Castiglione della pescaia torna al centro del dibattito politico con la proposta del Pd locale di candidare il comune a guida dell’Ambito turistico Maremma Nord. L’idea ha suscitato reazioni da parte dell’opposizione, che contesta la gestione turistica e amministrativa degli ultimi quindici anni, denunciando assenza di strategie concrete e scarsa cura del territorio. Lo scontro tocca vari aspetti della vita cittadina, dalla promozione turistica agli investimenti pubblici, fino alla manutenzione delle aree comuni.
La proposta di candidare castiglione della pescaia a capofila dell’ambito turistico maremma nord
Durante una recente assemblea del Partito Democratico a Castiglione della pescaia è stata avanzata l’ipotesi che il comune assuma la guida dell’Ambito turistico Maremma Nord. Si tratta di un progetto ambizioso, pensato per rafforzare la posizione della città nel contesto turistico regionale. L’intento è quello di coordinare le attività promozionali, gli eventi e le iniziative culturali in una sorta di rete territoriale più ampia.
Ma questa proposta ha subito attirato l’attenzione critica dei consiglieri dell’opposizione comunale, Giannotti, Iavarone e Mazzini. Secondo loro, il progetto appare slegato dalle realtà vissute sul territorio. L’amministrazione – dicono – continua a muoversi con le stesse idee e persone di sempre, senza mai adottare una strategia turistica chiara e duratura. Con quindici anni di governo alle spalle, i risultati si vedono poco e vengono criticati i limiti nel modo di gestire le attività pubbliche.
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Le opposizioni chiedono di guardare con attenzione al passato recente prima di pretendere ruoli guida in ambiti più grandi. L’impressione è che si stia cercando una visibilità politica a scapito di una gestione efficace, che finora è mancata.
La gestione turistica negli ultimi quindici anni: eventi e promozione senza progettualità
Negli ultimi quindici anni l’amministrazione di Castiglione della pescaia ha puntato molto su eventi e fiere per attirare visitatori. Ci sono state diverse iniziative, spesso ripetitive e senza una continuità capace di creare un percorso turistico solido. L’opposizione sottolinea come la promozione si limiti alla partecipazione a manifestazioni standard e alla gestione di spazi come Muvet o Casa Rossa che diventano spesso autoreferenziali.
Questo approccio caratterizzato dalla mancanza di obiettivi chiari ha prodotto risultati parziali. I visitatori continuano a scegliere Castiglione soprattutto per la sua natura e il paesaggio, più che per campagne promozionali o eventi organizzati dal Comune. Il vero motore resta il lavoro di residenti, operatori turistici, commercianti e piccoli imprenditori che investono ogni giorno, reggendo l’economia locale senza un sostegno amministrativo concreto.
Le frazioni, largamente escluse dai piani comunali e dagli interventi, rappresentano un’altra criticità evidenziata. Queste zone, pur facendo parte del territorio, spesso non ricevono la stessa attenzione, eppure contribuiscono alla capacità attrattiva complessiva della città.
Costi delle promozioni e dubbi sugli incarichi esterni senza risultati chiari
Un tema caldo riguarda le spese legate a comunicazione, promozione e incarichi affidati a consulenti esterni. L’opposizione ha già presentato interrogazioni mirate per approfondire il dettaglio delle uscite per uffici stampa, consulenze e altre attività in apparenza scollegate da risultati misurabili.
A fronte di costi non trascurabili, non risultano risultati decisivi che giustifichino le cifre. Questo solleva dubbi sull’efficacia degli investimenti pubblici nel settore promozionale. Il controllo è essenziale, soprattutto quando le risorse provengono da bilanci comunali con limitata disponibilità.
Il dibattito si fa più forte perché tutte queste spese convivono con aumenti tariffari, come la TARI, che pesa su famiglie e imprese. L’opposizione paragona le scelte di Castiglione con la situazione di comuni limitrofi come Follonica e Capalbio, dove la differenza nelle tariffe diventa evidente. Questo solleva questioni sulle decisioni dell’amministrazione locale, ritenute responsabili della differenza tariffaria, più che eventuali imposizioni esterne.
Condizioni del territorio: porto canale e gestione degli spazi pubblici
Il territorio comunale mostra segni di trascuratezza in più settori. Tra le criticità più evidenti spicca lo stato del porto canale, definito “imbarazzante” da chi osserva la situazione. Questo spazio, fondamentale per l’economia locale, dà un’immagine negativa alla città e fa riflettere sul livello di interventi di manutenzione pubblica.
Più in generale, la cura dei beni comuni e delle infrastrutture non pare all’altezza delle necessità di una località turistica che vuole mantenere e accrescere la sua attrattività. L’amministrazione sembra dedicare maggior attenzione a eventi come i fuochi d’artificio, che vengono organizzati in modo impeccabile, seppur con costi elevati e spesso a carico delle attività private per la vigilanza.
Questa disparità tra attenzione a momenti di spettacolo e trascuratezza di aspetti strutturali costringe ad interrogarsi sulle priorità della gestione pubblica. La presenza di eventi visibili non può mascherare problemi più profondi legati all’ordinaria amministrazione.
Riflessioni sull’uso della cultura e l’immagine della città
Alla fine del discorso politico si inserisce anche una riflessione sul modo in cui l’amministrazione usa riferimenti culturali per migliorare la propria immagine. L’opposizione critica l’utilizzo superficiale di simboli letterari e culturali nei mezzi di comunicazione o nei social network.
Secondo Giannotti, Iavarone e Mazzini, citare nomi importanti senza comprenderne il valore autentico rischia di trasformare la cultura in una semplice didascalia, svuotata di senso. Questo contribuisce a costruire un’immagine artificiale, distante dallo spirito reale di Castiglione.
La politica, per raggiungere risultati concreti, dovrebbe prima mostrare rispetto per la storia e il patrimonio culturale del territorio. Solo così si possono creare basi solide per una promozione autentica e duratura.
L’assemblea con le sue critiche alimenta il confronto sul futuro di Castiglione della pescaia, sollecitando l’amministrazione a fornire risposte concrete e a spiegare le scelte fatte in questi anni prima di aspirare a ruoli di guida in ambito turistico più ampi.