Una reazione sentita ha attraversato Casoria nella giornata in cui si è tenuta una manifestazione pubblica dedicata a Martina Carbonaro, la studentessa quattordicenne uccisa dal suo ex fidanzato ad Africola. L’iniziativa, promossa dall’amministrazione comunale, ha richiamato l’attenzione sui temi del rispetto, dell’educazione affettiva e della lotta contro ogni forma di violenza. L’evento si è svolto al palaCasoria “Domenico d’alise”, richiamando centinaia di studenti insieme a rappresentanti di associazioni, enti civili e cittadini comuni, che hanno voluto dare un segnale forte alla comunità.
La commemorazione di martina carbonaro e santo romano: momenti di riflessione e partecipazione
Nel corso della mattinata, il palazzetto di Casoria ha visto susseguirsi testimonianze toccanti volte a riflettere sulle tragiche vicende di Martina Carbonaro e Santo Romano, figure simbolo della lotta contro la violenza fisica e psicologica. L’evento si è svolto poche ore prima dei funerali di Martina, con la presenza di un pubblico numeroso e silenzioso, attento alle parole dei vari interventi.
Le testimonianze più intense sono arrivate da familiari, tra cui Mena De Mare e la zia di Santo Romano, che hanno raccontato il dolore e la determinazione nel passare un messaggio di cambiamento. Un’altra voce significativa è stata quella di una giovane madre che ha condiviso l’esperienza con il centro antiviolenza di Casoria. Le associazioni impegnate sul territorio, come le Ali d’Angelo contro la violenza, il SISM , il centro antiviolenza dell’ambito territoriale e il forum dei giovani di Casoria, hanno portato riflessioni cruciali sul tema.
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La musica come momento di unione
Anche la musica ha avuto spazio nella manifestazione con l’esecuzione di una canzone inedita dedicata a Santo Romano, sotto lo sguardo attento dei consiglieri comunali che hanno partecipato all’iniziativa con un forte spirito di unità.
Gli interventi istituzionali: dal consiglio comunale alle parole del sindaco bene
Tra le voci istituzionali si è distinto l’intervento di Pasquale Tignola, presidente del consiglio comunale, che ha sottolineato la necessità di un’educazione al rispetto fin dall’infanzia. Tignola ha insistito sull’importanza di saper cogliere i segnali di disagio e di non sottovalutare i silenzi, ricordando gli errori del passato da cui ripartire.
Il sindaco di Casoria, Raffaele Bene, ha chiuso la manifestazione con un discorso sentito, nel quale ha chiesto scusa alle donne vittime di violenza, ai giovani a cui non sono stati offerti gli strumenti necessari per comprendere e rispettare. Bene ha ribadito l’importanza di vivere esperienze autentiche lontano dagli schermi e di coltivare empatia e ascolto. Ha esortato i ragazzi a vivere le emozioni senza paura, a costruire relazioni basate sull’amore reale piuttosto che sul linguaggio distorto del web.
L’amministratore ha inoltre ringraziato la consigliera comunale Roberta Giova, proponente delle “pietre di inciampo” dedicate alle vittime innocenti di violenza, un progetto che vuole mantenere viva la memoria.
L’adesione dei comuni vicini e il richiamo a un cambio culturale
La manifestazione ha visto anche la presenza di sindaci dei comuni limitrofi come Casavatore e Arzano, rappresentati rispettivamente da Fabrizio Celaj e Cinzia Aruta. La sindaca di Arzano ha evidenziato la necessità di un cambiamento profondo nelle mentalità, indispensabile per eliminare la violenza e costruire rapporti più equi tra uomini e donne.
Questo richiamo al “cambio culturale” ha fatto da filo conduttore negli interventi, sottolineando come la trasformazione della società debba passare dalle scelte quotidiane di ognuno e dall’impegno collettivo.
La presenza e l’impegno della comunità
La manifestazione ha confermato la volontà di tutti i partecipanti di promuovere una cultura di pace e rispetto, con un impegno congiunto tra istituzioni e cittadini.
Un momento finale di condivisione e speranza per casoria
La chiusura dell’evento ha previsto un momento di rumore collettivo dedicato a tutte le vittime di violenza, un gesto simbolico per non dimenticare e per testimoniare la volontà di non accettare più questo male. Il messaggio che è emerso è chiaro: le parole espresse domani devono tradursi in azioni concrete e durature sul territorio.
Casoria ha mostrato di avere una comunità attenta, capace di reagire con partecipazione di fronte a episodi così dolorosi. L’impegno si porta avanti partendo dal rispetto, dall’ascolto autentico e da un amore che non conosce violenza.