Il Comune di Castiglion Fiorentino, in provincia di Arezzo, ha deciso di attribuire la cittadinanza onoraria al maggiore John Robert McGruther, soldato neozelandese appartenente alla popolazione maori, caduto durante la seconda guerra mondiale. McGruther perse la vita il 14 luglio 1944 mentre combatteva contro i soldati tedeschi nelle colline tra Lignano e Cavadeno, partecipando alla risalita degli alleati nel territorio italiano. Questa decisione vuole celebrare la memoria di un uomo che attraversò il mondo per difendere un paese lontano attraverso un sacrificio rimasto vivo nella storia locale.
La cerimonia e le motivazioni del conferimento della cittadinanza onoraria
Durante il consiglio comunale di Castiglion Fiorentino è stata ufficializzata la decisione di concedere la cittadinanza onoraria a John Robert McGruther. Il riconoscimento sottolinea il valore del sacrificio di un uomo che scelse volontariamente di combattere contro la tirannide, lasciando la sicurezza della propria terra per difendere un popolo lontano. Nel discorso si è evidenziato come McGruther rappresenti il coraggio di tutti i soldati, neozelandesi, inglesi, indiani, tedeschi e italiani, che persero la vita in quei giorni di guerra.
“Un eroe venuto dall’altra parte del mondo”, così è stato ricordato. Il suo gesto si lega a una pagina di storia condivisa e a un sacrificio che travalica le nazionalità . La cittadinanza onoraria conferisce valore a quella memoria collettiva, mantenendo vivo il ricordo di chi ha reso possibile la libertà attuale. L’iniziativa ha trovato nel proponente Paolo Brandi, di Rinascimento Castiglionese, un sostenitore appassionato, che ha voluto sottolineare come la libertà di oggi sia frutto del coraggio di molti, tra cui McGruther.
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La vita e la storia militare di john robert mcgruther
John Robert McGruther nacque a Tamahere, in Nuova Zelanda, e frequentò il King’s College di Auckland, dove inizialmente coltivò ambizioni culturali e accademiche. Tuttavia, scelse di aiutare la sua famiglia nella fattoria di proprietà prima di arruolarsi volontario nel corpo di spedizione neozelandese durante la seconda guerra mondiale. La sua esperienza militare fu caratterizzata da tappa dopo tappa in diversi teatri di guerra europei, passando dalla battaglia di Creta, dove rimase ferito, a diversi fronti in Italia tra cui Monte Cassino, Sora e Arezzo. Nonostante le ferite, non volle abbandonare il fronte e tornò a combattere fra le colline toscane.
Il reparto del maggiore McGruther aveva base proprio a Castiglion Fiorentino, città che oggi ne preserva la memoria. L’azione finale avvenne il 14 luglio 1944 nei pressi del monte Camurcina, dove McGruther fu colpito da un proiettile di mortaio mentre coordinava le operazioni da una casa di contadini utilizzata come posto di comando. La sua morte segnò una perdita dolorosa per il gruppo di soldati alleati.
Il valore simbolico di un riconoscimento dal profondo significato storico e umano
Il gesto del Comune assume un significato particolare perché fa riaffiorare storie spesso dimenticate della seconda guerra mondiale, soprattutto quelle di soldati provenienti da lontano. L’omaggio a McGruther mette in luce una pagina di storia in cui uomini di culture diverse si ritrovarono a combattere insieme per una causa comune. La presenza del maggiore neozelandese nelle colline aretine ha lasciato un segno, non solo per la sua morte, ma per il legame stretto che instaurò con la popolazione locale.
La vicenda è stata custodita, oltre che dagli storici, da chi lo conobbe personalmente, come Peg Sandoe e suo fratello Colin, che rimase al suo fianco fino alla fine. Questo ha permesso di mantenere viva la memoria di McGruther come simbolo della libertà conquistata. La cittadinanza onoraria è un modo per ricordare e ringraziare un sacrificio che ha valso anche alla Toscana la pace che vive oggi.
Un richiamo al passato e alla memoria storica
Il conferimento rappresenta un richiamo al passato e un invito a non dimenticare le radici di quelle libertà . Il racconto di John Robert McGruther ha riaperto connessioni tra continenti e tempi diversi, confermando l’importanza di mantenere aperta la memoria storica di eventi che, come la seconda guerra mondiale, hanno segnato in modo indelebile ogni angolo del mondo.