Civitavecchia a rischio: il WWF si oppone alla trasformazione del bosco Enel in un parcheggio

Civitavecchia a rischio: il WWF si oppone alla trasformazione del bosco Enel in un parcheggio

Il progetto di trasformare il Bosco Enel di Civitavecchia in un parcheggio solleva preoccupazioni ambientali, con il WWF che denuncia la perdita di biodiversità e l’impatto negativo sulla comunità locale.
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Civitavecchia a rischio: il WWF si oppone alla trasformazione del bosco Enel in un parcheggio - Gaeta.it

La questione della salvaguardia degli spazi verdi nelle città è sempre più attuale, e il caso del “Bosco Enel” di Civitavecchia sta facendo discutere. Un progetto per trasformare un’area naturale preziosa, estesa per circa 40 ettari, in un grande parcheggio ha suscitato l’allerta del WWF, che ha espresso preoccupazione per l’impatto ambientale di tale scelta. L’area, già soggetta a un piano di rinaturalizzazione avanguardistico, potrebbe subire una grave alterazione, con conseguenze non indifferenti per la comunità locale e per la biodiversità.

Il valore del bosco Enel: un’apprezzata area naturale

Il “Bosco Enel” si trova nelle immediate vicinanze della centrale elettrica di Torrevaldaliga Nord ed è un simbolo di resilienza per la città. Questo spazio naturale ha rappresentato un’esperienza pionieristica di recupero ambientale, ben prima dell’approvazione della Nature Restoration Law da parte dell’Unione Europea. Il suo intervento di rinaturalizzazione, avvenuto per rispondere a prescrizioni ministeriali, ha dato vita a un contesto florido che non solo favorisce la biodiversità, ma arricchisce anche la qualità della vita dei residenti.

L’idea di demolire questa area per dare spazio a un parcheggio auto non solo ridurrebbe la superficie verde disponibile, ma annullerebbe anni di sforzi per riportare alla vita un territorio in precedenza degradato. La creazione di un grande spazio di sosta per veicoli rappresenta, quindi, un passo indietro significativo per il Comune, ignorando le necessità di un contesto urbano che cerca di preservare le sue oasi di natura.

Le preoccupazioni del WWF: una battaglia in difesa del territorio

Giampiero Cammerini, Delegato del WWF Italia per il Lazio, non ha nascosto il suo disappunto riguardo alla proposta. La sua posizione fermamente contraria alla riclassificazione urbanistica dei terreni del bosco mette in luce le implicazioni più ampie di tali scelte. Secondo il WWF, trasformare un’area verde in un parcheggio rappresenterebbe una violazione delle esigenze locali e un danno per gli abitanti, che vedrebbero svanire la possibilità di godere di un pezzo di natura nel loro comune.

In un contesto in cui il tema della perdita di suolo è sempre più pressante, le proposte del Comune di Civitavecchia rischiano di aggravare ulteriormente la già critica situazione. Si stima che questo comune, come altri della costa, debba preservare gli spazi ancora non trasformati per scongiurare i disastri naturali sempre più frequenti e intensi, legati anche alla cementificazione del territorio.

La responsabilità delle istituzioni: preservare la natura al centro del dibattito

Le istituzioni locali e regionali hanno un ruolo cruciale in questo dibattito. Il Ministero dell’Ambiente, insieme alle autorità comunali, ha la possibilità di intervenire per tutelare l’ambiente e garantire che le decisioni siano in linea con gli obiettivi di sostenibilità. L’invito del WWF risuona forte: le amministrazioni devono attuare politiche di tutela e valorizzazione delle aree verdi, piuttosto che alzare barriere che favoriscono l’ulteriore consumo di suolo.

Dai dati più recenti dell’ISPRA, Civitavecchia figura tra i comuni italiani con una percentuale elevata di suolo artificializzato. Nel 2023, la città ha registrato una superficie artificiale di circa il 20%, con una continua tendenza alla perdita di superfici naturali. La questione non riguarda solo la perdita di bellezze paesaggistiche, ma ha implicazioni dirette sulla qualità dell’aria, dell’acqua e sul degrado del paesaggio che potrebbero danneggiare il benessere collettivo.

L’appello alla comunità: il futuro del bosco Enel e della biodiversità

Il WWF punta a coinvolgere la comunità di Civitavecchia in questo percorso di difesa del “Bosco Enel”. Contrastare il consumo di suolo è essenziale per affrontare le sfide relative al cambiamento climatico, ma anche per tutelare l’equilibrio degli ecosistemi locali. Le decisioni riguardanti questo spazio verde devono essere condivise e sostenute da una partecipazione attiva dei cittadini.

La lotta per salvaguardare il “Bosco Enel” si inserisce in un contesto più ampio di crescente consapevolezza riguardo alla protezione degli spazi naturali. In un mondo in cui la biodiversità è in rapido declino, è fondamentale che tutte le parti coinvolte si uniscano per preservare ciò che resta. La proposta per un parcheggio nel bosco può dunque rappresentare non solo un attacco alla sostenibilità, ma anche un’opportunità per la comunità di mobilitarsi e richiedere scelte più responsabili.

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