In un recente incontro organizzato a San Benedetto del Tronto, il ruolo dell’intelligenza artificiale nella sicurezza dei cantieri edili ha fatto da protagonista. L’evento ha visto la partecipazione di operatori del settore, imprenditori e rappresentanti di enti territoriali, con l’obiettivo di affrontare in modo concreto il problema degli infortuni sul lavoro nel comparto edile. Questa riflessione arriva in un territorio, quello marchigiano, particolarmente attento alla salute e alla tutela dei lavoratori, dove l’innovazione tecnologica viene considerata un alleato prezioso per ridurre rischi e migliorare le condizioni di lavoro.
La collaborazione tra enti, associazioni e imprese in primo piano
La lotta agli infortuni passa anche attraverso la sinergia tra istituzioni, associazioni di categoria e imprese. Gli organizzatori hanno evidenziato che i recenti cicli di seminari e incontri formativi hanno contribuito a un confronto concreto tra queste realtà, portando a un allineamento d’intenti. Si è creata così una rete che facilita la diffusione di pratiche sicure e l’applicazione di tecnologie innovative.
Un impegno condiviso per la prevenzione
Questo lavoro di squadra punta a sostenere una strategia condivisa per la prevenzione dei rischi sul lavoro. Un settore che da anni segnala tassi preoccupanti di incidenti ha bisogno di interventi mirati e coordinati su più livelli. Con il contributo dell’intelligenza artificiale, si spera di invertire la tendenza e migliorare le condizioni lavorative per migliaia di addetti nell’area delle Marche e oltre.
Leggi anche:
L’evento formativo a San Benedetto del Tronto e le istituzioni coinvolte
L’appuntamento si è svolto il 22 maggio 2025 a San Benedetto del Tronto, in provincia di Ascoli Piceno, coinvolgendo in prima linea Edilart Marche, Comitato Paritetico Territoriale, Scuola Edile delle Marche e la Cassa Edile dell’Artigianato e della Piccola e Media Impresa delle Marche. Queste realtà sono impegnate da tempo nel promuovere la sicurezza sul lavoro e nel formare sia i lavoratori che gli imprenditori del settore edile. Durante l’incontro, i rappresentanti di queste organizzazioni hanno sottolineato la necessità di introdurre strumenti tecnologici avanzati per ridurre il rischio di incidenti.
I saluti iniziali sono stati affidati a figure chiave come Filomena Palumbo, vicepresidente di Edilart Marche, che ha posto l’accento sull’urgenza di contrastare la piaga delle morti bianche, fenomeno purtroppo ancora presente. Di seguito sono intervenuti anche Tonino Passaretti e Marco Falcioni, rispettivamente vicepresidente e direttore di Cedam, e Alessandro Migliore, coordinatore di Edilart Marche, tutti concordi nel ritenere che il settore edile debba abbracciare la tecnologia per attrarre nuove generazioni e migliorare la sicurezza.
L’importanza di innovazione e digitalizzazione per la sicurezza
L’edilizia, tradizionalmente vista come un lavoro duro e rischioso, si sta trasformando grazie all’introduzione di soluzioni digitali. L’intelligenza artificiale e altri strumenti tecnologici servono a monitorare in tempo reale le condizioni del cantiere, prevenire situazioni di pericolo e ottimizzare le procedure operative. L’applicazione di queste tecnologie consente di individuare швидко anomalie o comportamenti rischiosi, intervenendo prima che avvengano incidenti.
Un cambiamento culturale necessario
Nel corso dell’incontro, è stato sottolineato come la digitalizzazione del cantiere non significhi solo investimento in macchinari o software, ma un vero cambiamento culturale. Da un lato, è necessario formare i lavoratori sulle nuove tecnologie; dall’altro, persuadere le imprese ad adottare questi strumenti con convinzione. “Solo così l’edilizia potrà diventare più sicura, attraendo forze giovani che vogliono un ambiente di lavoro più tecnologico e meno pericoloso.”
L’appuntamento di San Benedetto del Tronto si inserisce in un contesto più ampio di attenzione alla sicurezza edile in Italia. Grazie a iniziative come questa, si ricercano soluzioni concrete da mettere in opera nei cantieri, per rendere le giornate di lavoro meno rischiose e più dignitose. Lo sforzo non riguarda solo la tecnologia, ma anche la formazione, il coinvolgimento dei soggetti interessati e il cambiamento di mentalità nel settore che rimane, purtroppo, tra i più esposti a incidenti sul luogo di lavoro.