Un nuovo francobollo congiunto tra Poste Italiane e Città del Vaticano è stato emesso per commemorare il 25° anniversario della Fondazione Venezia per la Ricerca sulla Pace. Questo evento non solo sottolinea l’importanza della pace in un contesto globale, ma coinvolge anche figure illustri come Papa Francesco e il presidente della Repubblica Italiana, Sergio Mattarella. Il francobollo rappresenta un messaggio universale, mentre un quadro che raccoglie frasi simboliche in quattro lingue sarà consegnato ai premi Nobel viventi, rendendo omaggio a un ideale condiviso e invitando a una riflessione collettiva sul tema della pace.
Un significato profondo per un nuovo francobollo
È stato presentato a Roma il nuovo francobollo, che non solo funge da semplice affrancatura, ma racchiude un’idea ben più profonda. La realizzazione del francobollo è frutto della collaborazione tra il Servizio Poste e Filatelia della Direzione delle Telecomunicazioni e dei Sistemi Informatici del Vaticano e l’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato italiano. Sul retro del francobollo si trova una mappa storica di Venezia, simbolo di dialogo e incontro tra culture. Al centro, spicca il logo della Fondazione, una colomba stilizzata, che rimanda anche alla tradizionale gondola veneziana. L’uso del colore amaranto, richiamo al gonfalone di San Marco, evidenzia ulteriormente il legame con la città lagunare.
L’idea è che questo francobollo circoli in tutto il mondo, facendo così da ambasciatore di un messaggio di pace universale. Le 100 copie del quadro che raccoglierà le parole di Papa Francesco e di Mattarella saranno consegnate non solo ai protagonisti di questo evento, ma anche a 42 premi Nobel viventi, invitati a partecipare a un incontro prossimo in primavera, con l’obiettivo di lanciare un forte appello per la pace dall’incantevole città di Venezia.
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Un’eredità di accoglienza e pace
La Fondazione Venezia per la Ricerca sulla Pace ha come obiettivo fondamentale quello di promuovere valori di accoglienza e rispetto per i diritti umani. Da quando è stata fondata il 3 novembre 1999, la sua missione è stata guidata da figure di spicco. Quest’anno, il presidente Antonio Silvio Calò, professore di filosofia con una solida esperienza nel campo dell’accoglienza e della migrazione, sottolinea l’importanza di costruire uno spirito costruttivo per la pace, ancorato al rispetto dei diritti individuali e collettivi.
La sua personale storia familiare, che ha visto l’accoglienza di migranti nel 2015 dopo il tragico naufragio di Lampedusa, porta una testimonianza diretta su quanto questi temi siano rilevanti anche per la pace nel mondo contemporaneo. Calò ha espresso preoccupazione per l’attuale situazione geopolitica, sottolineando come la guerra stia assordando molte nazioni e come sia urgente dar vita a una narrazione diversa. L’importanza di un’iniziativa come quella del francobollo si colloca in questo quadro, come un simbolo di unità per affrontare la crescente minaccia dei conflitti globali.
Eventi e iniziative per promuovere la pace
In concomitanza con il 25° anniversario, è in corso una serie di eventi, il primo dei quali è stato il convegno “Pensare e praticare la pace dal Mediterraneo”. Questo incontro, tenutosi in collaborazione con l’Istituto Studi Ecumenici San Bernardino il 26 ottobre, ha messo in luce l’importanza del Mediterraneo come crocevia di culture e idee, una vera e propria piattaforma per la pace.
Il 6 novembre, il noto filosofo Massimo Cacciari ha tenuto una lezione magistrale sull’ontologia della pace, offrendo spunti di riflessione in un contesto di crescente urgenza. Sono previste ulteriori iniziative nel prossimo anno, tra cui la presentazione del libro “Acqua e cibo, diritti al cuore della Pace”, a cura del Comitato scientifico della Fondazione e coordinato da Laura Picchio Forlati, nota docente universitaria.
Il 10 dicembre, in occasione della giornata dedicata alla Dichiarazione universale dei diritti umani, è prevista una staffetta simbolica sulle Dolomiti. L’evento coinvolgerà i giovani e avrà l’obiettivo di lanciare un appello alla tregua olimpica in vista dei Giochi invernali di Milano-Cortina nel 2026. Ogni iniziativa è pensata per risvegliare le coscienze e promuovere un messaggio di speranza e unità in un periodo tanto difficile.