Catherine deneuve ospite al Taormina Film Fest con il film Spirit World e un premio alla carriera

Catherine deneuve ospite al Taormina Film Fest con il film Spirit World e un premio alla carriera

Catherine Deneuve riceve il premio alla carriera al Taormina Film Fest, presenta il film di Eric Khoo e racconta il suo legame con Italia e Giappone, la carriera da donna matura e l’amore per il cinema italiano.
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Catherine Deneuve ha ricevuto il premio alla carriera al Taormina Film Fest, presentando il suo ultimo film "Spirit World". Ha parlato del suo legame con l’Italia, della passione per la cultura giapponese, delle sfide di una donna matura nel cinema e delle sue scelte professionali. - Gaeta.it

L’attrice francese Catherine deneuve ha partecipato alla 71a edizione del Taormina Film Fest, ricevendo il premio alla carriera. A 81 anni presenta in Sicilia il suo ultimo lavoro, “Spirit World – La festa delle lanterne”, un film diretto da Eric Khoo e uscito nelle sale il 26 giugno. La pellicola racconta un viaggio tra il mondo dei vivi e quello dei morti e vede Deneuve protagonista nel ruolo di una cantante francese impegnata in un’esibizione a Tokyo.

Il rapporto con l’Italia e la passione per la cultura straniera

Catherine deneuve ha espresso più volte il suo affetto per l’Italia e la sua cultura. Nonostante non abbia imparato l’italiano grazie a Marcello Mastroianni, padre di sua figlia Chiara, che parlava francese, l’attrice ha sempre apprezzato il paese e i suoi luoghi, definendoli un elemento importante della sua vita. Deneuve mostra un legame forte con il paese, anche se manifesta le sue perplessità sulla politica italiana, un tema che non gradisce affrontare.

Parallelamente, ha evidenziato la sua lunga attrazione per la cultura giapponese, che ha visitato diverse volte. In particolare ha spiegato di essere affascinata dall’approccio nipponico nei confronti della morte e della vita. Questa attenzione si riflette nel ruolo interpretato nel suo ultimo film, in cui il personaggio si confronta con riflessioni sul passaggio tra i due mondi, vivi e morti, tema caro alla cultura giapponese.

La carriera e il ruolo di donna matura nel cinema

L’attrice non nasconde le difficoltà che incontra una donna non più giovane nell’industria cinematografica. Confessa di non considerarsi ottimista per definizione, bensì “un po’ pessimista”, ma consapevole che esiste ancora spazio per recitare ruoli significativi. Le scelte sono più limitate, e si deve puntare sulla qualità dei progetti.

Deneuve è sempre stata lontana dall’etichetta di sex symbol o diva. Ha chiarito che ha seguito il proprio percorso personale come donna, senza conformarsi a questi stereotipi. Ironizza sulla sua vita, affermando di essere anche nonna ma ancora in attività, dedicandosi alla recitazione senza trascurare altri aspetti della quotidianità.

L’interesse per il cinema italiano e rapporti personali

Durante l’incontro con i giornalisti, Deneuve ha elogiato registi italiani che ammira profondamente. In particolare esprime grande stima per Alice Rohrwacher, definita “originale e poetica”. Cita inoltre Bellocchio come autore di spicco e dimostra attenzione alle condizioni personali del regista Nanni Moretti, chiedendo ai presenti aggiornamenti in merito alla sua salute.

Sul fronte personale, evita invece di commentare questioni legate a Gerard Depardieu, suo amico di lunga data, poiché teme malintesi. La sua disponibilità a parlare del cinema italiano riflette una conoscenza approfondita e un affetto genuino per quel mondo.

Criteri di scelta dei ruoli e atteggiamento nei confronti del pubblico

A questa fase della carriera, Catherine deneuve sceglie con attenzione i film in cui recitare. Prima di accettare un progetto, valuta con cura chi ha scritto la sceneggiatura e quanto la storia sia solida. Il divertimento nel fare cinema resta un elemento essenziale per lei.

Riguardo alla sua fama di donna fredda, precisa che il distacco evidente è una forma di tutela personale. Oggi l’esposizione mediatica è elevata, con foto scattate senza sosta, e mantenere una certa distanza aiuta a conservare un rapporto sano con il pubblico. Non nasconde di non avere rimpianti sul suo percorso professionale, lodando la fortuna avuta.

Curiosità e racconti personali dalla vita dell’attrice

Durante l’incontro, Deneuve ha condiviso un rimpianto: quello di non aver interpretato Caterina la Grande, figura dalla personalità complessa in un periodo storico particolare. Ritiene sarebbe stato un ruolo stimolante, per la storia e il carattere della zarina.

Inaspettatamente ha mostrato un piccolo tatuaggio a forma di ala d’uccello sulla caviglia, realizzato per coprire una cicatrice. Questi dettagli contribuiscono a ritrarre un ritratto meno noto di un’icona del cinema, che pure rifugge l’etichetta di diva capricciosa, pur incarnandola in ogni gesto e parola.

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