Un recente controllo all’aeroporto di Fiumicino ha portato al sequestro di una somma ingente di denaro destinata alla Cina. Le autorità doganali e finanziare locali hanno scoperto una mancata dichiarazione che superava di molto il limite consentito dalla legge. La vicenda conferma la vigilanza continua sulle operazioni sospette legate al traffico illecito di valuta nell’hub romano.
Intervento congiunto di dogane e finanza a Fiumicino
Il 2025 ha visto un’intensificazione delle attività di controllo all’aeroporto di Roma Fiumicino. I funzionari dell’Ufficio delle Dogane di Roma 2, insieme ai finanzieri del Gruppo locale di Fiumicino, hanno operato un sequestro rilevante: quasi 200.000 euro in contanti sono stati trovati durante il controllo di un passeggero diretto in Cina. Questa somma supera di gran lunga il limite di trasporto senza obbligo di dichiarazione, fissato a 10.000 euro.
Il denaro era stato nascosto con attenzione all’interno di contenitori di uso comune, più precisamente in confezioni di olio e pacchetti di patatine. La modalità scelta per occultare le banconote indica un tentativo chiaro di eludere le norme doganali. Questa scoperta non è un episodio isolato ma si inquadra in un intenso lavoro di monitoraggio e contrasto al trasferimento illecito di denaro effettuato dalle due autorità italiane.
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Limiti e sanzioni per il trasferimento illecito di valuta
Dal gennaio al mese di aprile 2025, presso lo scalo romano, i controlli hanno già rilevato 288 casi di violazioni della normativa sui trasferimenti di valuta. Il totale delle somme non dichiarate in questi casi supera i 4 milioni di euro. Le autorità hanno proceduto con l’adozione di sanzioni amministrative previste dalla legge per chi non rispetta i limiti stabiliti.
In base alla normativa europea e italiana, chi viaggia con più di 10.000 euro in contanti senza dichiararlo può incorrere in sequestri e multe sostanziose. Questa regola mira a frenare il flusso di denaro non tracciato, spesso legato ad attività illecite come il riciclaggio o il finanziamento di operazioni non autorizzate. I recenti sequestri a Fiumicino sottolineano l’efficacia dei controlli e l’attenzione verso i trasferimenti sospetti verso paesi extra UE, come la Cina.
Il protocollo d’intesa tra agenzia delle dogane e guardia di finanza
L’azione messa in atto a Fiumicino si inserisce in un quadro più ampio di coordinamento istituzionale. Dal 2023, l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli ha firmato un Protocollo d’Intesa con la Guardia di Finanza per rafforzare la lotta al traffico illecito e ai trasferimenti non autorizzati di valuta.
Questo accordo ha consentito ai due organismi di instaurare una collaborazione più stretta sul territorio, soprattutto nelle grandi vie di transito come gli aeroporti. La divisione dei compiti e la condivisione delle informazioni favoriscono interventi più rapidi ed efficaci. I casi recenti dimostrano come questa alleanza abbia portato risultati concreti, consentendo di intercettare flussi finanziari non dichiarati e di contrastare fenomeni potenzialmente legati al crimine organizzato o altre attività illecite.
Controlli e sicurezza economica a Fiumicino
Le operazioni continuano a Fiumicino con lo scopo di garantire rispetto delle norme e sicurezza economica. Le autorità mantengono alta la soglia di attenzione sui movimenti sospetti di contanti in partenza verso l’estero, impiegando risorse e tecnologie per scoprire tentativi di occultamento o dichiarazioni false. Il contrasto al trasferimento illecito di valuta resta una priorità per la tutela dell’ordine pubblico e della legalità finanziaria nel nostro paese.