Clima di fiducia giugno 2025: consumatori in calo, imprese in ripresa secondo l’istat

Clima di fiducia giugno 2025: consumatori in calo, imprese in ripresa secondo l’istat

A giugno 2025 l’istat registra un calo della fiducia dei consumatori in Italia, mentre le imprese mostrano un aumento, con miglioramenti nei settori manifatturiero, costruzioni e servizi di mercato.
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A giugno 2025 l’Istat registra una lieve diminuzione della fiducia dei consumatori italiani, mentre quella delle imprese cresce, evidenziando un divario tra le percezioni di famiglie e aziende nel paese. - Gaeta.it

A giugno 2025 l’istat registra un’inversione di tendenza tra la fiducia dei consumatori e quella delle imprese in italia. Mentre i cittadini mostrano un leggero calo nell’ottimismo verso il futuro, gli imprenditori manifestano una maggiore fiducia, con alcuni settori che evidenziano miglioramenti importanti. Questi dati possono indicare le differenti percezioni e condizioni economiche tra famiglie e aziende nel paese.

Il calo della fiducia dei consumatori a giugno 2025

L’istat stima una diminuzione dell’indice di fiducia dei consumatori, che passa da 96,5 a 96,1 nel mese di giugno. Anche se il calo può sembrare contenuto, coinvolge quasi tutte le componenti che formano l’indice, segnalando una generale decrescita del morale tra le famiglie italiane. In particolare, peggiorano i giudizi e le aspettative personali sulla situazione economica e finanziaria.

Le uniche eccezioni riguardano i giudizi e le attese riguardo alla situazione economica generale e le previsioni sulla disoccupazione, che restano invece stabili o migliorano leggermente. Questo indica che, nonostante le incertezze che i consumatori avvertono nella vita quotidiana, permangono aspettative meno negative sul quadro macroeconomico del paese.

Analisi degli indicatori principali

L’analisi dei quattro indicatori principali evidenzia poi un andamento eterogeneo. Il clima economico migliora, passando da 97,5 a 99,6, suggerendo una certa fiducia sulla capacità dell’economia nazionale nel suo complesso. Il clima futuro invece si mantiene stabile a 93,7, senza alcun progresso o peggioramento. I due indicatori legati alla situazione personale, cioè il clima personale e quello corrente, registrano una diminuzione, rispettivamente da 96,1 a 94,8 e da 98,6 a 97,9, riflettendo insoddisfazione o preoccupazioni sulle condizioni immediate delle famiglie.

La crescita della fiducia nelle imprese: settori e dinamiche interne

A giugno 2025, l’istat segnala un aumento dell’indice composito di fiducia nelle imprese italiane, che sale da 93,1 a 93,9. Il miglioramento coinvolge la maggior parte dei settori produttivi, con l’eccezione del commercio al dettaglio che mostra un calo dovuto soprattutto alla grande distribuzione organizzata. L’avanzamento della fiducia è particolarmente evidente nei comparti della manifattura, dei servizi di mercato e delle costruzioni.

Andamento nei settori produttivi

Nel settore manifatturiero, l’indice passa da 86,6 a 87,3. Qui, anche se i giudizi sugli ordini calano leggermente, le attese sulla produzione migliorano e le scorte sono considerate in riduzione, un segnale che le aziende preferiscono mantenere bassi i materiali invenduti. Le costruzioni mostrano un aumento più marcato, passando da 102,1 a 103,4, sostenuto soprattutto dalle attese positive sull’occupazione. I giudizi sugli ordini, invece, si mantengono stabili, a indicare condizioni di mercato equilibrate.

Nei servizi di mercato l’indice cresce da 94,5 a 95,6. Il miglioramento riguarda soprattutto i giudizi sugli ordini e sul andamento degli affari, mentre le attese sugli ordini rimangono praticamente invariate. I servizi di trasporto e magazzinaggio sono il settore con la crescita più significativa della fiducia, al contrario dei servizi turistici che invece diminuiscono nel morale aziendale.

L’industria, infine, evidenzia un recupero trainato dalle prospettive future sulle attività produttive, dimostrando un’attenzione particolare verso i segnali di ripresa economica. Di contro, il commercio al dettaglio perde terreno nel mese, principalmente per un calo della fiducia nei confronti della grande distribuzione che influenza negativamente l’intero comparto.

Differenze tra il clima di fiducia personale e il sentimento delle imprese

Questi dati confermano una divisione piuttosto chiara tra la percezione delle famiglie e quella delle imprese a metà del 2025. I consumatori mostrano segni di incertezza, esprimendo minore fiducia nelle proprie condizioni personali e correnti. Solo le prospettive macroeconomiche e occupazionali sembrano mantenere una certa stabilità nell’ottimismo.

Le aziende, al contrario, indicano una crescita complessiva della fiducia, con miglioramenti soprattutto nelle aspettative e nelle valutazioni future. Il recupero è spinto in molti casi da un deciso aumento delle prospettive di produzione e occupazione. La contrazione nel commercio al dettaglio appare legata a dinamiche specifiche di quella filiera, in particolare alla grande distribuzione.

La concomitanza di queste tendenze mostra la difficoltà che i consumatori continuano ad avere nel tradurre il miglioramento percepito nelle imprese in maggior fiducia personale e consumi. Le imprese sembrano prepararsi a migliori condizioni, anche se lo sforzo potrebbe non riflettersi immediatamente nella spesa e nei progetti delle famiglie.

Spaccato economico a giugno 2025

I dati di l’istat per giugno 2025 forniscono uno spaccato nitido delle differenti realtà vissute da consumatori e imprese in italia. Una situazione ricca di sfumature, che continuerà ad evolvere nei prossimi mesi, tenendo d’occhio i segnali di svolta nei due mondi economici più importanti del paese.

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