La basilica paleocristiana di san vitale al quirinale a roma ospita un ciclo di cinque concerti gratuiti dedicati alla musica sacra. L’evento, proposto dall’associazione culturale E45, mette in mostra l’evoluzione del repertorio sacro attraverso le epoche. I concerti si svolgono nel tardo pomeriggio, alle 20, nelle date del 4 e 18 maggio e del 1, 15 e 22 giugno 2025. Gli spettatori potranno assistere a prime assolute e a un dialogo musicale tra passato e presente, in un luogo ricco di storia e spiritualità.
La rassegna cantus dei – voci dell’eternità
La rassegna «cantus dei – voci dell’eternità» è un’iniziativa targata associazione culturale E45, realizzata con il contributo della regione lazio. L’obiettivo è proporre una riflessione sulla musica sacra che affonda le radici nella tradizione ma si apre a nuove forme espressive. I concerti, diretti da emanuele stracchi, uniscono composizioni classiche alle nuove creazioni commissionate in occasione del festival. Questo mix permette di attraversare secoli di storia musicale senza perdere il filo conduttore della spiritualità.
Un progetto tra antico e moderno
Emanuele Stracchi, direttore artistico della rassegna, ha sottolineato l’intento di dare corpo a un progetto che parla dello spirito umano attraverso suoni antichi e moderni. Per il giubileo 2025, questa proposta vuole scavare nel patrimonio della musica sacra, rendendola accessibile e capace di dialogare con persone di ogni età. Il festival si svolge in un ambiente che amplifica la potenza della musica: la basilica paleocristiana di san vitale, crocevia di arte, fede e storia a roma.
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Programma dei concerti e prime assolute
La rassegna si apre il 4 maggio con il concerto «stabat mater. maria dolente tra classico e contemporaneo». Qui viene messo a confronto lo stabat mater di giovanni battista pergolesi, celebre composizione settecentesca, con l’omonima opera scritta da stracchi nel 2024. L’accostamento offre una lettura che unisce tradizione e modernità, mostrando come il tema della dolente madre narrato nei secoli possa ancora emozionare.
Prime assolute e voci note
Il secondo appuntamento spicca per la prima assoluta di «mysterium. amor sacro», in programma il 18 maggio. Questa composizione di stracchi sarà eseguita con la voce di eleonora aleotti, interprete nota per la capacità di rendere intense le partiture sacre. Il pezzo si inserisce nella riflessione complessiva sulla sacralità e avrebbe la funzione di introdurre a un dialogo più profondo con l’amore divino e il mistero della fede.
Il 1 giugno la scena sarà dominata da «franciscus. tra luce e speranza», dedicato alla spiritualità di san francesco e al suo rapporto con la natura. Anche questo concerto include una composizione inedita del direttore stracchi, intitolata «o alto e glorioso dio». Il programma mira a evocare la purezza e la semplicità francescana, trasmesse attraverso melodie e testi che alzano lo sguardo verso la luce e un sentimento di speranza.
Classici e antiche radici sacre
Il 15 giugno si eseguiranno «le ultime sette parole di cristo sulla croce» di joseph haydn. Questa opera classica descrive gli ultimi momenti della passione di Cristo in forma musicale, mettendo l’accento sul dolore e la redenzione. Il concerto offrirà un momento di riflessione intensa sul sacrificio e sul tema della croce, importanti nella musica e nella cultura religiosa occidentale.
L’evento conclusivo del 22 giugno sarà «antiqua sacra imago. il suono della spiritualità». Questo programma si propone di evocare le forme più antiche della musica sacra, con brani che raccontano la ricerca spirituale attraverso il suono e il canto. Nella cornice della basilica paleocristiana, questa serata chiuderà la rassegna con un richiamo alle radici più profonde della tradizione liturgica.
La basilica paleocristiana come teatro della musica sacra
La scelta della basilica paleocristiana di san vitale al quirinale come sede dei concerti non è casuale. Questo sito storico a roma rappresenta una testimonianza tangibile dell’epoca in cui la musica sacra ha iniziato a delinearsi. L’architettura semplice e austera si presta a valorizzare le melodie, creando un’atmosfera raccolta e suggestiva. Gli ambienti ricchi di storia favoriscono un contatto diretto con il passato e offrono un’esperienza immersiva unica.
Questo luogo è stato testimone di molte fasi della storia religiosa e musicale. Le volte affrescate e le pietre antiche trasportano l’ascoltatore in un tempo lontano, mentre le note moderne si fondono con l’aura del sacro. La basilica accoglie il pubblico nel suo spazio ridotto, ma denso di significato, mettendo in risalto dettagli artistici e spirituali strettamente legati alla musica che si esegue.
Acustica e suggestione
Grazie all’acustica particolare e all’ambientazione suggestiva, ogni concerto assume una dimensione intima ma potente. I suoni si diffondono senza dispersione, aiutando a comunicare ogni sfumatura emotiva incidendo direttamente sul coinvolgimento degli spettatori. La basilica si conferma quindi come luogo ideale per esplorare la musica sacra, valorizzando l’interconnessione tra arte, fede e storia.
Esperienze musicali per il giubileo 2025
Il ciclo di eventi organizzato da E45 si inserisce nel contesto del giubileo 2025, un appuntamento importante per la città di roma e la sua storia religiosa. La musica sacra riveste un ruolo centrale in questa ricorrenza, capace di unire fedeli e appassionati in un percorso di spiritualità condivisa. La rassegna offre un’opportunità per vivere questo clima speciale attraverso suoni e parole, stimolando riflessioni sulla storia della fede.
Il festival mette insieme musica antica e nuove composizioni, mostrando come il patrimonio sacro possa essere attualizzato nella creazione contemporanea. Due brani firmati da emanuele stracchi, realizzati proprio per questa occasione, rappresentano il fulcro della proposta musicale e confermano una volontà di dialogo tra epoche diverse. L’intero progetto valorizza anche artisti come eleonora aleotti, interpreti capaci di trasferire energia e profondità a ogni esecuzione.
Con questa iniziativa, roma si prepara ad accogliere visitatori e cittadini per un momento di condivisione culturale e spirituale. La musica sacra si conferma così come strumento capace di tessere legami, raccontare storie e alimentare emozioni. Non a caso questa rassegna si svolge in uno dei gioielli archeologico-religiosi della città, portando il pubblico in un viaggio nel tempo accompagnato dal suono.