Le dinamiche maltrattanti e persecutorie in ambito familiare sono al centro dell’attenzione a Catanzaro, dove il Tribunale ha emesso un totale di sedici misure di sorveglianza speciale di pubblica sicurezza. Queste decisioni sono il risultato di indagini condotte dalla Divisione polizia anticrimine, che hanno coinvolto persone residenti in città e in comuni della provincia. Le misure si riferiscono a reati gravi come maltrattamenti e atti persecutori, evidenziando la serietà della situazione legata alla violenza domestica.
Misure di sorveglianza e destinatari coinvolti
Le sedici misure sono state disposte dalla seconda sezione penale del Tribunale di Catanzaro. Sono state suddivise in due periodi: tredici emesse nel primo semestre del 2024 e le restanti tre nel mese in corso. Tra i destinatari, quindici sono italiani e uno straniero, obbligati a seguire una serie di regole rigide. Tra le restrizioni comminate ci sono il divieto di avvicinamento alle vittime e a luoghi a queste familiari. A tale proposito, la polizia ha anche sequestrato i documenti d’identità validi per l’espatrio, un passo significativo per prevenire eventuali fughe o tentativi di evasione da parte dei soggetti coinvolti.
Tipologie di reati e durata delle misure
Le misure si concentrano in gran parte su reati di maltrattamento. Otto di esse sono specificamente legate a questa tipologia di reato, con una durata che varia da uno a tre anni. Per altri tre soggetti, oltre alla sorveglianza speciale, è stato imposto anche l’obbligo di soggiorno nel comune di residenza. Le otto misure per atti persecutori dimostrano l’ampiezza del problema della violenza domestica nella realtà calabrese. Un caso particolare ha visto un 47enne soggetto anche a monitoraggio tramite braccialetto elettronico, una misura che evidenzia la necessità di interventi più severi nei confronti di reati di questo tipo.
Il contesto familiare e l’importanza della denuncia
Le condotte per le quali sono state adottate queste misure non rappresentano fenomeni isolati, ma si sono ripetute nel tempo, avvenendo spesso in contesti familiari o al termine di relazioni sentimentali. È allarmante notare che alcuni degli episodi di maltrattamento e atti persecutori hanno coinvolto anche figli in tenera età , una realtà inquietante che richiama l’attenzione su come la violenza domestica possa avere effetti devastanti sui più vulnerabili.
La polizia ha emesso un appello fondamentale: le vittime devono continuare a denunciare ogni forma di vessazione e violenza, anche per eventi che si sono verificati dopo la prima denuncia. Questo invito è volto a mettere in luce la consistentemente alta pericolosità sociale di chi compie atti di questo genere, sottolineando anche la necessità di un’azione preventiva prolungata e un monitoraggio attento delle situazioni a rischio.
Le misure emesse a Catanzaro offrono un’importante risposta delle istituzioni locali nel tentativo di combattere violenza e maltrattamenti, dimostrando con forza come la sicurezza delle vittime e la loro protezione siano priorità da non sottovalutare.
Ultimo aggiornamento il 27 Novembre 2024 da Sofia Greco