Colloqui a Istanbul tra Ucraina e Russia per discutere la fine della guerra il 2 giugno 2025

Colloqui a Istanbul tra Ucraina e Russia per discutere la fine della guerra il 2 giugno 2025

Le delegazioni di Ucraina e Russia si sono incontrate a Istanbul per negoziare un cessate il fuoco, mentre continuano gli attacchi militari in diverse città ucraine e cresce la pressione diplomatica internazionale.
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Il 2 giugno 2025 a Istanbul si sono svolti colloqui tra Ucraina e Russia per cercare un cessate il fuoco, mentre sul campo gli scontri e gli attacchi continuano, con il sostegno diplomatico degli Stati Uniti. - Gaeta.it

Le trattative tra Ucraina e Russia si sono svolte il 2 giugno a Istanbul, nel tentativo di trovare un accordo per mettere fine al conflitto che perdura da anni. Le due delegazioni si sono incontrate al Ciragan Palace, luogo scelto per favorire un dialogo diretto. Il governo ucraino ha confermato la presenza dei rappresentanti con l’obiettivo principale di raggiungere un cessate il fuoco. Nel frattempo, sul fronte del conflitto, si sono registrati nuovi attacchi che hanno causato vittime e feriti. Il clima diplomatico resta teso, con diverse richieste e proposte ancora da valutare.

La convocazione dei colloqui e le delegazioni coinvolte a istanbul

Il 2 giugno 2025, le delegazioni di Ucraina e Russia si sono incontrate a Istanbul, presso il Ciragan Palace, per dare seguito ad una fase negoziale che mira a porre fine al conflitto armato tra i due paesi. La notizia è stata confermata dal portavoce del ministero degli esteri ucraino, Heorhii Tykhyi, che ha comunicato l’arrivo della delegazione di Kiev nella città turca. L’incontro si è svolto nel pomeriggio, con la delegazione ucraina guidata da Rustem Umerov, ministro della difesa. Umerov rappresenta un volto chiave nelle trattative, soprattutto per gli aspetti militari e di sicurezza.

Gli obiettivi di volodymyr zelensky nelle trattative

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha enunciato gli obiettivi tra cui spiccano un cessate il fuoco totale e incondizionato, il rilascio dei prigionieri e il ritorno dei bambini rapiti. Questi punti costituiscono il nocciolo delle richieste di Kiev, che pone un’importanza cruciale su aspetti umanitari oltre che militari. Sul versante russo, la delegazione è guidata da Vladimir Medinsky, consigliere presidenziale, con la proposta di un memorandum che, secondo Mosca, dovrebbe contenere modalità per affrontare le cause della crisi. Kiev, però, sostiene che tale documento non sia mai stato ricevuto in anticipo, con una denuncia diretta da parte di Zelensky.

Gli attacchi russi sulle città ucraine nonostante le trattative in corso

A distanza di ore dall’avvio dei colloqui, la Russia non ha interrotto le operazioni militari sul territorio ucraino. Nelle prime ore del 2 giugno, attacchi aerei e bombardamenti hanno causato nuove vittime e feriti in diverse regioni. Nella zona di Zaporizhia, a sud-est dell’Ucraina, cinque persone hanno perso la vita dopo che le forze russe hanno colpito diversi obiettivi civili. Ivan Fedorov, il governatore locale, ha riferito della morte di tre donne nel villaggio di Ternuvate a seguito di bombardamenti e di un uomo deceduto in un attacco con bomba aerea teleguidata in un distretto vicino.

I danni a kharkiv e nikopol

Più a est, nella città di Kharkiv, gli attacchi con droni e missili sono risultati altrettanto gravi. Il governatore Oleh Syniehubov ha segnalato sei feriti tra cui due bambini. I missili hanno danneggiato strade, un ostello e tre palazzi senza causare ulteriori vittime, ma hanno aggravato la situazione già fragile della città. Anche Nikopol, situata nella regione meridionale, non ha evitato i colpi: tre feriti e danni a una struttura sanitaria sono stati riportati dal governatore Serhiy Lysak. Le condizione delle infrastrutture sanitarie destano preoccupazione, soprattutto in aree già colpite dal conflitto.

La controffensiva russa con la difesa dai droni ucraini e danni nelle regioni di confine

La Russia ha affermato di aver abbattuto 162 droni ucraini durante la notte del 2 giugno. Questa operazione ha interessato varie regioni, tra cui Lipetsk, dove sono stati abbattuti 27 droni e si è registrato un ferito secondo le autorità locali guidate dal governatore Igor Artamonov. Altri droni sono stati bloccati mentre sorvolavano le regioni di confine, tra cui Kursk, Belgorod, Voronezh e Oryol. Anche nell’interno, in aree come Ryazan e Tambov, le forze russe dichiarano di aver neutralizzato incursioni aeree.

La tensione lungo la linea di confine

Questi episodi testimoniano la continua tensione lungo la linea di confine tra i due paesi, con attacchi e controatti che si susseguono senza tregua. La strategia russa sembra concentrarsi nella prevenzione di attacchi di droni, mentre continua la pressione militare sulle città ucraine dalle prime ore del mattino. L’interazione di questi eventi militari contrasta con l’avvio delle discussioni diplomatiche a Istanbul, evidenziando la complessità della situazione sul terreno.

La telefonata tra il segretario di stato usa marco rubio e sergey lavrov nel contesto diplomatico

Sabato 31 maggio, poco prima dell’incontro a Istanbul, il segretario di stato americano Marco Rubio ha avuto un colloquio telefonico con il ministro degli esteri russo Sergey Lavrov. La chiamata, invocata dalla parte russa, è stata confermata da Tammy Bruce, portavoce del dipartimento di stato degli Stati Uniti. Rubio ha ribadito la richiesta di proseguire i colloqui diretti tra Russia e Ucraina per raggiungere una pace duratura.

Il ruolo degli stati uniti nelle negoziazioni

Questa comunicazione inserisce un elemento internazionale nel contesto della negoziazione, con gli Stati Uniti che mantengono una posizione di pressione verso un accordo. L’intervento diplomatico si colloca nel tentativo di favorire un dialogo aperto tra le parti, nonostante le crescenti difficoltà sul terreno e le tensioni militari. Le prossime settimane saranno decisive per capire se gli sforzi diplomatici riusciranno a spingere verso un nuovo equilibrio.

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