L’apertura a Chieti di una nuova ambulanza dedicata al trasporto neonatale d’emergenza segna un passo rilevante per la sanità regionale abruzzese. Questo mezzo, operativo fin da subito, serve tutta la regione con l’obiettivo di trasferire neonati critici da strutture prive di terapia intensiva neonatale ai centri ospedalieri più attrezzati, garantendo la continuità assistenziale durante il tragitto.
La funzione e il ruolo del servizio sten in abruzzo
Il Servizio di Trasporto Emergenza Neonatale, abbreviato in Sten, nasce per affrontare le difficoltà legate al trasferimento dei neonati gravemente malati o prematuri. Spesso, nelle unità ospedaliere più piccole o periferiche mancano i reparti di terapia intensiva specializzati per neonati. Qui entra in gioco Sten, che assicura il passaggio sicuro verso gli hub regionali, come quello di Chieti, o altri centri con reparti adeguati.
L’intento principale è ridurre i rischi associati a queste trasferte, diminuendo mortalità e morbilità neonatale. Il supporto arriva direttamente sul mezzo, con un’assistenza sanitaria neonatale specializzata anche durante il trasporto. Questo crea una vera e propria rete territoriale, che mette in comunicazione punti nascita sparsi sul territorio con le strutture di eccellenza in modo efficiente e rapido. Il collegamento tra ospedali evita ritardi cruciali nella cura e aumenta le possibilità di sopravvivenza e recupero dei neonati.
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L’équipe specializzata e le cure a bordo
La particolarità del servizio Sten sta nell’equipaggio, costituito da figure professionali altamente specializzate. A bordo ci sono un neonatologo, un infermiere pediatrico o neonatale e un autista del 118. Ciascuno ha il compito di occuparsi di neonati con patologie complesse: da difficoltà respiratorie a malformazioni congenite, passando per la gestione di prematurità estreme.
Questa équipe è formata per intervenire con tempestività e competenza, assicurando un’assistenza intensiva vera e propria, che non si limita al trasferimento. La presenza del neonatologo è essenziale per monitorare costantemente le condizioni cliniche del piccolo paziente, decidere eventuali interventi tempestivi, e adattare le cure in tempo reale. L’infermiere pediatrico sostiene sia l’esperto medico sia il neonato, garantendo la gestione tecnica delle apparecchiature e il sostegno al piccolo durante le manovre necessarie.
Caratteristiche tecniche e dotazioni dell’ambulanza volkswagen crafter
L’ambulanza impiegata è un Volkswagen Crafter 2000 cc, un modello costruito con standard elevati. Completamente allestito per il trasporto neonatale di emergenza, il veicolo dispone di attrezzature specifiche pensate per la delicatezza di questa missione.
La barella avanzata è predisposta per accogliere una culla termica. Il sistema di carico elettrico facilita l’inserimento della culla nel vano sanitario, riducendo lo sforzo fisico degli operatori e migliorando la sicurezza durante ogni fase della movimentazione. Questo meccanismo aiuta a evitare bruschi movimenti o incidenti mentre si caricano o scaricano i neonati.
Un elemento fondamentale è il carrello ammortizzato su cui si fissa la barella. Questo sistema smorza le vibrazioni e gli scossoni durante il tragitto, proteggendo il neonato. La stabilità è particolarmente importante nei casi più critici o di neonati prematuri, che possono subire danni seri anche a causa di scuotimenti improvvisi. Nel corso del 2024, anche con la vecchia ambulanza, il servizio Sten di Chieti ha garantito circa 100 trasferimenti.
La presentazione ufficiale con le autorità sanitarie locali
La consegna dell’ambulanza ha avuto luogo oggi a Chieti: il direttore generale della Asl, Mauro Palmieri, ha visionato il mezzo insieme ai dirigenti dei reparti coinvolti, tra cui Diego Gazzolo, Emmanuele Tafuri e Francesco Chiarelli, direttori rispettivamente della Neonatologia e dei Dipartimenti Emergenza-Urgenza e Materno-Infantile.
Palmieri ha sottolineato l’importanza di questo investimento per garantire la sicurezza del percorso parto. Ha definito il trasporto in emergenza un tassello fondamentale per la cura intensiva neonatale, riconoscendo allo stesso tempo il ruolo delle professionalità che operano nel servizio. Ha voluto evidenziare come la dedizione degli operatori rappresenti una componente imprescindibile per offrire un’assistenza di qualità ai neonati in condizioni critiche.
L’arrivo di questo nuovo mezzo è un segnale concreto, che rafforza le capacità assistenziali della regione. La collaborazione tra i reparti di emergenza e neonatologia conferma l’impegno a migliorare la gestione delle situazioni più delicate nel momento subito dopo la nascita.