Cesare Cecchi confermato presidente del consorzio vino toscana per il terzo mandato consecutivo

Cesare Cecchi confermato presidente del consorzio vino toscana per il terzo mandato consecutivo

Il Consorzio Vino Toscana conferma Cesare Cecchi presidente per il terzo mandato, inaugura la nuova sede a Barberino – Tavernelle e registra una crescita significativa di soci, produzione ed export del Vino Toscana Igt.
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Il Consorzio Vino Toscana ha confermato Cesare Cecchi presidente per il terzo mandato, inaugurando la nuova sede a Barberino - Tavernelle. Con una crescita significativa di soci e produzione, il Consorzio rafforza la sua presenza sul mercato nazionale e internazionale, puntando a consolidare e valorizzare il Vino Toscana IGT. - Gaeta.it

Il Consorzio Vino Toscana ha rinnovato la fiducia a Cesare Cecchi, che guiderà l’organizzazione per il terzo mandato di fila. L’assemblea dei soci si è riunita il 23 maggio a Barberino – Tavernelle e ha eletto il nuovo consiglio di amministrazione destinato a condurre le attività nei prossimi anni. Il Consorzio rappresenta oggi una realtà importante nel mondo del vino regionale, con numeri in crescita e un mercato internazionale sempre più coinvolto.

Nomina del nuovo consiglio di amministrazione e inaugurazione della sede di barberino – taverelle

Lo scorso 23 maggio, nella nuova sede di Barberino – Tavernelle, si è svolta l’assemblea annuale dei produttori associati al Consorzio Vino Toscana. In questa occasione è stato eletto il nuovo consiglio di amministrazione, che ha confermato alla presidenza Cesare Cecchi per la terza volta consecutiva. La sede inaugurata proprio in quella giornata rappresenta un punto di riferimento per tutte le aziende coinvolte nella produzione del Vino Toscana Igt.

Il cda ha nominato anche i due vicepresidenti: Davide Ancillotti, della cooperativa Chiantigiane, e Lamberto Frescobaldi del gruppo Frescobaldi. Questi incarichi sottolineano la collaborazione tra realtà di varia natura che lavorano insieme per promuovere la denominazione e la tutela dei produttori.

La scelta di Barberino – Tavernelle come nuova base operativa è strategica per facilitare il coordinamento delle attività e per rafforzare la visibilità del Consorzio sia a livello regionale sia nazionale. La location moderna accoglie riunioni, degustazioni e momenti di confronto cruciali per la definizione delle politiche di settore.

Le parole di cesare cecchi e il lavoro svolto dal 2019 a oggi

Cesare Cecchi ha espresso grande emozione e gratitudine per la riconferma. Ha ricordato il percorso iniziato nel 2019, quando si è deciso di trasformare l’Ente tutela vini di Toscana nel Consorzio Vino Toscana, una mossa che ha cambiato profondamente la rappresentanza dei produttori di questa denominazione. «Ringrazio il consiglio che non mi ha mai fatto mancare il supporto – ha detto Cecchi –. Con Stefano Campatelli, mio braccio destro da sempre, abbiamo lavorato su diversi fronti, in particolare per ottenere il riconoscimento ufficiale del Consorzio da parte del Ministero dell’Agricoltura».

Il riconoscimento ministeriale è arrivato il 21 agosto 2023 e ha consolidato la posizione istituzionale del Consorzio. Nel frattempo, la partecipazione dei produttori è cresciuta notevolmente: dai 70 soci del 2019 si è passati a 404 oggi, un aumento del 577,14%. Questo dato mostra l’interesse crescente verso un marchio che ha messo insieme più produttori con l’obiettivo di fare sistema.

Il Consorzio ha quindi acquisito peso non solo in Toscana ma nell’intero panorama nazionale. La definizione di strategie comuni e la capacità di rappresentare una realtà produttiva così ampia hanno permesso di migliorare la competitività del Vino Toscana Igt.

Dati sulla produzione e mercati: crescita della denominazione vino toscana igt

La crescita del Consorzio ha portato anche a risultati importanti dal punto di vista economico e commerciale. La denominazione del Vino Toscana Igt ha conquistato il primo posto in Toscana per volumi di imbottigliamento, arrivando al 36,27% della produzione regionale. Questo significa che più di un terzo del vino imbottigliato in Toscana appartiene a questa categoria.

Il valore medio della produzione si aggira intorno ai 495 milioni di euro annui. Di questi, circa il 31% è destinato al mercato interno italiano – con circa 27,5 milioni di bottiglie – mentre il restante 69% si rivolge all’export. L’Europa è il primo mercato estero per il Vino Toscana Igt, rappresentando il 46% delle esportazioni. Seguono gli Stati Uniti con il 33% e l’Asia con il 6%. Altre aree geografiche costituiscono il 15% delle vendite estere.

L’export è dunque la leva principale per l’espansione commerciale. Negli ultimi dieci anni, le esportazioni di Vino Toscana Igt sono aumentate del 126%. Questo dato riflette la crescita della fama di questi vini sui mercati internazionali e il lavoro fatto per posizionare la denominazione su mercati sempre più competitivi.

Ruolo del consorzio nel mercato regionale e internazionale

L’effetto combinato della crescita dei soci, della capacità produttiva e della distribuzione all’estero inserisce il Consorzio Vino Toscana in un quadro da protagonista nell’ambito regionale e oltre. Le dinamiche di mercato e la struttura organizzativa indicano un percorso lungo ma definito, con un’offerta che continua ad attrarre consumatori e operatori in Italia e in molti paesi.

I prossimi anni saranno importanti per consolidare questo risultato e definire nuove strategie volte a mantenere e accrescere la presenza sui mercati internazionali, proteggendo allo stesso tempo le caratteristiche distintive del territorio e dei vini toscani.

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