Chico forti scrive un libro dal carcere di verona montorio e chiede semilibertà: i dettagli

Chico forti scrive un libro dal carcere di verona montorio e chiede semilibertà: i dettagli

Chico Forti ottiene permessi speciali per scrivere un libro nel carcere di Verona Montorio e presenta domanda di semilibertà, mentre la Procura indaga su minacce a Marco Travaglio, Selvaggia Lucarelli e altri giornalisti.
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Chico Forti, detenuto a Verona Montorio, ha ottenuto un permesso speciale per scrivere un libro in carcere e ha chiesto la semilibertà, mentre è in corso un’indagine su minacce rivolte a giornalisti. - Gaeta.it

Chico Forti, detenuto nel carcere di Verona Montorio, avrebbe cominciato a scrivere un libro all’interno della struttura, ottenendo un permesso speciale dalla direzione del penitenziario per poter usare le aule studio. Nel frattempo, ha avanzato domanda di semilibertà, aprendo nuovi sviluppi sulla sua situazione detentiva. Ecco cosa emerge dalle ultime notizie.

Le indagini sulla minaccia a travaglio, lucarelli e altri giornalisti

Nel luglio del 2024 erano emerse notizie su un fatto inquietante: durante la detenzione di Chico Forti, era stata fatta una richiesta a un presunto detenuto vicino alla ’ndrangheta, con l’obiettivo di “far tacere” tre persone note nel giornalismo italiano: Marco Travaglio, Selvaggia Lucarelli e un’altra persona non identificata.

La Procura di Verona ha aperto un’inchiesta per indagare su questa minaccia. Dall’indagine è emerso che la circostanza denunciata corrisponde a fatti accaduti, anche se la loro interpretazione resta complessa. In altre parole, è stato confermato che la richiesta è stata fatta, ma risulta difficile stabilire con certezza le motivazioni e le responsabilità precise, come chiarito durante un’audizione parlamentare.

Questo episodio si inserisce in un contesto di crescente attenzione verso la sicurezza dei giornalisti e le forme di pressione illegali rivolte a operatori dell’informazione. Le autorità restano impegnate a fare luce sui fatti per assicurare che situazioni simili non restino impunite.

La richiesta di permesso per scrivere un libro nel carcere di verona

Secondo alcuni quotidiani veneti del gruppo Nem, Chico Forti ha ottenuto un’autorizzazione per frequentare le aule studio del carcere di Montorio, pur non essendo iscritto ad alcun corso di formazione o studio. Si tratta di un permesso raro, concesso dalla direzione del penitenziario, presumibilmente per concedergli spazi adatti alla scrittura di un libro.

La presenza delle aule studio nel carcere ha consentito a Forti di dedicarsi a questo progetto, che secondo fonti vicine potrebbe essere la sua biografia. L’autorizzazione rappresenta una particolare concessione, dato che normalmente l’accesso a tali spazi è riservato a detenuti regolarmente iscritti a percorsi didattici o riabilitativi.

Forti, che ha 66 anni e proviene dal Trentino, ha inoltre presentato una richiesta di semilibertà al giudice dell’esecuzione. Si tratta di una misura che permetterebbe di trascorrere parte del tempo fuori dal carcere, e la domanda indica un passo importante nelle sue possibilità di reinserimento o di modifiche al regime di detenzione.

Le polemiche e le proteste sul trattamento riservato a chico forti

Dall’arrivo di Chico Forti nella struttura di Montorio, si sono sollevate alcune proteste da parte di altri detenuti o loro rappresentanti, che denunciano un presunto trattamento di favore. Tra le contestazioni, si cita il rilascio di permessi non comuni, tra cui uno concesso molto rapidamente per visitare la madre.

Queste segnalazioni hanno alimentato un clima di tensione all’interno della casa circondariale, con richieste di maggiore trasparenza sulle procedure adottate per l’assegnazione dei permessi. Le accuse non riguardano solo una presunta autonomia sproporzionata, ma anche il principio di equità nel trattamento dei detenuti.

Il caso di Forti, ex uomo d’affari con una vicenda giudiziaria complessa, non a caso continua a suscitare dibattiti pubblici. Il carcere di Verona Montorio è così finito al centro di polemiche sul bilanciamento tra esigenze di sicurezza e diritti detentivi.


Questi ultimi sviluppi intorno a Chico Forti danno un quadro complesso della sua permanenza nel carcere di Montorio. Tra permessi speciali, richieste di semilibertà e indagini giudiziarie, la vicenda tiene alta l’attenzione pubblica su diritti, giustizia e condizioni della detenzione in Italia.

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