Come l’idrogeno può rivoluzionare le comunità energetiche per la decarbonizzazione nelle costruzioni

Come l’idrogeno può rivoluzionare le comunità energetiche per la decarbonizzazione nelle costruzioni

Le comunità energetiche e l’idrogeno verde, discussi a Rebuild 2025 a Riva del Garda con la fondazione Bruno Kessler, rappresentano soluzioni chiave per la decarbonizzazione e la flessibilità della rete elettrica nel settore costruzioni.
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L'articolo esplora il ruolo delle comunità energetiche e dell’idrogeno nella decarbonizzazione del settore delle costruzioni, evidenziando come l’integrazione di queste soluzioni favorisca una gestione energetica sostenibile, flessibile e partecipata, con un focus sull’evento Rebuild 2025 a Riva del Garda. - Gaeta.it

L’impegno verso la decarbonizzazione del settore delle costruzioni passa attraverso nuove soluzioni energetiche capaci di coinvolgere i cittadini e rendere flessibile la rete elettrica. Un ruolo centrale lo assumono le comunità energetiche, sistemi innovativi di condivisione dell’energia, e l’idrogeno, un vettore energetico che, integrato in questi contesti, può trasformare la gestione e l’utilizzo dell’energia. Al centro del dibattito a Riva del Garda, durante l’edizione 2025 di Rebuild, si è discusso di queste interconnessioni e dei vantaggi che possono emergere dalla combinazione tra idrogeno e comunità energetiche.

Cosa sono le comunità energetiche e il loro impatto nel settore delle costruzioni

Le comunità energetiche rappresentano un nuovo paradigma per la gestione dell’energia nell’edilizia. Questi sistemi si basano su una condivisione virtuale dell’energia elettrica, che coinvolge cittadini, imprese e pubblica amministrazione in un percorso condiviso di consumo responsabile. All’interno delle comunità, gli utenti non sono più semplici consumatori ma diventano attori attivi che possono produrre, scambiare e utilizzare energia in modo ottimizzato.

L’obiettivo è ridurre la dipendenza dalle fonti fossili e stimolare un uso più equilibrato e consapevole dell’energia, mantenendo la stabilità della rete elettrica. Le comunità energetiche permettono di valorizzare l’energia prodotta da fonti rinnovabili distribuite, come il fotovoltaico domestico, attraverso una gestione coordinata che limita gli sprechi e favorisce l’autoconsumo.

Tecnologie digitali per una gestione efficiente dell’energia

Inoltre, queste realtà facilitano la diffusione di tecnologie digitali per monitorare e regolare i flussi energetici in tempo reale, dando la possibilità di adattare la domanda alle variazioni della produzione. Nel contesto delle costruzioni, l’adozione di comunità energetiche può ridurre significativamente l’impatto ambientale degli immobili, migliorandone la sostenibilità complessiva e contribuendo alla riduzione delle emissioni di gas serra.

L’idrogeno come vettore energetico pulito e flessibile

L’idrogeno si conferma come uno dei passaggi chiave nella transizione energetica delle costruzioni. Questo elemento, pur essendo abbondante in natura, non si trova mai allo stato puro, ma è legato ad altri composti che ne richiedono la separazione attraverso processi specifici. La caratteristica più importante dell’idrogeno è la sua capacità di produrre energia senza emissioni dirette di anidride carbonica.

La produzione di idrogeno verde, ottenuta tramite elettrolisi dell’acqua alimentata da fonti rinnovabili, rappresenta la principale modalità per generare un combustibile a bassissimo impatto ambientale. Questa forma di idrogeno può essere utilizzata in diversi ambiti: dalla mobilità sostenibile, alle applicazioni di accumulo energetico fino alla generazione diretta di energia elettrica nelle comunità.

Integrazione con le comunità energetiche per la flessibilità della rete

Integrato nelle comunità energetiche, l’idrogeno può agire come una riserva di energia facilmente immagazzinabile, garantendo una maggiore flessibilità della rete. In caso di sovrapproduzione di energia fotovoltaica o eolica, infatti, l’eccesso può essere impiegato per produrre idrogeno che verrà poi riutilizzato quando la domanda supera l’offerta. Questo sistema bilancia i flussi e riduce la dipendenza da fonti fossili, contribuendo a un uso più efficiente delle risorse disponibili.

Fondazione bruno kessler e l’importanza di rebuild 2025 a riva del garda

Il dibattito incentrato sulle nuove frontiere delle fonti energetiche e della decarbonizzazione ha visto la partecipazione di esperti come Silvia Ricciuti, ricercatrice di fondazione bruno kessler, che ha evidenziato l’importanza dell’idrogeno nelle comunità energetiche. L’evento Rebuild, tenutosi il 6 e 7 maggio 2025 al centro congressi di Riva del Garda, ha rappresentato un momento cruciale per il confronto sulle sfide dell’edilizia sostenibile.

Questa undicesima edizione, dal titolo “connect minds, enable innovation – condividere le intelligenze per abilitare l’innovazione”, ha puntato l’attenzione sull’interazione tra persone, competenze e tecnologie. Tra le tematiche affrontate, la decarbonizzazione nel comparto delle costruzioni ha riscosso grande interesse, perché le tecnologie digitali e le energie rinnovabili stanno modificando profondamente il modo di costruire e abitare gli spazi.

Idrogeno e comunità energetiche per edifici a basso impatto

L’inserimento dell’idrogeno nelle comunità energetiche emerge come una leva concreta per spingere verso edifici a basso impatto e sistemi energetici integrati. Il confronto tra ricercatori, professionisti e policy maker ha sottolineato quanto queste soluzioni possano incidere sulla qualità dell’ambiente urbano e della vita delle persone.

Processi di produzione dell’idrogeno e applicazioni per le costruzioni

Ottenere idrogeno pulito passa attraverso processi diversi che si differenziano per l’impatto ambientale e la fonte energetica impiegata. Il green hydrogen, prodotto tramite elettrolisi dell’acqua con energia rinnovabile, è il più sostenibile ed è al centro delle strategie per la decarbonizzazione del settore delle costruzioni.

In pratica, questa forma di idrogeno può essere utilizzata per alimentare sistemi di riscaldamento, climatizzazione e generazione elettrica, soprattutto in edifici inseriti in comunità energetiche. La sua capacità di accumulare energia permetterebbe un uso più efficiente della rete, riducendo picchi di domanda e garantendo continuità anche in assenza di sole o vento.

Infrastrutture e soluzioni digitali per l’uso dell’idrogeno

La diffusione dell’idrogeno come vettore energetico nel comparto dell’edilizia richiede investimenti in infrastrutture specifiche, come elettrolizzatori e sistemi di stoccaggio, abbinati a soluzioni digitali di controllo dei flussi energetici. Questi elementi assicureranno la gestione efficiente e sicura delle risorse, contribuendo a una transizione meno impattante e più stabile.

L’approccio combinato tra comunità energetiche e idrogeno apre nuove prospettive per edifici e quartieri pronti a gestire in modo autonomo la produzione e il consumo di energia, con un occhio attento all’ambiente e alla partecipazione dei cittadini.

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