La comunità indiana in Italia ha scelto piazza Fontana, nel cuore di milano, come punto di raccolta per esprimere solidarietà alle vittime del recente attentato nel kashmir. Un gesto carico di emozione e impegno civile, con l’obiettivo di lanciare un appello deciso contro la violenza terrorista che colpisce ormai tutte le società.
Ricordo delle vittime e manifestazione in piazza Fontana
Circa cinquanta rappresentanti della comunità indiana, giunti da diverse regioni italiane, si sono incontrati a milano per un sit-in pacifico, un segno concreto di vicinanza alle famiglie delle 28 persone uccise pochi giorni prima in un attentato nel kashmir. Il luogo scelto, piazza Fontana, è noto per essere simbolo di dolore e memoria legato ad altri atti terroristici nel passato, rendendo la manifestazione ancora più pregnante.
I partecipanti hanno osservato due minuti di silenzio e hanno recitato insieme preghiere induiste. Le immagini dei turisti uccisi sono state esposte su grandi manifesti. Accanto, cartelloni con scritte in cui si chiedeva pace e rispetto per la vita umana, e naturalmente una bandiera dell’India che campeggiava ad indicare unità e orgoglio nazionale. La scena ha trasmesso una forte richiesta di fermare il ciclo infinito della violenza.
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Il messaggio agli stati e la chiamata a una reazione globale
Satwinder Miani, uno dei portavoce della comunità, ha ribadito con forza che la lotta al terrorismo deve diventare priorità globale. Secondo lui “il terrorismo non può essere associato a religioni o stati ma rappresenta un crimine contro tutta l’umanità.” Ha invitato i leader di europa e resto del mondo ad agire subito, evitando ritardi che possono solo favorire nuovi attacchi e ulteriore sofferenza.
Il grido principale era chiaro: “il terrorismo minaccia non solo le vite presenti ma anche quelle delle prossime generazioni.” La comunità indiana, con questo gesto pubblico, ha voluto spronare governi e istituzioni a riconoscere l’urgenza della situazione e a collaborare senza indugio per contrastare ogni forma di violenza collegata a finalità terroristiche.
Presenza di comunità religiose e politiche per la pace
Alla manifestazione hanno preso parte leader di comunità religiose induiste e sikh, che rappresentano una parte importante della diaspora indiana in Italia. La loro partecipazione è andata oltre l’aspetto culturale, sottolineando una solidarietà concreta e trasversale a tutte le vittime di attacchi simili, senza distinzione di fede o origine.
Sono intervenuti anche esponenti del Bharatiya Janata Party , partito politico indiano, che hanno usato il microfono per ribadire il diritto a vivere in un ambiente senza paura. Il messaggio promosso da tutte queste voci è stato di alta responsabilità collettiva, con la richiesta di un impegno congiunto per costruire società pacifiche. Il dialogo e la collaborazione fra gruppi diversi è vista come unica strada per scongiurare la diffusione di odio e violenza.
Mobilitazione a milano per un cambiamento globale
Questa manifestazione a milano non è solo ricordo, ma rappresenta un momento di mobilitazione e riflessione rispetto a problemi che ancora oggi provocano lutti e devastazione in molte zone del mondo. La piazza ha fatto sentire il suo richiamo per un cambiamento che coinvolga davvero tutti.