Un episodio di violenza ha coinvolto un giocatore del latina calcio dopo il match contro il trapani disputato al francioni di latina. Cinque tifosi ultrà del gruppo leone alato sono stati identificati e denunciati per un’aggressione avvenuta il 5 aprile scorso nel centro della città. I fatti hanno suscitato attenzione per la gravità e la modalità dell’aggressione.
Ricostruzione dell’aggressione a tamir berman
L’episodio si è verificato all’incrocio tra via garigliano e via calatafimi, poco dopo la partita tra latina calcio e trapani. Tamir berman, calciatore della squadra nerazzurra, stava tornando a casa quando un gruppo di cinque ultrà del leone alato lo ha seguito e bloccato. Gli assalitori hanno colpito con forza il lunotto posteriore dell’auto di berman causando la rottura del vetro. Uno degli aggressori ha infilato la testa all’interno dell’abitacolo e ha sferrato uno schiaffo sullo zigomo sinistro del calciatore, mentre un altro è entrato dal lato passeggero iniziando a insultarlo.
La violenza è stata repentina e brutale, senza che il giocatore avesse modo di difendersi o allontanarsi. L’azione ha integrato diversi reati, tra cui danneggiamento aggravato e violenza privata aggravata, considerato che gli aggressori hanno agito in gruppo e in modo intimidatorio.
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Indagini della digos e ruolo della procura di latina
Le indagini sono state avviate immediatamente dopo l’aggressione. La digos di latina ha raccolto testimonianze e visionato eventuali immagini disponibili nella zona. Il lavoro investigativo è stato coordinato dalla procura della repubblica presso il tribunale di latina, che ha seguito da vicino la vicenda per ricostruire le responsabilità.
Gli investigatori sono riusciti a identificare senza dubbio cinque soggetti appartenenti al gruppo dei tifosi ultrà leone alato, noti già per il loro sostegno alla squadra ma anche per comportamenti a volte sopra le righe. Le prove raccolte hanno permesso di effettuare il deferimento formale all’autorità giudiziaria con le accuse di danneggiamento e violenza privata aggravata.
Questa azione giudiziaria rappresenta un passo importante nell’affrontare la questione dell’ordine pubblico legata agli eventi sportivi nella città di latina, colpita da episodi di tensione legati al tifo organizzato. La procura ha confermato che seguirà con attenzione l’iter giudiziario e le relative misure cautelari.
Impatto dell’aggressione sulla comunità sportiva e sicurezza negli eventi
L’attacco a tamir berman ha lasciato sgomento l’ambiente del latina calcio e i suoi tifosi. Le società sportive che partecipano al campionato seguono con preoccupazione episodi simili che mettono a rischio la sicurezza dei giocatori. Il clima intorno alla partita aveva già mostrato qualche tensione, ma nessuno si aspettava una violenza diretta contro un singolo atleta al rientro a casa.
Gli organi competenti richiedono maggiore attenzione alla sicurezza negli stadi e alle uscite dei calciatori, per evitare che tali aggressioni si ripetano. Tra le ipotesi in discussione c’è anche un rafforzamento della presenza delle forze dell’ordine nei pressi degli impianti sportivi e lungo le vie principali della città nelle giornate delle partite.
La risposta delle istituzioni e della stessa squadra è indirizzata a segnalare con fermezza gli atteggiamenti violenti, assicurando che i responsabili siano puniti con regolarità. L’episodio di latina ricorda le difficoltà a cui va incontro il mondo del calcio nel gestire i rapporti con i tifosi più accesi, soprattutto quando la passione sfocia in aggressioni fisiche.
Contesto storico e precedenti episodi di violenza a latina
La città di latina non è nuova a episodi di tensione legati al tifo calcistico. Nel corso degli ultimi anni si sono registrati diversi interventi delle forze dell’ordine per sedare risse tra supporter o per fermare atti di vandalismo durante o dopo le partite. Il gruppo ultrà leone alato, pur supportando con passione la squadra, è stato coinvolto in altre circostanze che hanno richiesto l’intervento della digos.
Il caso del 5 aprile si inserisce dunque in una serie di momenti critici che hanno messo a dura prova la convivenza civile nelle giornate sportive. Le autorità locali hanno più volte annunciato rinnovate strategie di controllo e prevenzione degli episodi di violenza, puntando anche su iniziative di educazione al rispetto e alla legalità.
Le società sportive e gli enti locali cercano da tempo di promuovere una cultura del tifo più responsabile, ma le difficoltà rimangono evidenti soprattutto quando gruppi di tifosi organizzati superano i limiti. L’azione giudiziaria contro gli autori dell’aggressione al calciatore sottolinea la volontà di non tollerare gesti che mettono in pericolo l’incolumità delle persone.