Chiara ferragni e il pandoro-gate: tema d’esame in tunisia sull’influencer e lo scandalo del 2022

Chiara ferragni e il pandoro-gate: tema d’esame in tunisia sull’influencer e lo scandalo del 2022

L’esame di maturità in Tunisia 2025 analizza il caso Pandoro-gate che ha coinvolto Chiara Ferragni e Balocco, evidenziando le conseguenze legali, mediatiche e le nuove norme italiane sui social media.
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L'esame di maturità in Tunisia 2025 ha scelto come traccia il caso "Pandoro-gate" di Chiara Ferragni, una vicenda di frode e crisi reputazionale legata a una campagna natalizia, che ha stimolato riflessioni su social media, etica e responsabilità negli affari. - Gaeta.it

L’esame di maturità in Tunisia nel 2025 ha scelto come traccia un caso di cronaca legato a una figura nota del mondo digitale. Chiara Ferragni, influencer e imprenditrice italiana, è finita al centro di un elaborato dedicato al cosiddetto scandalo del “Pandoro-gate“. La vicenda non riguarda il suo successo ma piuttosto una crisi che ha minato la sua immagine pubblica e ha avuto ripercussioni sul suo impero economico. Questo episodio, analizzato dagli studenti nell’ambito di un tema in lingua inglese, si è imposto come un caso esemplare sul rapporto tra social media e responsabilità.

Lo scandalo del pandoro-gate al centro dell’esame

La traccia proposta agli studenti tunisini si è basata su un articolo apparso sul ‘The Guardian‘ il 13 gennaio 2024. L’autore ha sintetizzato i fatti che hanno coinvolto Chiara Ferragni in un’inchiesta per frode legata a una collezione natalizia di dolci. Il ministero dell’Educazione tunisino ha scelto questo testo per una prova nella sezione Economia, imponendo una riflessione sul crollo della reputazione di una figura pubblica di spicco. Il tema è diventato virale in Tunisia grazie alla pagina Facebook ‘Lyceena‘, specializzata in argomenti scolastici, che ha diffuso la traccia e animato il dibattito tra gli studenti.

L’articolo avviava la narrazione presentando Chiara Ferragni come una delle influencer più influenti in Italia, nota per il suo seguito sui social e le iniziative imprenditoriali. Poi si è concentrato sugli effetti che lo scandalo ha avuto sulla sua immagine e sull’azienda coinvolta, Balocco. In questo modo la traccia ha invitato i ragazzi a riflettere non solo sull’aspetto economico, ma anche sociale e mediatico della vicenda.

Dettagli e conseguenze della vicenda pandoro-gate

La polemica è nata attorno a una torta natalizia a marchio Ferragni, venduta a 9 euro, un prezzo quasi triplo rispetto alla versione standard del prodotto. Balocco aveva spiegato che i profitti derivanti da questa iniziativa sarebbero stati destinati a un ospedale pediatrico di Torino. Tuttavia, le verifiche hanno rivelato che l’azienda aveva effettuato una donazione di 50.000 euro prima del lancio, senza contributi aggiuntivi in seguito. Questa discrepanza ha fatto scattare un’indagine per frode aggravata ai danni delle due parti coinvolte.

Il procedimento legale ha portato a multe salate comminate sia a Ferragni sia ai vertici di Balocco. Il pubblico e i mass media hanno seguito con attenzione l’evolversi degli eventi, alimentando il confronto sull’etica negli affari e sulla trasparenza nei messaggi pubblicitari. In risposta, Ferragni ha pubblicato un video sui social in cui ha ammesso un “errore di comunicazione”. Ha poi dichiarato di aver donato un milione di euro all’ospedale, somma che rappresentava l’incasso della campagna, per cercare di ricucire il rapporto con i suoi follower e il pubblico.

Le nuove regole italiane per i social dopo il pandoro-gate

Il caso ha avuto anche ripercussioni legislative in Italia. Le autorità hanno introdotto normative più rigide per i post pubblicitari di influencer con un seguito superiore a un milione di follower. Le nuove norme stabiliscono che la pubblicità deve essere indicata in modo chiaro, assumendo una forma inequivocabile per il pubblico. Chi non rispetta queste regole rischia multe che possono raggiungere i 600.000 euro.

Questi provvedimenti mirano a migliorare la trasparenza dei messaggi online, ridurre i rischi di frode e tutelare i consumatori. La vicenda di Chiara Ferragni e Balocco ha rappresentato un punto di svolta per la regolamentazione del settore pubblicitario sui social, contribuendo a una discussione più ampia sulla responsabilità degli influencer. Lo scandalo ha quindi segnato un momento di cambiamento nel modo in cui la pubblicità digitale viene gestita e controllata.

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