione l’intero spettacolo.
Dal palco sono stati inviati saluti alla fondazione orizzonte autonomia, che si occupa della rieducazione di bambini con disabilità. Il pensiero è andato anche a Stefano Foresi, consigliere comunale dimissionario, assente per motivi di salute. Questo momento ha aggiunto un valore sociale al concerto, collegando la festa della repubblica alle realtà locali e alle iniziative di solidarietà presenti nella città.
Il concerto dell’orchestra fiati di Ancona ha così unito musica e valori civili in una serata dedicata alla memoria e all’impegno, confermando il teatro delle muse come spazio centrale per eventi culturali e sociali nella città.