Clinica neurologica di vasto protagonista al congresso limpe-dismov per nuove terapie nel parkinson

Clinica neurologica di vasto protagonista al congresso limpe-dismov per nuove terapie nel parkinson

La clinica neurologica dell’ospedale di Vasto ha presentato a Roma i risultati sull’infusione sottocutanea di foslevodopa per il Parkinson, consolidando il ruolo del centro come punto di riferimento in Abruzzo e Italia.
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La clinica neurologica dell’ospedale di Vasto ha presentato al congresso Limpe-Dismov di Roma i risultati sull’uso innovativo della foslevodopa in infusione sottocutanea per il trattamento del Parkinson, consolidando il proprio ruolo di riferimento nella regione Abruzzo. - Gaeta.it

La clinica neurologica dell’ospedale di vasto ha partecipato di recente al congresso della Società italiana Parkinson e disordini del movimento a Roma. L’evento ha rappresentato un’occasione importante per illustrare l’esperienza maturata nel trattamento del Parkinson, con particolare attenzione alla somministrazione sottocutanea di farmaci. L’équipe guidata dal professor Laura Bonanni ha presentato i risultati ottenuti con la terapia a base di foslevodopa, disponibile in Italia da circa un anno.

La presenza della clinica neurologica di vasto al congresso limpe-dismov

La clinica neurologica dell’ospedale di vasto, diretta da Laura Bonanni, figura rilevante nel campo della neurologia a livello nazionale, ha partecipato al congresso Limpe-Dismov tenutosi a Roma. La manifestazione riunisce specialisti che si occupano di Parkinson e disordini del movimento. Durante il congresso, il team di vasto ha condiviso la propria esperienza clinica, concentrandosi sull’uso innovativo della foslevodopa tramite infusione sottocutanea. Questo metodo di somministrazione rappresenta una novità nel panorama terapeutico italiano, attivo dal 2024, e offre un’opportunità concreta contro i sintomi invalidanti della malattia.

Il valore del congresso e il confronto con altri centri neurologici

Il valore del congresso sta anche nel confronto con altri centri neurologici, stimolando la condivisione delle migliori pratiche. L’ospedale di vasto si è distinto per la solidità dei dati raccolti e per l’applicazione pratica d’una terapia recente, posizionandosi tra i centri di riferimento del centro sud Italia in questo ambito. La partecipazione ha implicato la presentazione di una casistica piuttosto ampia, frutto dell’esperienza maturata sul territorio. Questa visibilità rafforza il ruolo della clinica vastese nella gestione complessa del Parkinson.

L’esperienza clinica del centro vastese nella terapia con infusione sottocutanea

Nel corso del congresso, Sara Varanese, responsabile del Centro Parkinson dell’ospedale San Pio di vasto, ha illustrato i risultati ottenuti con il trattamento di foslevodopa in infusione sottocutanea. Questo approccio ha compiuto un anno di applicazione sul territorio italiano. Il centro vastese è stato tra i primi a introdurlo e quindi raccoglie dati significativi, coprendo pazienti non solo dalla provincia di Chieti, ma anche da altre aree dell’Abruzzo e oltre.

Le potenzialità della somministrazione sottocutanea

La somministrazione tramite infusione sottocutanea permette una continuità terapeutica che può ridurre le oscillazioni motorie caratteristiche del Parkinson in fase avanzata. Questo tipo di cura si affianca alle terapie orali tradizionali, offrendo alternative per chi non risponde più a trattamenti convenzionali. L’esperienza di vasto evidenzia l’importanza di centri specializzati in grado di gestire terapie complesse, garantendo un’assistenza mirata.

Questa modalità di trattamento richiede uno stretto monitoraggio dei pazienti e un’adeguata formazione degli operatori sanitari, per gestire in modo efficace le pompe di infusione e prevenire eventuali complicanze. La diffusione di questa terapia sul territorio può migliorare la qualità di vita di molti malati di Parkinson, specie in territori dove prima era difficile accedere a tecnologie all’avanguardia. Il contributo del centro di vasto si rivela cruciale nella diffusione e nella crescita di competenze relative a questa pratica.

Il ruolo del centro vastese come punto di riferimento nella provincia di chieti

L’ospedale di vasto ha consolidato il suo ruolo nel trattamento delle patologie neurologiche, diventando un punto di riferimento per pazienti affetti da Parkinson non solo nella provincia di Chieti ma anche in altre aree limitrofe. La casistica raccolta nel corso dell’ultimo anno riguarda un grande numero di utenti, che spesso si rivolgono al centro per le terapie innovative offerte.

La qualità dell’offerta e la collaborazione con l’università

Il centro Parkinson di vasto rappresenta un nodo fondamentale nell’assistenza alle persone con malattie neurodegenerative. La capacità di adottare in tempi brevi trattamenti avanzati testimonia una struttura pronta e ben organizzata. L’impegno nel mantenere aggiornate le protocolli di cura risponde al bisogno crescente di soluzioni terapeutiche efficaci per malattie come il Parkinson, con un progressivo invecchiamento della popolazione.

La presenza di personale specializzato e la collaborazione con l’università D’Annunzio di Chieti-Pescara rafforzano inoltre la qualità dell’offerta sanitaria. La ricerca clinica e la pratica quotidiana si intrecciano, portando a risultati concreti per i pazienti. La posizione strategica dell’ospedale rende accessibile questa assistenza a un bacino di utenza ampio, favorendo la diffusione sul territorio di terapie aggiornate.

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