Cisl calabria, fumarola: urgentissimo colmare divari sociali, lavoro e sanità nel territorio

Cisl calabria, fumarola: urgentissimo colmare divari sociali, lavoro e sanità nel territorio

La Cisl Calabria denuncia le gravi difficoltà sociali, economiche e sanitarie della regione, evidenziando disoccupazione giovanile, carenze nei servizi sanitari e la necessità di interventi urgenti per ridurre le disuguaglianze rispetto all’Italia.
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La CISL Calabria denuncia gravi disuguaglianze sociali, economiche e sanitarie nella regione, evidenziando problemi di disoccupazione giovanile e carenze nei servizi sanitari, e chiede interventi concreti e coordinati per uno sviluppo equo. - Gaeta.it

La cisl calabria sottolinea le difficoltà ancora presenti nella regione sul fronte sociale, economico e sanitario. Le disparità rispetto al resto d’italia pesano sulla vita quotidiana e sulle opportunità di chi abita in questa parte del Sud. I giovani disoccupati e i servizi sanitari carenti rappresentano problemi concreti e urgenti, tema centrale discusso durante il congresso regionale della cisl a amantea.

La battaglia della cisl calabria contro le disuguaglianze territoriali

La segretaria generale della cisl, daniela fumarola, ha espresso riconoscenza nei confronti della comunità calabrese dell’organizzazione sindacale per l’impegno nel difendere i diritti di una società sempre più divisa. Calabria, come molte altre regioni meridionali, presenta ancora evidenti differenze in vari settori, a partire dalle infrastrutture a servizi essenziali fino alle occasioni di lavoro.

Questa situazione, ha rimarcato fumarola, penalizza l’intera regione, creando una barriera che impedisce lo sviluppo omogeneo. La calabria non solo soffre per la carenza di opportunità produttive e industriali, ma anche per la mancanza di un sistema capace di garantire legalità e diritti riconosciuti pari a quelli del resto del paese. Ricucire queste fratture sociali rimane una priorità irrinunciabile per guardare a un futuro meno frammentato.

Nel congresso a amantea inoltre è stato confermato alla guida della segreteria generale regionale il nome di giuseppe lavia, scelta che testimonia la continuità della direzione nei progetti portati avanti dalla cisl calabria in questi anni.

Il problema dei giovani fuori da scuola e lavoro tra le emergenze calabresi

Uno dei temi più evidenti affrontati da fumarola riguarda lo stato dei giovani in calabria. Circa un terzo dei giovani calabresi non studia, non lavora e non è coinvolto in alcun programma formativo. Questi cosiddetti neet rappresentano una parte di popolazione che rischia di essere esclusa dal tessuto produttivo e sociale.

La cisl considera questa questione slegata dalle appartenenze politiche, chiedendo un impegno condiviso tra istituzioni, politica e parti sociali. Solo un intervento concertato può evitare uno spreco delle migliori energie giovanili, quelle risorse che servirebbero per innovare e far crescere il territorio.

Gli interventi devono concentrarsi sulla creazione di posti di lavoro reali e con valore, accompagnati da una formazione adatta a rispondere alle esigenze del mercato. Serve una collaborazione stretta tra università, imprese, sindacati e istituzioni per far combaciare competenze e richieste del mondo del lavoro.

Criticità del sistema sanitario della calabria: tra carenze e disparità d’accesso

La sanità in calabria resta un tema delicato e segnato da persistenti problemi. Negli ultimi decenni la regione si è sempre posizionata agli ultimi posti in molte classifiche nazionali. Le carenze non riguardano solo il numero di personale, ma anche la mancanza di strumenti adeguati per garantire assistenza sul territorio.

Mancano risorse essenziali come ambulanze, consultori e studi medici, elementi indispensabili per offrire risposte immediate e di qualità ai cittadini. Queste carenze spingono molte persone che possono permetterselo a rivolgersi al settore privato. Allo stesso tempo, chi ha meno disponibilità economiche è costretto a rinunciare alle cure.

Fumarola ha sottolineato che la cisl non accetta ritardi o rinvii su questo fronte. È indispensabile rafforzare gli organici e garantire investimenti mirati. Le risorse del piano nazionale di ripresa e resilienza vanno impiegate con trasparenza e precisione per migliorare la sanità pubblica.

Gli ultimi dati dell’istat confermano questa fotografia, indicando una speranza di vita nella regione inferiore di quattro anni rispetto alla media italiana. Un segnale chiaro dello stato di salute della popolazione e del bisogno di un sistema sanitario più attento e solido.

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