Rita De Crescenzo, influencer napoletana con milioni di follower, è di nuovo al centro di una vicenda giudiziaria legata a un ristorante di Castel di Sangro. Dopo la serata di Capodanno 2023, la questione è tornata in tribunale, tra critiche sui social e accuse di diffamazione. Il tutto nasce dalle tensioni legate alla grande affluenza di fan nella valle del Sangro, che aveva già scatenato reazioni nella comunità locale lo scorso anno. L’udienza è fissata per il 2 ottobre 2025 a Sulmona.
Capodanno all’Antica Neviera, i video che hanno scatenato la polemica
Tra la notte del 31 dicembre 2023 e il primo gennaio 2024, Rita De Crescenzo ha partecipato a un veglione al ristorante “Antica Neviera” insieme a una decina di amici. Dopo la cena, l’influencer ha pubblicato diversi video sul suo profilo TikTok “Svergognata”, esprimendo giudizi duri sul locale. Tra i passaggi più citati: “la serata del 31 abbiamo fatto digiuno al ristorante” e “a Capodanno sono stata presentata come ospite d’onore e invece ho pagato e ringraziato”. In un altro video, ironizzava sul conto, definendolo “solo all’andata”, lasciando intendere una spesa salata e un’esperienza poco soddisfacente.
Questi commenti hanno portato a un procedimento legale, considerati dannosi per la reputazione del ristorante. De Crescenzo ha raccontato la sua versione, lamentando la qualità del cibo e affermando di aver pagato più di mille euro senza chiedere alcun trattamento speciale. Per lei si è trattato di un’opinione personale, una critica basata sulla sua esperienza, raccontata in rete.
Il ristoratore replica con una querela per diffamazione
Alessandro Coscia, titolare dell’Antica Neviera, ha denunciato De Crescenzo per diffamazione. Dopo la serata di Capodanno, il locale è stato travolto da commenti negativi, amplificati dai video e dalle parole pubblicate sui social. Coscia ha spiegato di non conoscere l’influencer prima di quella sera e di aver concesso uno sconto alla comitiva al momento del conto.
Secondo il ristoratore, la versione di De Crescenzo ha dato un’immagine falsa del locale, facendo credere che fosse stato organizzato un evento speciale e che lei fosse stata ospite d’onore. In realtà, la cena era una normale serata aperta a tutti, senza privilegi per l’influencer. Le dichiarazioni pubblicate hanno avuto un impatto negativo sull’attività, motivo per cui Coscia ha presentato querela tramite la sua avvocata, Gaetana Di Ianni.
De Crescenzo si difende: “Ho solo dato la mia opinione”
L’influencer respinge le accuse di diffamazione, sostenendo di aver espresso solo un’opinione basata sulla sua esperienza personale. De Crescenzo sottolinea di aver pagato tutto, versando un acconto di 500 euro, e di non aver mai chiesto trattamenti particolari. Spetta al giudice decidere se quanto ha pubblicato rientra nella critica lecita o se ha superato il limite della diffamazione.
Dice di avere testimoni pronti a confermare la sua versione e definisce la querela un gesto di “cattiveria”. Ribadisce di non aver voluto danneggiare il ristorante, ma solo condividere una valutazione negativa, simile a una recensione, anche se diffusa sui social. La decisione finale arriverà dall’autorità giudiziaria nel prossimo autunno.
Tra social e realtà, le tensioni nate dall’assalto dei fan a Castel Di Sangro
La disputa tra De Crescenzo e il ristoratore fa parte di un conflitto più grande esploso nel 2024 tra Abruzzo e Campania, dopo l’appello social dell’influencer. Rita aveva invitato i suoi follower a raggiungerla a Castel di Sangro, causando un afflusso di migliaia di persone in quella zona montana. L’arrivo improvviso di così tanti visitatori ha scatenato malumori e proteste tra cittadini e istituzioni locali.
I fan di De Crescenzo hanno parlato di un’occasione di visibilità e vivacità per la valle del Sangro. Ma molti abitanti hanno segnalato problemi di ordine pubblico, disagi e una reputazione compromessa dalla confusione e dalla mancanza di organizzazione. Il caso dell’Antica Neviera e le dichiarazioni dell’influencer si inseriscono proprio in questo scontro tra la realtà di una piccola comunità e il mondo digitale degli influencer, che spesso porta a situazioni difficili da gestire.
Il 2 ottobre, davanti al tribunale di Sulmona, si deciderà se le parole di De Crescenzo sono diffamazione o semplice critica. Nel frattempo, questa vicenda ha lasciato il segno sul rapporto tra social media e realtà locale, in un contesto sociale ancora molto in movimento.