L’estate 2025 si annuncia con temperature alte in gran parte d’Italia. In queste condizioni, il caldo rischia di compromettere la sicurezza e la qualità degli alimenti. L’istituto superiore di sanità ha diffuso una guida con indicazioni precise per consumare pasti freschi, mantenere le proprietà nutrizionali e prevenire intossicazioni. Ecco perché è fondamentale seguire alcune regole pratiche nel preparare colazioni, spuntini e pranzi, specialmente fuori casa.
Come adattare la dieta estiva per proteggersi dal caldo
Il caldo spinge a preferire pasti più leggeri e cibi facilmente digeribili. Gli esperti dell’Iss suggeriscono di modificare le abitudini alimentari, puntando su alimenti freschi e ricchi di acqua, capaci di rinfrescare e idratare l’organismo. La colazione ideale, ad esempio, può includere yogurt e frutta fresca, due opzioni con pochi grassi e molti nutrienti essenziali.
Durante la giornata, spuntini a base di anguria o melone emergono come scelte sane. Questi frutti riescono anche a reintegrare sali minerali persi con la sudorazione, riducendo il rischio di disidratazione. I gelati, consumati con moderazione, rappresentano una pausa piacevole e aiutano a mantenere freschi.
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Regole pratiche per la sicurezza alimentare in estate
La guida dell’Iss offre anche indicazioni concrete per gestire il cibo nelle situazioni all’aperto. Prima di tutto, si raccomanda di evitare di lasciare alimenti a temperatura ambiente per troppo tempo. Il caldo accelera la crescita di microrganismi pericolosi, così è meglio consumare velocemente gli spuntini o conservarli subito al fresco.
Se si prepara un pic-nic o una gita fuori porta, usare contenitori isolanti con ghiaccio è obbligatorio. Questo vale per tutti i cibi deperibili ma anche per bevande e snack che rischiano di rovinarsi. Quando possibile, acquistare prodotti freschi poco prima del consumo aiuta a limitare i rischi.
L’impatto del caldo sulla conservazione degli alimenti
Con l’aumento delle temperature, gli alimenti si deteriorano più rapidamente. L’Iss sottolinea come il caldo rappresenti un nemico per la conservazione, perché favorisce la proliferazione di batteri e altre sostanze nocive. Questa situazione rischia di provocare disturbi gastrointestinali legati all’ingestione di cibo contaminato. La delicatezza riguarda soprattutto gli alimenti deperibili come latticini, carni, pesce, ma anche frutta e verdura fresche.
Il mantenimento della cosiddetta “catena del freddo” diventa fondamentale. Ogni passaggio, dalla conservazione in frigorifero a quello durante il trasporto, deve rispettare temperature basse per evitare che i cibi si scaldino eccessivamente. Per esempio, durante un pic-nic o una giornata al mare, è necessario trasportare prodotti facilmente deteriorabili usando borse termiche con ghiaccio o contenitori isolanti.
Laura Rossi, direttrice del reparto alimentazione, nutrizione e salute dell’Iss, spiega che la corretta conservazione non serve solo a evitare problemi di salute, ma anche a mantenere intatti i valori nutrizionali e organolettici del cibo. Un prodotto conservato male perde aroma, consistenza e elementi utili per il nostro organismo.
Durante la conservazione in casa, il frigorifero deve funzionare correttamente e mantenere temperature entro i limiti consigliati. In caso di dubbi o malfunzionamenti, è meglio non consumare alimenti sospetti. Spuntini confezionati e cibi preparati in anticipo vanno maneggiati con particolare attenzione.
L’Iss sottolinea che rispettare queste regole significa tutelare la salute personale, soprattutto di bambini, anziani e soggetti con difese immunitarie ridotte. Questi gruppi sono più vulnerabili agli effetti di intossicazioni alimentari e vanno protetti con cura durante l’estate.