Nel 2025 continuano le iniziative locali per promuovere l’uso della bicicletta come mezzo di trasporto sostenibile. Diverse regioni e comuni mettono a disposizione bonus e incentivi per chi acquista bici tradizionali o a pedalata assistita. Gli aiuti riguardano sia gli sconti diretti all’acquisto sia agevolazioni legate agli abbonamenti ai mezzi pubblici. Vista la frammentazione delle offerte, è fondamentale conoscere i dettagli e capire come partecipare alle singole misure attive nelle diverse realtà italiane.
Dove trovare i bandi per il bonus bici 2025
Il bonus bici 2025 non è gestito a livello nazionale ma si presenta come un insieme di bandi regionali e comunali che variano per modalità e benefici. Per accedere alle opportunità occorre consultare regolarmente i siti istituzionali delle singole regioni o dei comuni di residenza o domicilio. Su questi portali vengono pubblicati gli avvisi e le date di apertura per la presentazione della domanda.
Spesso i bandi prevedono incentivi non solo per l’acquisto della bicicletta ma anche per l’abbonamento ai mezzi pubblici, con lo scopo di favorire la mobilità intermodale. Ad esempio, un pendolare potrebbe usufruire di un bonus che copre parte del costo dell’abbonamento e, contemporaneamente, acquistare una bici pieghevole da portare sui mezzi pubblici.
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Se al momento non si trovano bandi aperti, è utile monitorare le sezioni news o comunicati dei portali regionali e comunali. Questi spazi spesso contengono anticipazioni su nuovi bandi in arrivo o notizie di riapertura delle domande a seguito di ripartizione di fondi residui.
Requisiti fondamentali del bonus bici nel 2025
Le caratteristiche del bonus bici cambiano in base all’amministrazione locale che ne cura l’erogazione. L’obiettivo comune è spingere alla riduzione del traffico veicolare, abbassare l’inquinamento e promuovere uno stile di vita più sano. Alcuni bandi puntano anche a migliorare la sicurezza stradale, favorendo la realizzazione di piste ciclabili in parallelo alle agevolazioni.
L’incentivo può riguardare persone che risiedono o sono domiciliate nell’area interessata e può richiedere la contestuale rottamazione di veicoli inquinanti per ottenere il bonus. Spesso viene richiesto che il mezzo acquistato rispetti precise norme ambientali e sia preso da rivenditori autorizzati.
Il bonus può assumere varie forme: uno sconto diretto sull’acquisto, un contributo economico con rimborso tramite bonifico o una riduzione sul costo dell’abbonamento del trasporto pubblico locale. Alcuni bandi combinano entrambe le soluzioni per incentivare una mobilità integrata.
Come richiedere il bonus bici 2025
Per richiedere il bonus bici è necessario iscriversi e registrarsi sulle piattaforme online predisposte dalle amministrazioni locali. L’accesso richiede credenziali di identità digitale, come SPID, carta d’identità elettronica o carta nazionale dei servizi. Una volta registrati, si inseriscono i dati personali e le informazioni sul mezzo acquistato.
Tra i documenti richiesti troviamo la fattura o ricevuta fiscale, la dichiarazione che attesta la conformità della bici a normative specifiche, un documento che conferma la residenza o il domicilio, e il codice IBAN dove verrà accreditato il bonus. In certi casi vanno allegati preventivi o copie della scheda tecnica della bici.
Le piattaforme facilitano la gestione delle domande e consentono di tenere traccia dello stato della richiesta, evitando doppie presentazioni o errori nei dati. La scadenza per inoltrare la domanda dipende dal bando emesso e va rispettata rigorosamente per non perdere l’opportunità.
Regioni italiane con bonus bici attivi nel 2025
Ad oggi solo alcune regioni italiane hanno attivato bandi dedicati alle bici. Lombardia, Emilia Romagna e Lazio sono quelle più attive con iniziative rivolte all’acquisto di bici elettriche, tradizionali o cargo bike. Questi incentivi si affiancano a progetti locali lanciati dai comuni per ampliare la mobilità sostenibile.
In Lombardia, il bando “Rinnova parco veicolare 2025” include incentivi per l’acquisto di e-cargo bike con sconti fino a 2.500 euro, condizionati dalla radiazione di veicoli inquinanti. L’Emilia Romagna invece stanzia contributi fino a 500 euro per bici elettriche e 1.000 euro per cargo bike, validi per i residenti in uno dei 207 comuni aderenti.
Il Lazio ha rilanciato “Bici in treno”, misura che connette l’utilizzo del treno con quello della bicicletta pieghevole, offrendo uno sconto del 50% sull’abbonamento TPL agli utenti con ISEE basso o un bonus fisso per possessori di abbonamento annuale Metrebus.
Iniziative comunali per il bonus bici 2025
Oltre alle regioni, anche singoli comuni promuovono diverse forme di incentivi per spingere all’uso della bici. A Firenze, ad esempio, chi pedala per spostamenti casa-lavoro o casa-università può ricevere fino a 30 euro al mese, guadagnando 20 centesimi per ogni chilometro percorso con l’aiuto di una app dedicata.
Nel sud, la Puglia ha lanciato il progetto “Puglia Mobility Game” in alcuni comuni come Fasano, Monopoli e Polignano a Mare, voluto per premiare chi utilizza bici e autobus attraverso un sistema a punti collegato a un’applicazione e a un kit da richiedere agli uffici comunali. Il meccanismo prevede premi in denaro al termine della fase di gioco.
Il Comune di Torino ha invece programmato un bonus di 10 euro per incentivare l’uso della bici o mezzi alternativi in occasione della Fiera del Libro, mentre Pantelleria in Sicilia offre un bonus di 800 euro per l’acquisto di bici a pedalata assistita, riservato ai residenti maggiorenni.
Le scadenze per le candidature variano e vanno controllate accuratamente sui siti istituzionali dei comuni interessati per non perdere l’opportunità di usufruire dei vantaggi disponibili nel 2025.