Chiusura anticipata dell’anno scolastico per i referendum: al via gli esami di terza media e maturità nelle diverse regioni

Chiusura anticipata dell’anno scolastico per i referendum: al via gli esami di terza media e maturità nelle diverse regioni

L’anno scolastico 2025 in Italia si chiude anticipatamente in molte regioni per i referendum, con esami di stato organizzati tra giugno e fine mese; le scuole riapriranno a settembre secondo calendari regionali.
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L’anno scolastico 2025 in Italia termina anticipatamente in molte regioni per l’utilizzo delle scuole come seggi elettorali nei referendum, con esami di stato organizzati tra giugno e fine mese. Le date di chiusura e riapertura variano regione per regione, garantendo sicurezza e regolarità nelle votazioni. - Gaeta.it

L’anno scolastico 2025 si conclude in anticipo in molte zone d’Italia, per via della necessità di utilizzare le scuole come seggi elettorali in occasione dei referendum. Questa situazione ha modificato i tradizionali calendari di chiusura e gli esami di stato coinvolgono migliaia di studenti in un periodo particolarmente intenso. Le date di fine lezioni e gli esami cambiano da regione a regione, con disposizioni precise del ministero dell’Interno che regolano l’accesso ai plessi scolastici. Andiamo a vedere come si stanno organizzando gli istituti e quali sono i dettagli su esami e riapertura delle scuole.

Chiusura anticipata delle scuole per i referendum, calendario regione per regione

Le scuole italiane hanno iniziato a chiudere i cancelli prima del previsto causa referendum fissati all’inizio di giugno. Le classi si svuotano in anticipo soprattutto nelle regioni dove gli edifici saranno trasformati in seggi elettorali. L’Emilia Romagna è partita per prima con la chiusura delle scuole venerdì 6 giugno, mentre in molte altre regioni la fine delle lezioni è fissata per sabato 7 giugno. Tra queste Abruzzo, Calabria, Campania, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Lombardia e altre, seguendo il calendario stabilito dal ministero.

Alcune regioni come Basilicata, Liguria, Toscana e Valle d’Aosta rivedono la fine delle lezioni al 10 giugno, mentre le province autonome di Bolzano e Trento chiudono ancora più tardi, rispettivamente il 12 e 13 giugno. Il ministero dell’Interno ha imposto la chiusura totale dei plessi destinati a diventare seggi elettorali a partire dal pomeriggio del venerdì 6 giugno fino a martedì 10. Questo ha creato disagi e modifiche agli usuali percorsi scolastici, visto che molti studenti hanno dovuto adattarsi a un calendario di lezioni accorciato.

Sicurezza e regolarità durante il voto

Le scuole infatti, oltre a non ospitare più attività didattiche in quel periodo, devono garantire la sicurezza e la regolarità delle operazioni di voto, con personale e coordinamenti precisi. Questo ha spinto molti istituti a modificare orari e giornate, con unità di misura diverse anche a pochi chilometri di distanza, a seconda della regione.

L’avvio degli esami di terza media: organizzazione e criteri per l’ammissione

Non tutti gli studenti hanno potuto lasciare la scuola per le vacanze al suono dell’ultima campanella. Circa 560mila ragazzi sono chiamati ad affrontare gli esami di terza media, con una serie di prove scritte e orali strutturate in modo più rigido. Le commissioni, formate da insegnanti interni e un presidente esterno, fissano le date degli esami tra la fine delle lezioni e il 30 giugno. La parte scritta prevede tre prove: italiano, matematica e lingua straniera, oltre all’esame orale.

L’ammissione agli esami richiede la partecipazione obbligatoria alle prove nazionali Invalsi, che controllano italiano, matematica e inglese. Anche se sono obbligatorie, i risultati non influenzano il voto finale. A pesare è invece la condotta: per essere ammessi bisogna avere almeno 6/10 nel comportamento e non aver ricevuto sanzioni disciplinari gravi. Il consiglio di classe può comunque decidere l’ammissione o meno in casi particolari durante lo scrutinio finale.

Queste misure vogliono assicurare che solo gli studenti preparati e con un comportamento corretto affrontino l’esame conclusivo della scuola secondaria di primo grado, garantendo una valutazione più uniforme su tutto il territorio nazionale.

Gli esami di maturità 2025: date, prove e particolarità legate al comportamento

L’attenzione si sposta subito dopo agli oltre 524mila studenti che affrontano l’esame di maturità, passo fondamentale per l’accesso agli studi superiori o al mondo del lavoro. La prima prova, scritta di italiano, è programmata il 18 giugno alle 8.30, mentre per il giorno dopo sono previste le prove specifiche per ogni indirizzo di studio.

Tra queste ricordiamo Latino per il liceo classico; matematica per lo scientifico e per l’opzione scienze applicate e il liceo sportivo; lingua e cultura straniera per il linguistico; scienze umane o diritto ed economia politica per le scienze umane. Per gli istituti tecnici variano discipline come economia aziendale, geopedologia, informatica o lingue straniere a seconda dell’indirizzo.

Anche per l’ammissione alla maturità la condotta ha un ruolo fondamentale. Il voto deve essere almeno 6/10, altrimenti non si può essere ammessi all’esame. Chi ha il minimo sufficiente deve preparare un elaborato su un argomento di cittadinanza attiva scelto dal consiglio di classe. Questo meccanismo punta a valorizzare non solo le competenze scolastiche, ma anche il comportamento come indicatore importante per il successo scolastico.

Calendario delle prove

Il calendario degli esami continua fino a fine giugno, con la prova orale che chiude ufficialmente il percorso dell’anno scolastico per questi studenti.

Le date di riapertura delle scuole per l’anno accademico 2025/26 regione per regione

A pochi mesi dalla chiusura anticipata, si guarda già all’inizio del prossimo anno scolastico 2025/26. Come da tradizione, anche in questo caso le date di ritorno in classe variano nelle diverse regioni d’Italia. A Bolzano si tornerà a scuola l’8 settembre, seguita da Trento, Piemonte, Veneto e Valle d’Aosta il 10 settembre.

Friuli Venezia Giulia e Lombardia ritrovano gli studenti in classe rispettivamente l’11 e il 12 settembre. La maggior parte delle altre regioni come Abruzzo, Campania, Emilia Romagna, Lazio e Liguria riprende le lezioni a metà settembre, precisamente il 15. Le ultime a riaprire, con l’inizio delle lezioni fissato il 16 settembre, saranno Calabria e Puglia.

Organizzazione territoriale e tradizioni

Questo calendario tiene in conto le esigenze di organizzazione territoriale e gli eventuali ponti festivi di settembre, oltre alla tradizione consolidata nelle singole regioni. Il ritorno a scuola segna quindi un momento importante non solo per gli studenti, ma anche per famiglie e insegnanti, che tornano a pianificare attività e percorsi didattici dopo l’intervallo estivo.

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