Como, rimosse otto cassette per chiavi abusive legate agli affitti turistici installate sul territorio comunale

Como, rimosse otto cassette per chiavi abusive legate agli affitti turistici installate sul territorio comunale

La polizia locale di Como rimuove keybox abusive installate senza autorizzazione su arredi urbani e segnali stradali per contrastare l’overtourism e tutelare il decoro e la sicurezza pubblica.
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La polizia locale di Como ha rimosso keybox abusive, cassette per chiavi di affitti turistici installate senza autorizzazione su arredi urbani, per contrastare l’impatto negativo sull’arredo pubblico e regolamentare il fenomeno degli affitti brevi. - Gaeta.it

La polizia locale di Como ha tolto otto cassette a combinazione numerica, note come keybox, fissate senza autorizzazione su arredi urbani e segnali stradali. Questi dispositivi servono a custodire le chiavi degli appartamenti destinati agli affitti turistici e negli ultimi anni sono molto diffusi in città e nella provincia, specialmente sulle rive del lago. L’azione fa parte di una serie di interventi volti a contrastare installazioni abusive legate al fenomeno dell’overtourism.

Aumento delle keybox abusive nel territorio di Como e provincia

Negli ultimi tre, quattro anni Como e la sua provincia hanno visto una crescita marcata del numero di keybox installate per affitti a breve termine. Queste cassette a combinazione numerica facilitano la consegna delle chiavi senza incontro diretto tra ospiti e proprietari. La moda si è diffusa in particolare lungo il lago, dove l’aumento di turisti ha reso molto richiesto il sistema.

Questo incremento è collegato all’aumento degli affitti brevi, spesso non regolamentati, che hanno reso l’uso improprio degli spazi pubblici un problema concreto. Diverse keybox sono state fissate abusivamente agli elementi dell’arredo urbano o ai segnali stradali, senza alcuna autorizzazione comunale. Il Comune di Como ha quindi iniziato a controllare questi apparecchi, concentrandosi soprattutto nelle zone più frequentate dai turisti.

Controlli della polizia locale e rimozione delle installazioni abusive

La polizia locale ha individuato diverse decine di keybox non autorizzate, solo nelle settimane scorse ne ha segnalate circa quaranta in centro città. Prima di procedere all’eliminazione, è stato affisso un avviso rivolto ai proprietari per invitarli a rimuovere le cassette autonomamente. Chi non ha dato seguito a questa richiesta ha visto gli agenti intervenire direttamente, togliendo le cassette abusivamente fissate.

Questo metodo ha permesso di ridurre la presenza di oggetti non autorizzati, che creavano un impatto negativo sull’arredo urbano e potevano generare problemi di sicurezza o decoro. Gli interventi rientrano nelle attività volte a garantire la tutela degli spazi pubblici in un contesto fortemente turistico come quello di Como, dove la gestione delle locazioni brevi continua a rappresentare una sfida per le amministrazioni locali.

Impatto del fenomeno sull’arredo urbano e sulle politiche locali

L’uso improprio di keybox ha sollevato questioni legate al decoro e alla fruibilità degli spazi comuni. Le cassette, spesso fissate a lampioni, ringhiere o pali della segnaletica, alterano l’aspetto estetico e in alcuni casi possono costituire intralcio. Per questo motivo l’amministrazione di Como ha deciso di intervenire, con controlli più frequenti e attenzione alle segnalazioni dei cittadini.

Riflessioni sulle locazioni turistiche e normative future

Il tema delle locazioni turistiche e delle modalità di consegna delle chiavi resta centrale nella definizione di regole precise che tutelino interessi economici, rispetto della normativa e convivenza urbana. Le rimozioni delle keybox abusive costituiscono parte di un più ampio lavoro rivolto a disciplinare il fenomeno, con possibili sviluppi normativi e sanzioni specifiche.

Gli interventi di Como richiamano un problema diffuso nelle località turistiche italiane, dove la crescita degli affitti brevi ha generato un proliferare di soluzioni informali, che spesso mettono a rischio il decoro e la sicurezza pubblica.

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