Centinaia di cani scomparsi in Italia, l’allarme di Monica Volpi sulla mancanza di risposte istituzionali

Centinaia di cani scomparsi in Italia, l’allarme di Monica Volpi sulla mancanza di risposte istituzionali

In Italia, la scomparsa di cani dotati di microchip cresce senza risposte efficaci dalle istituzioni; Monica Volpi coordina gruppi e archivi per supportare i proprietari e sensibilizzare l’opinione pubblica.
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L'articolo denuncia il crescente fenomeno delle sparizioni di cani in Italia, evidenziando l’impegno di Monica Volpi nel raccogliere dati e supportare i proprietari, mentre critica l’assenza di interventi efficaci da parte delle istituzioni. - Gaeta.it

In Italia il fenomeno della scomparsa di cani continua a preoccupare proprietari e attivisti, senza che emerga una soluzione concreta. Monica Volpi, referente attiva nel settore, denuncia ancora una volta l’assenza di interventi efficaci da parte delle istituzioni. I dati raccolti rivelano una situazione che coinvolge centinaia di animali ogni anno, molto spesso dotati di microchip ma comunque irrintracciabili.

il ruolo di Monica Volpi e la raccolta dati sulle scomparse

Monica Volpi è un’attivista impegnata nella raccolta e diffusione di informazioni sulle scomparse di animali domestici in Italia. Fondatrice di due gruppi Facebook, “Animali smarriti a Civitavecchia e dintorni” e “Scomparsi Italia”, aggiorna regolarmente un archivio con i casi più recenti. Al 3 giugno 2025, il totale dei cani scomparsi registrati è di 344, di cui 298 capi sono dotati di microchip.

Un archivio per contrastare il problema

L’attività svolta da Volpi consiste nel catalogare ogni segnalazione, esaminare denunce depositate alle forze dell’ordine e diffondere appelli pubblici attraverso i media tradizionali e i social network. Il monitoraggio continuo dei casi mostra una costante crescita del numero di animali perduti, un trend che alimenta la preoccupazione di chi segue questi eventi da vicino.

Le dinamiche della scomparsa di cani dotati di microchip

Secondo quanto riferito da Volpi, i cani scompaiono in modo repentino e inspiegabile, spesso in pochi minuti e senza lasciare traccia. Elementi come la presenza del microchip e la denuncia formale di smarrimento non risultano sufficienti a rintracciare gli animali. Nel tentativo di ritrovarli, proprietari e volontari coinvolgono media locali, con volantinaggio e appelli televisivi, oltre ad organizzare perlustrazioni sul territorio.

Microchip non sempre efficace

Nonostante queste azioni, le operazioni non portano a esiti positivi. La presenza del microchip, che dovrebbe garantire un sistema di identificazione più sicuro, non impedisce la sparizione definitiva del cane. Questo dettaglio fa emergere questioni legate alla gestione della rete di segnalazione e al comportamento illecito di chi può essere coinvolto nella sottrazione degli animali.

La critica alle istituzioni e la richiesta di interventi concreti

Volpi punta il dito contro la mancanza di risposte da parte degli enti competenti, sottolineando un silenzio istituzionale che dura da troppo tempo. Le autorità, anche di fronte a denunce e allarmi pubblici, non sembrano adottare misure concrete né dimostrano interesse a intervenire nella fase investigativa o preventiva.

L’attivista mette in evidenza come l’assenza di informazioni ufficiali e un coordinamento tra forze di polizia, uffici comunali e associazioni locali contribuisca a mantenere alta la percentuale di scomparsi irrintracciati. Invoca inoltre un maggior impegno nel coinvolgimento dei media per mantenere alta l’attenzione dell’opinione pubblica sul problema.

la disponibilità di Volpi nel supporto a chi cerca cani scomparsi

Nel frattempo, Volpi si rende disponibile per aiutare chi ha perso un cane. Offre i dati raccolti, le foto degli animali e i contatti dei proprietari alle autorità e a chiunque possa fornire informazioni utili. Chi volesse mettersi in contatto con lei può farlo tramite la pagina Facebook “Scomparsi Italia” o inviando una mail diretta.

Una rete di comunicazione fondamentale

Questa rete di comunicazione si propone di mantenere viva la memoria degli animali scomparsi e facilitare eventuali ritrovamenti. Il lavoro di Volpi rappresenta un punto di riferimento per migliaia di proprietari preoccupati, ma resta comunque evidente la difficoltà nel gestire un fenomeno che continua a crescere senza soluzioni chiare.

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