Cina per la prima volta misura la distanza terra-luna con laser durante il giorno: un primato storico

Cina per la prima volta misura la distanza terra-luna con laser durante il giorno: un primato storico

La Cina ha realizzato la prima misurazione laser diurna della distanza Terra-Luna usando un telescopio aggiornato all’osservatorio dello Yunnan, aprendo nuove possibilità per l’esplorazione e il monitoraggio lunare.
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La Cina ha realizzato per la prima volta una misurazione laser della distanza Terra-Luna in pieno giorno, superando limiti tecnici e aprendo nuove opportunità per l’esplorazione e il monitoraggio lunare. - Gaeta.it

La Cina ha compiuto un passo importante nella ricerca spaziale con la prima misurazione della distanza tra la Terra e la Luna utilizzando un laser in pieno giorno. Questo risultato apre nuove possibilità per le osservazioni lunari e lo studio dello spazio profondo, superando ostacoli tecnici che finora limitavano questa tecnica alle ore notturne. L’esperimento è stato condotto dagli scienziati dell’Accademia cinese delle scienze all’osservatorio dello Yunnan, sfruttando un sistema di telemetria laser aggiornato e un telescopio da 1,2 metri.

Come funziona la misurazione laser della distanza terra-luna

Per stabilire la distanza dalla Luna con un laser, bisogna inviare un impulso luminoso estremamente preciso fino al satellite, oltre 300 mila chilometri lontano. Il sistema mira a un retroriflettore angolare posizionato sulla superficie lunare, un dispositivo capace di riflettere il raggio laser direttamente verso il punto di origine. Il tempo di viaggio del segnale – di andata e ritorno – viene calcolato con estrema precisione per ricavare la distanza esatta.

Si tratta di un’operazione complessa, soprattutto perché la superficie della Luna non riflette molta luce laser e il segnale di ritorno è molto debole. Il telescopio usato per captare il segnale deve essere dotato di sensori molto sensibili per riconoscere l’impulso luminoso tra il rumore ambientale. Durante il giorno questa sfida aumenta, dato che la luce solare produce un rumore di fondo intenso, che di norma impedisce misure accurate.

La sfida della misura diurna e il sistema usato in cina

Finora le misurazioni laser della distanza Terra-Luna venivano eseguite quasi esclusivamente di notte per ridurre l’interferenza solare. Gli scienziati cinesi hanno invece adottato una tecnologia a infrarossi particolarmente sofisticata e hanno aggiornato un telescopio da 1,2 metri all’osservatorio dello Yunnan per puntare su Tiandu 1, un piccolo retroriflettore lunare in orbita attorno alla Luna.

L’uso del laser infrarosso permette di separare il segnale utile dalla luce solare in modo più efficace. Gli esperimenti hanno rilevato il segnale di ritorno anche con il Sole alto nel cielo, un risultato che testimonia la precisione del sistema e l’efficienza dei rilevatori.

La capacità di effettuare misurazioni anche durante il giorno amplia notevolmente il tempo a disposizione per le osservazioni lunari. Questo è significativo soprattutto per missioni future che richiederanno un monitoraggio continuo e più dettagliato.

L’importanza di questa tecnica per l’esplorazione spaziale futura

La possibilità di misurare la distanza Terra-Luna con il laser in pieno giorno segna un avanzamento utile per missioni sempre più complesse nello spazio profondo. L’esperimento cinese apre la strada a un miglior monitoraggio di satelliti e apparecchi posizionati attorno alla Luna, come quelli previsti per la Stazione Internazionale di Ricerca Lunare , progetto guidato proprio dalla Cina.

Il miglioramento della telemetria laser può anche facilitare studi più precisi sull’orbita lunare, effetti gravitazionali e fenomeni geofisici. L’aumento della finestra temporale osservativa consente controlli più frequenti e un supporto costante alle missioni automatizzate o con equipaggio.

In futuro, questo metodo potrà supportare strumenti di navigazione e comunicazione più affidabili per le missioni spaziali. L’esperimento fatto all’osservatorio dello Yunnan dimostra il progresso tecnologico cinese nell’ambito della ricerca astronomica e la capacità di superare limiti ritenuti finora invalicabili per la misurazione spaziale notturna.

Il primato raggiunto conferma la Cina come protagonista emergente nelle sfide scientifiche per la conoscenza del nostro satellite naturale e lascia aperte nuove strade per approfondimenti sulle dinamiche orbitali e l’esplorazione lunare.

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