Chiusura dell’aeroporto di Napoli-capodichino da gennaio a marzo 2026 per lavori sulla pista di volo

Chiusura dell’aeroporto di Napoli-capodichino da gennaio a marzo 2026 per lavori sulla pista di volo

L’aeroporto internazionale di Napoli-capodichino chiuso dal 19 gennaio al 1° marzo 2026 per lavori straordinari sulla pista; voli parzialmente trasferiti all’aeroporto di Salerno-costa d’Amalfi per garantire sicurezza e continuità.
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L’aeroporto di Napoli-Capodichino sarà chiuso dal 19 gennaio al 1° marzo 2026 per lavori straordinari di manutenzione della pista, con parte del traffico temporaneamente trasferito all’aeroporto di Salerno-Costa d’Amalfi. - Gaeta.it

L’aeroporto internazionale di Napoli-capodichino sarà chiuso per lavori di manutenzione straordinaria sulla pista di volo tra il 19 gennaio e il 1° marzo 2026. L’intervento si inserisce nel piano quadriennale di manutenzione 2023-2026, finalizzato a garantire la sicurezza e continuità del traffico aereo. Questa scelta influenzerà la programmazione dei voli e la gestione dei passeggeri, con alcune rotte trasferite temporaneamente all’aeroporto di Salerno-costa d’Amalfi.

La chiusura dello scalo napoletano per la riqualificazione della pista

Gesac, società che gestisce l’aeroporto di Napoli-capodichino, ha annunciato la chiusura dello scalo per un periodo di 42 giorni. I lavori interessano in particolare la pista di volo e rientrano in un programma durata quattro anni che punta a intervenire su diverse strutture per mantenere l’aeroporto nelle condizioni di operatività e sicurezza richieste dalla legge. La chiusura è stata programmata durante un periodo di traffico ridotto, da metà gennaio all’inizio di marzo, così da contenere il più possibile il disagio per passeggeri e operatori.

Interventi sulla pista

L’intervento sulla pista coinvolge sia la sua superficie che le strutture sottostanti, indispensabili per la stabilità e la funzionalità durante l’atterraggio e decollo degli aerei. Questi lavori comprendono la sostituzione di alcuni materiali e il rifacimento di tratti usurati, operazioni che non possono essere realizzate senza interrompere temporaneamente le attività di volo. Per questo la scelta della finestra temporale è stata calibrata in base alle statistiche del traffico aereo, con lo scopo di non sovraccaricare il sistema quando è più frequentato.

Impatto sui voli e riorganizzazione

Le compagnie aree che operano su Napoli-capodichino sono state informate con anticipo, per poter modificare le loro programmazioni di volo in base alle nuove esigenze. Modificare itinerari, cancellare tratte o spostare destinazioni resta una sfida organizzativa ma è stata affrontata preventivamente, per ridurre il più possibile il disagio. Per i passeggeri, questo significa che durante le sei settimane di chiusura dovranno controllare con attenzione le comunicazioni ufficiali delle compagnie dove pianificano il viaggio.

Salerno-costa d’amalfi, alternativa strategica per la gestione del traffico aereo

Nel periodo di chiusura di Napoli-capodichino, una parte del traffico aereo sarà spostata sull’aeroporto di Salerno-costa d’Amalfi. Questo scalo, più piccolo e con capacità limitate, opererà sotto il rigido controllo di ENAC che stabilisce il numero massimo di voli accettabili. Salerno-costa d’Amalfi potrà quindi assorbire solo una quota parziale dei collegamenti, che dipenderà dalle richieste e dalla capacità gestionale delle compagnie aree chiamate a ridistribuire i propri piani.

Ruolo dell’aeroporto campano

L’aeroporto campano rappresenta una soluzione preziosa, peraltro non nuova, in situazioni di emergenza o manutenzioni prolungate. Dovrà però essere attentamente monitorato per evitare sovraffollamenti o disagi legati alla limitata disponibilità di piste e servizi. Il ruolo di Salerno-costa d’Amalfi sarà supportare il sistema aeroportuale regionale, fornendo una base temporanea per alcuni voli nazionali e internazionali a corto raggio. A livello logistica, per i passeggeri è necessario pianificare spostamenti più lunghi o valutare le opzioni di collegamento con Napoli.

Priorità nella manutenzione della pista per la sicurezza aeroportuale

La manutenzione straordinaria della pista di Napoli-capodichino rappresenta una necessità urgente per mantenere gli standard di sicurezza previsti dalle normative aeronautiche. Gesac ha rimarcato che la qualità della superficie della pista influisce direttamente sulla regolarità dell’atterraggio e del decollo degli aeromobili. Qualsiasi deterioramento può aumentare il rischio d’incidenti o causare problemi tecnici durante le manovre degli aerei.

Gli interventi sono preventivi, proprio per garantire la continuità operativa dello scalo negli anni a venire e ridurre la possibile necessità di chiusure impreviste future. La pista, con il passare del tempo, subisce usura a causa delle condizioni meteo e del peso degli aerei più grandi. La riqualificazione coinvolge anche i sistemi di drenaggio e illuminazione della pista, fondamentale per operare anche in condizioni di scarsa luce o maltempo.

Garanzia di sicurezza e affidabilità

Questi lavori assicurano quindi non solo sicurezza, ma una gestione più affidabile delle operazioni quotidiane. Nella nota ufficiale, Gesac ha ricordato che si tratta di passaggi essenziali per rispettare le direttive internazionali e per la reputazione dello scalo campano.

Le comunicazioni future dettagliate chiariranno tutte le modalità relative alle alternative di viaggio, così come l’organizzazione dei servizi all’interno dell’aeroporto di Napoli al rientro a pieno regime.

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