Una scalatrice tedesca ha perso l’equilibrio ed è precipitata mentre si arrampicava su una parete molto frequentata vicino ad arco. L’incidente è avvenuto nel primo pomeriggio ed è scattato subito l’allarme con l’intervento del soccorso alpino e dell’elisoccorso per trasportarla all’ospedale di trento. L’episodio ha coinvolto un gruppo di due cordate impegnate sulla via elda, una classica per gli appassionati della zona.
La caduta durante la salita sulla parete di san paolo
La climber, tedesca e nata nel 1999, stava aprendo il secondo tiro lungo la via elda sulla parete di san paolo, non lontano da arco. Era allora la prima di cordata, ruolo che prevede di fissare i punti di sicurezza per gli altri compagni. Durante la progressione, la donna è caduta per circa dieci metri. All’istante ha perso conoscenza e ha riportato un trauma alla colonna vertebrale, un dato che ha reso la situazione più delicata.
I compagni di cordata si trovavano in sosta al primo tiro e hanno assistito alla caduta con immediatezza. Sono stati loro, poco dopo le 14.30, a lanciare la chiamata di emergenza tramite il numero unico 112. La rapidità di questa reazione si è dimostrata fondamentale per i soccorsi.
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L’attivazione del soccorso alpino e l’intervento dell’elicottero
Dopo la chiamata, la centrale unica di emergenza ha disposto l’invio dell’elicottero, fondamentale vista la posizione difficile della parete di san paolo. Contestualmente due operatori del soccorso alpino e speleologico trentino, appartenenti alla stazione di riva del garda, si sono resi disponibili a intervenire sul luogo.
Il tecnico di elisoccorso e il medico a bordo del velivolo hanno localizzato la cordata e sono scesi per raggiungere la donna ferita, che insieme agli compagni aveva già raggiunto la base della parete, per consentire le operazioni di primo soccorso e imbarellamento nel modo più sicuro possibile.
Nel frattempo, gli operatori di terra della stazione di riva del garda hanno sopraggiunto per coordinare il trasferimento e fornire ulteriori supporto logistico. L’intervento coordinato tra elicottero e operatori a piedi ha assicurato una gestione efficiente della situazione.
Trasporto in ospedale e condizioni della climber
Dopo le prime cure somministrate in loco, la donna è stata issata su una portantina e trasportata fino al punto di raccolta dell’elicottero, individuato in località prabi, poco distante dalla parete. Da qui è stata imbarcata sul velivolo per il trasferimento immediato all’ospedale santa chiara di trento.
Al momento dell’ultimo aggiornamento, la climber era sotto osservazione medica per il trauma alla schiena e la perdita di conoscenza seguita alla caduta. Non sono stati diffusi dettagli sulle sue condizioni precise, ma la rapidità dei soccorsi e la stabilizzazione sul posto sono elementi cruciali per una prognosi riservata.
L’incidente ricorda la pericolosità di alcune vie in montagna, anche frequentate da appassionati esperti, e la necessità di attenzione continua nella pratica dell’arrampicata su roccia. I soccorsi, pronti all’intervento, hanno svolto un ruolo fondamentale nel gestire l’emergenza in un contesto delicato come quello di una parete di arrampicata.