Cig in deroga per micro e piccole imprese moda nelle marche, 12 settimane di sostegno nel 2025

Cig in deroga per micro e piccole imprese moda nelle marche, 12 settimane di sostegno nel 2025

Il decreto-legge del 12 giugno 2025 estende la cassa integrazione guadagni in deroga alle micro e piccole imprese moda delle Marche, garantendo fino a 12 settimane di sostegno per tutelare occupazione e produzione.
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Il decreto-legge approvato il 12 giugno 2025 estende la cassa integrazione in deroga alle micro e piccole imprese del settore moda nelle Marche, offrendo fino a 12 settimane di sostegno per contrastare la crisi economica e tutelare l’occupazione locale. - Gaeta.it

Il decreto-legge approvato dal consiglio dei ministri il 12 giugno 2025 introduce una misura speciale per le micro e piccole imprese del settore moda. Si estende la possibilità di accedere alla cassa integrazione guadagni in deroga per quelle aziende con non più di 15 dipendenti, offrendo un supporto per affrontare le difficoltà in questo comparto. Il provvedimento copre un periodo che va dal primo febbraio al 31 dicembre 2025, con un massimo di 12 settimane anche retroattive.

La misura straordinaria per le imprese moda delle marche

La cig in deroga viene così ampliata per includere un gruppo di imprese spesso escluse dagli strumenti ordinari di sostegno al lavoro. Si tratta di aziende di piccole dimensioni, in particolare interessate dal calo produttivo e dalle crisi industriali che hanno colpito il settore moda, riconosciuto nelle marche come un punto rilevante dell’economia locale. Il decreto consente a queste imprese di chiedere la cig fino a 12 settimane per lavoratori dipendenti appartenenti anche ad artigiani, un dettaglio non da poco, vista la forte presenza di imprese artigianali nel tessuto produttivo regionale.

La capogruppo di Forza Italia nel consiglio regionale delle marche, Jessica Marcozzi, sottolinea questo intervento come un segnale concreto di vicinanza alle aziende e ai lavoratori, intercettando un bisogno diffuso di protezione sociale in un momento difficile. Marcozzi definisce il provvedimento frutto di uno sforzo mirato a limitare l’impatto delle turbolenze economiche sul settore moda, dove manca spesso una rete di tutela adeguata per le piccole realtà.

Il ruolo dell’assessore stefano aguzzi e la collaborazione con il governo

La proposta che ha portato all’approvazione della misura nasce in gran parte dall’iniziativa dell’assessore regionale al lavoro Stefano Aguzzi. Durante la sede della commissione lavoro e formazione professionale della conferenza delle regioni e province autonome, Aguzzi è stato il promotore della richiesta che poi il governo ha accolto. Un lavoro portato avanti anche grazie al dialogo con il Ministero del Lavoro e al coinvolgimento diretto della ministra Marina Elvira Calderone, impegnata a sostenere il settore.

L’azione di Aguzzi e della giunta regionale ha permesso di tradurre in un decreto legge una necessità concreta segnalata dal tessuto produttivo marchigiano. Questo modello di collaborazione istituzionale dimostra la capacità di mettere in primo piano il lavoro e la tutela dell’occupazione attraverso strade pratiche, tra cui il rafforzamento di strumenti quali la cig in deroga. La regione marche è esposta a cambiamenti economici rapidi, soprattutto nel comparto moda, e grazie a questo intervento si offre una boccata d’aria per mantenere la stabilità dei posti di lavoro.

Caratteristiche della cig in deroga e gli ulteriori aiuti per il settore

La cig in deroga viene erogata dall’INPS e rappresenta un ammortizzatore sociale deciso a coprire situazioni temporanee di crisi produttiva nei settori esclusi dagli ammortizzatori ordinari. La particolare attenzione alle imprese fino a 15 dipendenti e ai lavoratori, anche di aziende artigiane, evita che chi opera in realtà piccole venga escluso dalle misure di sostegno. L’accesso alla cig copre la retribuzione per 12 settimane nell’arco dell’anno e può essere richiesto anche per periodi già trascorsi a partire da febbraio.

Nel decreto sono previste anche altre misure pensate per facilitare le aziende della moda. Tra queste, semplificazioni burocratiche che riducono i tempi e le difficoltà nell’ottenere i benefici legati a questa crisi. Questi cambiamenti mirano a snellire l’iter amministrativo e a favorire interventi più rapidi, riducendo gli ostacoli che spesso rallentano l’erogazione dell’aiuto.

Gli interventi puntano a proteggere l’occupazione e a sostenere le aziende nella fase di rilancio produttivo, pronti a far fronte a ulteriori difficoltà che potrebbero emergere entro la fine del 2025.

L’impegno politico e la tutela del lavoro nelle marche

Forza Italia Marche, attraverso la voce di Jessica Marcozzi, ha messo in evidenza l’impegno continuo per assicurare sostegni concreti alle imprese della regione. La sinergia tra istituzioni regionali e governo nazionale ha prodotto un risultato tangibile che conserva posti di lavoro e sostiene attività fondamentali per l’economia locale. Questo tipo di interventi politico-istituzionali mette in luce quanto un lavoro coordinato e chiaro possa incidere sulla realtà quotidiana dei lavoratori.

La presenza di piccole e micro imprese nel comparto moda delle marche richiede risposte puntuali e rapide, non lasciando indietro chi lavora in realtà meno strutturate ma altrettanto cruciali. Il passaggio di questo decreto testimonia un’attenzione verso un settore in sofferenza, pur mantenendo in equilibrio la gestione delle risorse pubbliche. Il lavoro politico prosegue, accompagnando le imprese con strumenti adatti a superare momenti problematici e a sostenere il tessuto sociale collegato a questo mondo.

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