Chiesti 30 anni di carcere per Mohamed Gaaloul imputato per l'omicidio di Alice Neri a Modena

Chiesti 30 anni di carcere per Mohamed Gaaloul imputato per l’omicidio di Alice Neri a Modena

Il processo per l’omicidio di Alice Neri a Fossa di Concordia, Modena, vede la richiesta di 30 anni per Mohamed Gaaloul; la difesa e parte civile sollevano dubbi sulla ricostruzione accusatoria.
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Il processo per l’omicidio di Alice Neri a Modena vede l’imputato Mohamed Gaaloul rischiare 30 anni di carcere, mentre la difesa contesta la ricostruzione accusatoria; la sentenza è attesa per luglio. - Gaeta.it

Il processo per l’omicidio di Alice Neri, avvenuto nella notte tra il 17 e il 18 novembre 2022 a Fossa di Concordia, Modena, è entrato in una fase decisiva con la requisitoria dei pubblici ministeri. L’imputato, Mohamed Gaaloul, un cittadino tunisino di 30 anni, rischia la condanna alla pena più severa. La vittima fu uccisa con numerose coltellate e ritrovata all’interno di un’auto data alle fiamme. Nel procedimento emergono anche dubbi e dissensi, soprattutto da parte della difesa della famiglia della donna riguardo alla ricostruzione accusatoria.

Requisitoria dei pm con richiesta di 30 anni per l’omicidio

Nel corso dell’udienza svoltasi davanti alla corte d’assise di Modena, i pubblici ministeri Giuseppe Amara e Claudia Natalini hanno chiesto un condanna a trent’anni di carcere per Mohamed Gaaloul. È stata sottolineata la gravità del delitto, avvenuto nelle campagne di Fossa di Concordia, dove Alice Neri è stata accoltellata ripetutamente, almeno sette volte secondo le perizie medico-legali presentate in aula.

Il pubblico ministero ha ribadito la fondatezza dell’imputazione per omicidio volontario e soppressione di cadavere, evidenziando le prove raccolte nella fase istruttoria. Le condizioni del corpo, rinvenuto in un’auto appiccata alle fiamme, mostrano la volontà di cancellare ogni traccia del crudele gesto. Il pm ha insistito su una condanna esemplare, spiegando che si tratta dell’unica risposta possibile per la gravità del fatto e la sofferenza della famiglia della vittima.

Dettagli sulla dinamica e le accuse rivolte a gaaloul

Gli atti del processo evidenziano come la vittima sia stata colpita con un coltello più volte prima di essere abbandonata nel veicolo dato alle fiamme. La modalità del delitto ha richiesto numerose perizie per stabilire i movimenti e la posizione dell’aggressore durante l’azione. Mohamed Gaaloul nega qualsiasi responsabilità e respinge tutte le accuse mosse contro di lui.

L’impianto accusatorio si basa principalmente sul quadro probatorio costruito dalle indagini della polizia e dagli esperti che hanno esaminato i dati forensi. Il tentativo di occultare il cadavere con il rogo indica, secondo l’accusa, una volontà chiara di impedire l’identificazione e di ostacolare gli accertamenti. Il processo ha visto l’ascolto di diversi testimoni e l’analisi di elementi raccolti sul luogo del delitto.

Punto di vista di parte civile e critiche all’impostazione accusatoria

Durante l’udienza ha preso la parola anche l’ex pm Antonio Ingroia, che rappresenta il marito di Alice Neri come avvocato della parte civile. Ha espresso forti riserve rispetto all’impostazione accusatoria sostenuta dalla pubblica accusa. Secondo Ingroia la ricostruzione del fatto ad opera dell’accusa presenta delle lacune da non sottovalutare.

L’avvocato ha sollevato dubbi sull’esclusività della responsabilità imputata a Gaaloul, sottolineando come altre piste non siano state approfondite con la dovuta attenzione. Questo, a suo dire, avrebbe pregiudicato la ricerca della verità, che potrebbe restare in parte nascosta per sempre. Le riflessioni avanzate durante il processo indicheranno alla corte elementi da valutare con cura prima della sentenza.

Attesa per la sentenza fissata a luglio

La fase dibattimentale del processo a Modena si avvia verso la sua conclusione. La corte d’assise presieduta dalla giudice Ester Russo dovrà ora analizzare tutte le prove e le argomentazioni portate in aula da accusa e difesa. La sentenza è prevista per il mese di luglio.

Il procedimento rimane al centro dell’attenzione per via della drammaticità dell’evento e degli sviluppi legali che potrebbero derivarne. La famiglia di Alice Neri attende una decisione che risponda alle ferite aperte da questa tragedia. Nel frattempo continuano a emergere spunti e riflessioni che potrebbero influire sull’esito del giudizio.

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