A latina, mercoledì 21 maggio alle 21, si è tenuto al teatro d’annunzio un concerto organizzato dall’associazione eleomai. Protagonista della serata il neos saxophone quartett, che ha proposto un programma inedito dedicato alle musiche legate al periodo delle città di fondazione italiane, un capitolo storico e musicale poco esplorato. L’evento ha inteso riportare alla luce composizioni della prima metà del secolo scorso, collegandole a un contesto storico ben definito, attraverso un lavoro di ricerca durato anni, a cura del maestro claudio paradiso.
Un’indagine musicale sulle città di fondazione e la battaglia del grano
Il concerto organizzato da eleomai ha come punto focale la riproposizione di musiche legate al decennio 1925-1935, epoca coincidente con la battaglia del grano e la nascita delle cosiddette città di fondazione. Il maestro claudio paradiso ha svolto un’attenta opera di ricerca per sette anni, esplorando archivi pubblici e privati, tra cui la biblioteca nazionale centrale di firenze e l’istituto luce, per recuperare brani inediti e dimenticati. Questo sforzo si è concentrato su canzoni, cori, ballabili e marce composte in quel periodo e collegate all’ideologia di regime, che però presentano anche un valore artistico e storico rilevante.
L’associazione culturale eleomai ha voluto trasformare questo approfondimento musicologico in una forma accessibile al pubblico, attraverso un concerto unico e carico di significato. Il risultato è un viaggio sonoro nella musica di consumo degli anni trenta, capace di trasmettere lo spirito e lo stile dell’epoca, con particolare attenzione alle città di fondazione, simboli della politica urbanistica di quegli anni.
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Il ruolo degli arrangiamenti e dell’esecuzione nel recupero storico
Gli arrangiamenti delle musiche recuperate sono stati affidati a gabriele pezone, che ha lavorato per adattare queste composizioni agli strumenti del neos saxophone quartett. Questo passaggio è fondamentale per la fruizione contemporanea dei brani, mantenendo però fedeltà all’idea originale e rispettando le caratteristiche stilistiche dell’epoca cui appartengono le musiche. Il quartetto di sassofoni, formato da stefano nanni, roberto guadagno, marcos palombo e armando noce, ha eseguito con precisione e sensibilità questo repertorio particolarmente ricco di sfumature.
Il neos saxophone quartett nasce con l’intento di portare in scena repertori tradizionalmente pensati per formazioni orchestrali più ampie. Grazie alla propria compattezza e versatilità, il gruppo riesce a restituire fedelmente le atmosfere e le dinamiche di questi pezzi, passando dalla musica barocca al jazz, fino a composizioni di musica da film e a brani contemporanei, consolidando così il proprio ruolo nel panorama musicale nazionale.
Il contesto storico delle città di fondazione e la musica come testimonianza
Gli anni trenta in italia sono segnati da una politica di sviluppo urbano forte, con la costruzione di nuove città pianificate, definite appunto città di fondazione. Questi insediamenti erano parte di un progetto più ampio che prendeva le mosse dalla volontà di aumentare la produzione agricola, evidenziata dalla battaglia del grano. La musica composta in questo contesto rifletteva e accompagnava queste trasformazioni, diventando strumento di propaganda ma anche di identità culturale.
La ricostruzione proposta nel concerto intende raccontare questa fase attraverso le note e le parole di composizioni nate per celebrare eventi politici e sociali molto precisi. I brani restituiti al pubblico hanno quindi un ruolo documentario. In tal senso, la ricerca che ha portato avanti il maestro paradiso non si limita a una semplice raccolta musicale, ma diventa un’occasione preziosa per comprendere come la musica e la cultura dialogassero con la realtà politica e sociale di quegli anni. La presenza del pubblico a latina ha confermato l’interesse per queste forme di recupero storico e culturale, ancora poco note nel nostro paese.