Come lo studio dei fischi dei delfini aiuta la ricerca sulla comunicazione con intelligenze extraterrestri

Come lo studio dei fischi dei delfini aiuta la ricerca sulla comunicazione con intelligenze extraterrestri

La ricerca guidata da Laela Sayigh a Sarasota studia i fischi non caratteristici dei delfini tursiopi per migliorare la comunicazione interspecie e supportare il SETI nella decifrazione di segnali extraterrestri.
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L'articolo descrive come lo studio dei complessi vocalizzi dei delfini supporti la ricerca SETI, facilitando lo sviluppo di metodi per interpretare segnali extraterrestri attraverso un archivio globale di comunicazioni interspecie. - Gaeta.it

La possibilità di dialogare con intelligenze aliene spinge molte ricerche scientifiche dalla Terra allo spazio. Tra queste, gli studi sulla comunicazione animale occupano un ruolo centrale. In particolare, i delfini – noti per il loro comportamento sociale e i vocalizzi complessi – offrono un modello concreto per capire come riconoscere e interpretare segnali provenienti da intelligenze diverse da noi. Gli esperti del SETI si sono concentrati su queste analogie per migliorare metodi e strumenti dedicati alla ricerca di messaggi extraterrestri.

La ricerca sulla comunicazione interspecie e la dolittle challenge

A Sarasota, in Florida, un team di biologi guidato da Laela Sayigh ha vinto la prima edizione della Coller Dolittle Challenge, un premio da 100.000 dollari che premia progetti capaci di favorire la comunicazione bidirezionale tra specie diverse. L’obiettivo è sviluppare metodi in grado di interpretare il linguaggio di animali come i delfini. Quest’anno il gruppo ha studiato una particolare categoria di fischi emessi dai tursiopi chiamati “fischi non caratteristici”. Questi vocalizzi rappresentano circa metà di quelli prodotti dai delfini di Sarasota e sembrano cambiare a seconda del contesto, lasciando ipotizzare un significato più complesso di quanto finora creduto.

Gli scienziati hanno applicato tecnologie non invasive, installando idrofoni adesivi sui delfini durante ispezioni veterinarie e usando tag acustici digitali per registrare con precisione i suoni. Questo approccio ha permesso di raccogliere dati su come i delfini modulano i fischi in relazione alla situazione, aprendo nuove strade verso la comprensione delle loro modalità di comunicazione.

I fischi dei delfini e le loro implicazioni nello studio del linguaggio

I delfini tursiopi sono tra i mammiferi marini più studiati proprio grazie alla complessità dei loro suoni, simili a vere e proprie parole scambiate nei loro gruppi sociali. I “fischi caratteristici” individuati in anni passati funzionano come nomi individuali, identificando gli esemplari. Quelli “non caratteristici” invece, meno compresi, potrebbero rappresentare parti di un linguaggio articolato, composto da segnali specifici a seconda della situazione.

Anche altre specie, come le megattere, emettono vocalizzazioni articolate ed evolute, confermando l’importanza di studiare la varietà delle forme di comunicazione animali. Comprendere questi suoni fornisce un banco di prova per sviluppare strumenti in grado di riconoscere messaggi complessi, con significati diversi a seconda del contesto, un elemento fondamentale per dialogare con intelligenze alieni.

L’interesse del seti e la creazione di un archivio interspecie

Il SETI Institute considera la ricerca sulle modalità comunicative degli animali come il punto di partenza più concreto per tradurre segnali extraterrestri ancora sconosciuti. Un recente studio ha evidenziato che affrontare le difficoltà riscontrate nello studio di specie diverse sulla Terra offre una base per affrontare simili problemi nello spazio, soprattutto in assenza di un riferimento condiviso di significato.

Gli scienziati ipotizzano che i principi biofisici alla base dell’evoluzione del linguaggio terrestre possano applicarsi ad altre forme di vita nel cosmo. Per questo motivo, è stata proposta la creazione di un database globale che raccolga segnali comunicativi tra specie terrestri, accessibile ai ricercatori impegnati sia nello studio del comportamento animale, sia nella ricerca di messaggi alieni. Questa banca dati permetterebbe di confrontare analogie e diversità dei sistemi di comunicazione, offrendo strumenti migliori per decifrare eventuali messaggi ricevuti dallo spazio.

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