Le sfide legate alla sicurezza negli ambienti di lavoro tornano al centro del dibattito con un occhio ai progressi tecnologici. A bologna, durante il 35° salone della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, esperti e istituzioni hanno messo sotto la lente l’utilizzo dell’intelligenza artificiale come strumento di prevenzione degli infortuni. Cesare damiano, già ministro del lavoro e presidente del Centro studi lavoro e welfare, ha sottolineato il ruolo cruciale della tecnologia nella contrattazione sindacale per migliorare le condizioni lavorative.
La storia della robotica e l’evoluzione dell’automazione nel lavoro italiano
Cesare damiano ha ricordato come in italia l’automazione e la robotica abbiano radici profonde che risalgono agli anni ’70. Da allora, le macchine hanno trasformato i processi produttivi, prima principalmente in ambiti manuali, poi estendendosi negli anni a lavori con componenti intellettuali. Damiano ha sottolineato che oggi si parla di una nuova fase in cui l’intelligenza artificiale avrà un impatto più rilevante sul lavoro cognitivo, oltre che su quello manuale.
L’intelligenza artificiale come sfida per le competenze future
Il passaggio dalle macchine tradizionali a sistemi basati sull’intelligenza artificiale rappresenta una sfida, soprattutto per l’adattamento delle competenze richieste ai lavoratori. In effetti, mentre la robotica ha già modificato molti aspetti del lavoro fisico, l’IA promette di rivoluzionare anche la gestione delle informazioni, la supervisione dei processi e la prevenzione degli incidenti con metodi predittivi. “Questo sviluppo potrebbe influenzare contratti collettivi e politiche di prevenzione, richiedendo una nuova forma di collaborazione tra parti sociali e istituzioni.”
Leggi anche:
Il ruolo dell’intelligenza artificiale nella prevenzione degli infortuni sul lavoro
Al convegno svoltosi a bologna, cesare damiano ha evidenziato che confsal ha elaborato proposte concrete per ridurre gli incidenti sul lavoro, con un focus particolare sull’uso dell’intelligenza artificiale. Per Damiano, l’innovazione tecnologica deve entrare nelle trattative sindacali come strumento per la prevenzione. L’IA, grazie alle sue capacità di analisi e monitoraggio, può anticipare situazioni di rischio e intervenire prima che si verifichino danni. Questa prospettiva ribalta l’approccio tradizionale, spostando l’attenzione da interventi a posteriori a misure precauzionali più efficaci.
L’idea di inserire l’intelligenza artificiale nei contratti di lavoro nasce dalla necessità di proteggere lavoratori e imprese, alleggerendo il peso degli infortuni attraverso strumenti digitali avanzati. L’IA, infatti, è in grado di analizzare dati ambientali, comportamenti umani e condizioni operative in tempo reale, indicando quando e dove è più probabile che un incidente accada. In questo modo, i sindacati potrebbero ottenere garanzie tangibili nella tutela della salute e della sicurezza.
Un nuovo paradigma per la prevenzione degli infortuni
“L’IA, grazie alle sue capacità di analisi e monitoraggio, può anticipare situazioni di rischio e intervenire prima che si verifichino danni.” Questo ribalta l’approccio tradizionale, enfatizzando misure preventive invece di interventi successivi.
Il punto di damiano sull’inail e la distribuzione delle risorse per la sicurezza
Nel suo intervento, cesare damiano ha affrontato anche la questione economica legata alla sicurezza sul lavoro, in particolare riguardo all’inail. Ha sottolineato che l’istituto assicura riserve tecniche e ha un ruolo contabile all’interno dello stato. Il risparmio economico ottenuto dall’inail non va però considerato fine a sé stesso. Secondo Damiano, sarebbe necessario che una parte maggiore di questi fondi ritorni a imprese e lavoratori sotto forma di miglioramenti concreti nelle condizioni lavorative.
Questa visione punta a rafforzare la qualità e l’efficacia della prevenzione negli ambienti di lavoro. Le risorse aggiuntive potrebbero tradursi in progetti, formazione, strumenti tecnologici – come l’intelligenza artificiale – e interventi diretti alla riduzione degli incidenti. Damiano indica un equilibrio, dove la gestione delle risorse economiche accompagna l’innovazione tecnologica e il dialogo tra le parti, per un ambiente di lavoro più sicuro e sostenibile.