A Latina, il Teatro Ponchielli è stato il palcoscenico di un’importante cerimonia per la Giornata della Memoria, evento che ricorda le vittime dell’Olocausto. Durante l’incontro, la Prefetta di Latina, Vittoria Ciaramella, ha ascoltato con attenzione il racconto toccante di Antonio Gnasso, un deportato nei campi di prigionia nazisti. La manifestazione ha visto la partecipazione di studenti delle scuole locali, che hanno reso omaggio alla memoria attraverso esibizioni artistiche.
La testimonianza di Antonio Gnasso
Antonio Gnasso, cittadino di Latina, ha raccontato la sua esperienza drammatica da soldato e prigioniero durante il Secondo conflitto mondiale. La sua storia ha avuto inizio nel 1943, quando fu catturato e deportato in Germania. Rivolgendosi ai giovani presenti, ha enfatizzato l’importanza di tenere viva la memoria, sottolineando come il suo racconto sia avvenuto solo dopo molti anni, proprio per garantire che le nuove generazioni apprendano dalla storia.
Gnasso ha descritto le condizioni disumane che ha affrontato durante il suo periodo di detenzione. Ha raccontato del viaggio in treno, dove molti dei suoi compagni morirono congelati. Giunto a destinazione, i prigionieri furono privati di ogni effetto personale e costretti a indossare vestiti inadeguati per affrontare il freddo estremo. “La notte ci portavano nei campi, in mezzo alla neve, per l’appello,” ha narrato, ricordando l’umiliazione di dover rispondere a domande umilianti.
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Il suo racconto ha suscitato reazioni emozionali fra i partecipanti, che hanno applaudito più volte, segno di un forte coinvolgimento. La testimonianza di Gnasso ha evidenziato la necessità di parlare delle atrocità del passato per impedirne la ripetizione in futuro.
Cerimonia e riconoscimenti
Durante l’evento, sono state consegnate nove medaglie d’onore a familiari di cittadini pontini che furono internati nei campi di lavoro. Questo momento simbolico ha rappresentato un riconoscimento non solo delle sofferenze vissute da questi individui, ma anche del valore della memoria. La cerimonia ha messo in evidenza un legame profondo con la storia locale e l’importanza di onorare chi ha sofferto.
Le performance teatrali e musicali, eseguite dagli studenti dell’Istituto Alessandro Volta, hanno arricchito l’evento, trasformandolo in una celebrazione della cultura e dell’arte. Le esibizioni hanno valorizzato le storie raccontate, rendendo la memoria un tema accessibile e coinvolgente per i giovani spettatori. La scuola ha fornito un’importante piattaforma per la comprensione del passato.
Un appello all’impegno civico
La Prefetta Vittoria Ciaramella ha espresso il suo apprezzamento per il lavoro svolto dagli studenti, sottolineando come l’educazione alla memoria storica sia fondamentale per costruire una società più consapevole. Le parole della Ciaramella hanno evidenziato la responsabilità delle nuove generazioni nel custodire i ricordi e nel promuovere i valori di accoglienza e integrazione.
Anche il sindaco di Latina, Matilde Celentano, ha esortato i giovani a trarre ispirazione dalle radici della città e dalla sua tradizione di accoglienza. Ha messo in risalto l’importanza di preservare questi valori in un momento storico in cui la società sembra dimenticare le lezioni del passato.
Il presidente della Provincia di Latina, Gerardo Stefanelli, ha aiutato a mettere in luce la necessità di mantenere viva la memoria storica locale per evitare che gli eventi attuali si ripetano. Ha sollecitato un’attenzione particolare al presente, mettendo in guardia su come il passato e il presente possano, in modi inquietanti, riflettersi l’uno nell’altro.
La Giornata della Memoria a Latina è stata così un’importante occasione per riflettere, condividere storie e promuovere un legame attivo con la storia, affinchè non venga mai dimenticata.