come conciliare la professione di ingegnere con una carriera artistica: il caso di Giorgia Fumo

come conciliare la professione di ingegnere con una carriera artistica: il caso di Giorgia Fumo

Giorgia Fumo racconta le sfide di conciliare la carriera di ingegnere e attrice comica, evidenziando l’importanza dell’organizzazione, il ruolo dei social e le difficoltà nel bilanciare due mondi professionali a Milano.
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Giorgia Fumo racconta come integrare la carriera di ingegnere con quella di attrice comica, evidenziando l'importanza dell'organizzazione e dei social per bilanciare mondi professionali diversi e superare pregiudizi. - Gaeta.it

Giorgia Fumo racconta le sfide di gestire due carriere molto diverse tra loro: quella di ingegnere e quella di attrice comica. La sua esperienza, condivisa durante l’assemblea ordinaria dell’Ordine degli ingegneri di Milano, mette in luce i punti d’incontro tra rigore tecnico e creatività teatrale. Un racconto che offre spunti sul rapporto tra mestiere tecnico e attività artistica, tra organizzazione e vita professionale.

Il ruolo dell’ingegnere nell’organizzazione di una carriera artistica

Giorgia Fumo descrive come la formazione da ingegnere rappresenti una base solida nella gestione pratica di una carriera artistica. Nel corso dei primi tour comici, ha costruito da sola un business plan dettagliato, occupandosi della logistica e dell’organizzazione delle attività. Questa attenzione al dettaglio e alla pianificazione ha permesso non solo di ottimizzare tempi e risorse, ma anche di mantenere un equilibrio tra impegni diversi.

Aspetti ingegneristici applicati allo spettacolo

Secondo quanto detto durante l’incontro a Palazzo Montedoria a Milano, molti aspetti della pianificazione ingegneristica si rivelano fondamentali anche nel mondo dello spettacolo. Coordinare eventi, gestire tournée, mettere in piedi campagne pubblicitarie richiede una struttura di lavoro precisa. La capacità di elaborare schemi efficienti ha permesso a Giorgia di affrontare con concretezza un ambiente che spesso appare caotico e frammentato.

Il suo esempio mostra come la componente organizzativa non sia un dettaglio accessorio, ma un elemento centrale nel successo di molte attività creative. “Non si tratta solo di talento o ispirazione: senza metodo diventa difficile portare avanti progetti complessi.” In effetti, la doppia esperienza di Giorgia evidenzia l’importanza di saper tradurre le proprie competenze in strumenti concreti per raggiungere obiettivi.

Le difficoltà nel far convivere due carriere lontane

La convivenza tra un mestiere tecnico e una professione artistica si rivela piena di ostacoli pratici e culturali. Giorgia ha ammesso che portare avanti i due ruoli l’ha costretta a rinunciare a molte opportunità, soprattutto in ambito ingegneristico, a causa degli impegni legati ai tour lontano da casa. “Non è semplice mantenere un legame forte con entrambe le realtà, specialmente quando le tempistiche degli spettacoli prendono il sopravvento.”

Sfide della temporalità e della distanza

Il suo racconto non nasconde la fatica di affrontare settori distinti e spesso poco conciliabili. Lo sappiamo, l’ingegneria richiede presenza e continuità su progetti lunghi, mentre il teatro si muove tra eventi, tournée e momenti di intensa attività seguiti da pause. Anche la dimensione geografica pesa molto in queste scelte: allontanarsi per lunghi periodi rende difficile mantenere relazioni stabili nell’ambito ingegneristico.

In più, Giorgia ha toccato il tema del confronto culturale nel mondo del lavoro tecnico e artistico. Ha incontrato colleghi solidali e altri diffidenti, che talvolta la sottovalutano, soprattutto per il fatto di essere donna. Una realtà non rara in certi ambienti tradizionalmente maschili. “La mia esperienza dimostra che non si tratta di compartimenti stagni, ma di territori in cui la passione e la professionalità si possono esprimere senza dover scegliere.”

Il valore dei social nel rapporto con il pubblico e la carriera artistica

Il dialogo diretto con il pubblico ormai passa spesso attraverso i social, una leva importante per chi come Giorgia vuole affermarsi in ambito artistico. Lei stessa ha sottolineato come i social network abbiano fatto la differenza nel tenere vivo il legame con il pubblico e nel consentirle di affermarsi indipendentemente dal giudizio dei colleghi o dalle critiche.

Social come strumento di crescita e autenticità

Attraverso queste piattaforme, Giorgia riceve riscontri immediati e può costruire una fanbase stabile, capace di sostenere le sue performance e il lavoro creativo. È un canale che permette di bypassare filtri tradizionali e di mostrarsi in modo più autentico. La presenza su social network diventa così uno strumento chiave per fare conoscere e diffondere il proprio lavoro, soprattutto in un settore dove le opportunità non sono sempre distribuite in modo equo.

Questo aspetto è particolarmente rilevante per chi come lei si muove tra due mondi diversi: i social aiutano a bilanciare le relazioni professionali con una comunicazione più diretta e personale verso il pubblico. Inoltre, nelle forme di spettacolo come la comicità, il feedback immediato degli spettatori è fondamentale per crescere e affinare la propria arte, senza dipendere esclusivamente dai circuiti tradizionali.

La testimonianza di un percorso non convenzionale nel milanese

L’intervento di Giorgia Fumo all’Ordine degli ingegneri di Milano è un esempio di come le strade professionali possano intrecciarsi senza annullarsi a vicenda. La città di Milano offre un contesto in cui convivono attività culturali, industriali e tecniche, ma non sempre si favorisce il dialogo tra mondi diversi.

Milano e la complessità dei percorsi professionali

Giorgia è riuscita a trovare una sua dimensione entrando in questi due ambienti con ruoli differenti, ma complementari. La sua esperienza mette in luce la complessità di percorsi non lineari, dove si confrontano spazi diversi ma ricchi di possibilità una volta superati pregiudizi e limitazioni. Milano, con il suo tessuto professionale variegato, offre occasioni importanti ma richiede energie e capacità di adattamento.

L’assemblea di Palazzo Montedoria ha rappresentato proprio uno spazio dove emergono questi racconti, utili per riflettere sulle esigenze di chi vive situazioni miste. Il racconto di Giorgia permette di capire come alle volte sia necessario riconoscere il valore di professioni che si affiancano e si sostengono, anziché escludersi. Questa prospettiva si rivela preziosa per chi, soprattutto giovani, cerca di costruire un futuro occupazionale più aperto e personale.

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